Raffaella Masciadri a cuore aperto: Lo scudetto numero 14, la Nazionale, il futuro…

Il capitano di Schio e della Nazionale ci racconta il sapore del quattordicesimo scudetto, la gioia per il titolo vinto da Sottana, l'amore per la Nazionale, le riflessioni rispetto al futuro.

La incrociamo al termine della stagione, l’ennesima chiusa con un paio di titoli vinti. Il palmares di vittorie di Raffaella Masciadri è veramente impressionante, così come la sua carriera. Irripetibile. Ne abbiamo approfittato per tornare a parlare della bellissima finale vinta contro Ragusa in gara5, dell’amicizia che la lega a Giorgia Sottana, della Nazionale. E del suo futuro che al momento non è ancora deciso.

Allora Mascia, insomma, questi scudetti quanti sono: 14 o 15?
Una volta per tutte. Gli scudetti sono 14 e non 15, il primo anno con la Comense non sono mai andata a referto anche se facevo parte del gruppo allargato della prima squadra. Il numero giusto è 14, sul campo.

Ancora una volta, spalle al muro, Schio ha reagito…
Credo che Schio nei momenti di difficoltà ha sempre tirato fuori il meglio di sé. Sul 2-0 in finale forse c’è stato un momento di rilassatezza ma Ragusa è una squadra eccellente, ha tante giocatrici vincenti italiane e straniere ed era normale che ci mettesse in difficoltà. In semifinale ha eliminato Venezia vincendo gara5 al Taliercio, era nelle cose che la finale fosse equilibrata. Forse alla fine hanno pagato le rotazioni più corte delle nostre, soprattutto dopo l’infortunio di Alessandra Formica.

Quanto in questi mesi avete pensato allo scudetto perso lo scorso anno?
Non tanto durante la stagione regolare, inconsciamente avevamo cancellato tutto dalla memoria. Poi, certo, all’inizio della finale e alla palla a due di gara5 il pensiero è tornato alla finale dello scorso anno persa con Lucca, come stimolo perché non accadesse anche quest’anno.

Ogni scudetto è diverso dall’altro. Questo che sapore ha avuto?
Un sapore particolare, diverso. L’ho vissuto un po’ meno dal campo ma è stata comunque un’immensa soddisfazione per quello che ho fatto da capitana, nello spogliatoio, nelle mille cose che servono anche fuori dai 40 minuti per tenere unito l’ambiente. Da questo punto di vista, è uno degli scudetti a cui tengo di più.

Tu hai vinto con Schio, Giorgia Sottana ha trionfato al Fenerbahce nel campionato turco.
Ci siamo sentite ieri, è la giocatrice italiana che se lo merita di più per quello che ha passato negli anni scorsi. Con grande umiltà si è rimessa in discussione, ha scelto di andare all’estero e ha vinto. Sono veramente felice per lei, una giocatrice di grande talento e una grande donna che nelle ultime stagioni è cresciuta tantissimo anche a livello mentale.

E ora?
Ora è arrivato il momento delle mie riflessioni. Devo valutare le priorità, professionali, personali, familiari, senza dimenticare la Nazionale che è sempre in cima ai miei pensieri. Mi sono presa qualche giorno di tempo, non voglio prendere decisioni affrettate.

Foto Ufficio Stampa Famila Schio