Reazione di Harden e CP3, i Warriors cedono in casa, serie sul 2-2

I Rockets rimontano da meno dodici nell'ultimo periodo e con Harden e Paul pareggiano 2-2 nella serie fermando a 16 la striscia di vittorie casalinghe consecutive dei Warriors ai playoff

I risultati della notte NBA.

Golden State-Houston 92-95 (2-2)

Tra Warriors e Rockets è una serie enigmatica, ermetica, senza certezze. I campioni dopo avere liquefatto Houston in gara 3 sembravano in controllo totale della serie ma la loro stanchezza, quella di quattro stagioni vissute ai vertici accumulata alle ultime fatiche, li fa andare a intermittenza. Golden State deve anche fare a meno di Iguodala per un infortunio al ginocchio sinistro che lo mette in dubbio anche per gara 5 ed è un problema difensivo che emerge nel finale quando anche i Rockets arrivano con la lingua di fuori. La differenza è che smettendo di giocare di sistema e diventando una partita di isolamenti, emergono l’orgoglio e le qualità di Harden e Paul che nell’ultimo periodo guidano gli ospiti a una rimonta inaspettata. I Warriors sono avanti 82-70 ma crollano fisicamente e chiudono l’ultimo quarto tirando 3/18 dal campo sbagliando sei triple, perdendo 4 palloni e segnando appena 12 punti. I Rockets fanno 7/20 ma è abbastanza per chiudere la rimonta e costringere alla prima sconfitta casalinga ai playoff gli uomini della baia dopo sedici vittorie consecutive. Con un parziale di 25-10 gli uomini di D’Antoni pareggiano la serie e dentro ci sono 8 punti di Chris Paul, l’uomo che sembrava impossibilitato anche solo a correre due giorni prima, il cui errore dalla lunetta permette a Curry a cinque decimi dalla sirena di organizzare un tiro dall’angolo che però è sbagliato, niente supplementare e si torna al Toyota Center in perfetta parità. E’ una serata fatta di parziali, il 28-19 di fine primo quarto sembra mandare la serie dalla parte dei Warriors, i Rockets reagiscono con il 34-18 del secondo periodo e subiscono un 34-17 nel terzo. Sembra di nuovo finita, ma finisce anche la benzina dei campioni che giocano il peggiore quarto periodo offensivo della stagione e regalano alla Nba il primo finale in volata dopo dieci giorni di scarto oltre la doppia cifra, anche questo era un record. A guardare i numeri però si capisce che quella dei Rockets è un’impresa fatta di nervi più che di gioco, Harden (30 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi) e Paul (27 punti e 4 assist) insieme tirano 21/46 dal campo, l’unico altro uomo in doppia cifra è Gordon (14 punti ma 4/14 al tiro e 1/8 dall’arco) in una panchina ridotta a due uomini e se la partita non finisce prima lo si deve ai rimbalzi di Capela e Tucker (29 sui 41 totali) anche se le ali di D’Antoni continuano a essere trasparenti. Così come in una partita lineare non vinceresti alla Oracle Arena tirando con il 39% dal campo e 12/38 dall’arco, ma i Warriors hanno percentuali identiche ma un’attitudine offensiva sospetta. Lo si nota guardando i liberi, 14 viaggi in lunetta contro i 27 dei Rockets che è dove statisticamente la partita si decide, i 14 assist che sono nettamente sotto la media stagionale e le 16 palle perse che generano 20 punti gratuiti per gli avversari. Se Curry (28 punti e 10/26 al tiro) e Durant (27 punti e 12 rimbalzi ma con 9/24 dal campo) hanno cifre simili alle stelle di Houston, l’assenza offensiva di Thompson è fragorosa (10 punti e 4/13 al tiro) e Green nonostante il pepe messo su due lati del campo (11 punti, 13 rimbalzi e 8 assist) perde 5 palloni decisivi. Dice D’Antoni ‘Abbiamo prodotto il nostro più alto livello di energia difensiva e non poteva essere altrimenti visto che abbiamo di fronte la migliore squadra offensiva di sempre’. La panchina di Kerr non produce scosse e a fine partita il coach è diretto ‘Riguarderemo la partita e ci prenderemo a calci da soli per quello che abbiamo sbagliato’. Sembrano due squadre alla terza settimana di un grande giro, per usare una metafora ciclistica, entrambe senza energie con i Warriors che hanno dato i primi due strappi in salita e i Rockets capaci di reagire e riprendersi il fattore campo. Il quinto episodio potrebbe essere la rampa decisiva della serie.