Opening Night nella Nba e in campo ci sono Warriors e Celtics, ovvero i campioni e i probabili sfidanti nelle Finals 2019. Vittoria casalinga per entrambe.
Warriors-Thunder 108-100
Golden State si mette l’anello al dito, il secondo consecutivo e il terzo nelle ultime quattro stagioni e per festeggiare piegano i Thunder privi di Westbrook in una serata nella quale stanno quasi sempre avanti anche senza dominare e anche senza giocare ad altissimo punteggio. Come al solito il lavoro abbondante lo fanno Curry (32 punti, 9 assist e 8 rimbalzi) e Durant (27 punti, 8 rimbalzi e 6 assist) ai quali i padroni di casa aggiungono un notevole dominio a rimbalzo, il 57 a 46 è una delle chiavi di una partita nella quale OKC finisce sotto in doppia cifra, torna nel terzo periodo ma non ha le armi per giocarsela quando si decide. Cinque uomini di casa in doppia cifra con Thompson e Jones in quintetto e un positivo Loney da 10 punti e 10 rimbalzi dalla panchina, si tira senza percentuali strabilianti e alla Oracle Arena i Thunder tirando con il 36.3% dal campo non vincono mai nonostante i 27 punti di George e i 21 con 9 rimbalzi e 6 assist di Schroder che fa il regista in attesa del ritorno del titolare.
Celtics-Sixers 105-87
Sfida tra pretendenti al trono dell’Est lasciato vacante da LBJ e i Celtics dimostrano di essere subito pronti alla successione in una serata a senso unico al Garden. Tutti gli occhi sono su Gordon Hayward che nella partita di esordio la scorsa stagione salutò tutti e il suo ritorno in quintetto vale 10 punti con 5 rimbalzi e 4 recuperi, con un Irving da 7 punti e 2/14 al tiro il protagonista è Tatum (23 punti, 9 rimbalzi e 3 assist) che insieme a Brown e Morris tiene a distanza Philadelphia, fermata dalla difesa di Boston al 39.1% dal campo e al 19.2% dall’arco. I Celtics non tirano molto meglio ma costringono gli ospiti a 16 palle perse, lasciano sfogare Embiid (23 punti e 10 rimbalzi) e Simmons (19 punti, 15 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi) ma tolgono ossigeno al resto della rotazione, compreso Redick che nel ruolo di sesto uomo segna molto ma tirando moltissimo (16 punti con 7/17 dal campo).
