Mondiale Basket 3×3: “Dalla Cina con furore”, il diario di Marcella Filippi

Ultima puntata del racconto, dalla Cina con furore. Italia fuori dopo la prima fase ma ci sono ancora tante cose da vedere..

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi diario. Terza e ultima puntata del diario di Marcella Filippi, la cronaca del Mondiale di Basket 3×3. Alla fine del secondo episodio, avevamo lasciato le Azzurre disperate in campo, appena eliminate dall’inatteso successo della Spagna su Team USA. Ma la trasferta cinese è tutt’altro che finita…

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi diario.

14 ottobreWhatsApp Image 2016-11-09 at 01.56.13 Mi sveglio presto, alle 8 e 20 mi aspettano per andare dal dentista. Sì, in Cina. Siamo tutti scettici e impauriti.

Raggiungiamo questo edificio e arriviamo in sala accettazione, mi registrano e grazie all’interprete riusciamo a compilare tutti i fogli. Firmo cose che non capisco ma fortunatamente nessuno mi ruba organi vitali. A occhio e croce saranno 30 dentisti per corridoio, mai vista una cosa così.

Finalmente arriviamo alla porta 27, entriamo, e lì ci sono 3 poltrone. Aiuto, che ansia. Ad accogliermi una graziosa dentista cinese, dolcissima, uscita da una cartone dei Doraemon, parla perfettamente inglese. Mi tranquillizza e nel giro di 2 ore esco come nuova.

Peccato per l’anestesia che smette di fare effetto solo quando arrivo in hotel.

Mi accolgono le mie compagne di squadra mai io sono troppo fatta e dolorante e mi butto a letto, svengo per tre ore dopodiché sono pronta per la nostra avventura nei templi cinesi.

Nel pomeriggio gita ai templi. Partiamo tutti insieme e ci tuffiamo nella vita cinese, primo contatto con la metro. Scendiamo e prendiamo i biglietti, monetine di plastica. Seguiamo le istruzioni di Togna, l’unica a capirci qualcosa con le cartine e anche la più affidabile. Da perfetti profani saltelliamo in giro come palline da flipper e ci imbuchiamo in ogni negozio di souvenir possibile.

WhatsApp Image 2016-11-09 at 02.04.49Usciamo e ci ritroviamo in uno strano posto pieno di piante e scalinate, che in cima nasconde una torre, un tempio, boh, le didascalie sono in cinese e da quello che capiamo ha appena chiuso.

Riprendiamo la nostra esplorazione, poi ci dividiamo in due gruppi. Io rimango con David, Gionni e Claudio. Gli altri tornano in albergo per partecipare a un’escursione” organizzata da FIBA per vedere una torre hi-tech.

Camminiamo verso boh ma il panorama inizia a diventare sospetto. Dal verde incantato, iniziamo a vedere casette sempre più povere 

finché arriviamo ad un laghetto e da rientriamo nella civiltà.Insomma sempre una continua sorpresa questa Cina!

Cerchiamo di prendere un taxiWhatsApp Image 2016-11-09 at 02.07.03 per raggiungere un posto consigliatoci da un amico della squadra rumena, che il giorno prima ci ha mostrato fiero i suoi acquisti tecnologici. Siamo muniti di biglietto da visita del posto che dobbiamo raggiungere ma i taxi locali non sanno dove portarci, forse non vogliono.
Poi un buon samaritano europeo ci chiede dove vogliamo andare e ci consiglia un posto, finalmente abbiamo una direzione. Beijin Lu, Bejin lod, Bejin load o Bejin road… ancora non sappiamo ma ci arriviamo, non facciamo in tempo a scendere dal taxi che ci placca un tipo e ci dice in un inglese maccheronico “scarpe, orologi, borse”.

Non so perché ma lo seguiamo e passiamo dalla via principale stile Las Vegas a una viuzza parallela tipo Bronx, con gente che cucina in pentoloni all’aperto. Odori strani.

Tirano fuori un mucchio di sacchetti neri e dentro una cinquantina di scarpe di ogni tipo. Insistono per farci accomodare, ci sediamo e iniziamo la nostra vita da negoziatore.

C’è sempre da contrattare: tutti muniti di calcolatrice, scrivono il loro prezzo iniziale e noi replichiamo con la nostra offerta e alla fine cedono, si passa da 800 pippoli (yen) a 150. Poi ci abbiamo preso gusto e “visitato” tutti i negozi-case più fatiscenti della città. Sali per scale minuscole e ti ritrovi in veri e propri negozi.

Torniamo in albergo, distrutti, e ci confrontiamo sulle nostre giornate. Domani portiamo tutti dal nostro amico che vende le scarpe e poi vediamo le finali: Marco Mr. Jump é concentrato e noi non vogliamo distoglierlo dal suo obiettivo.

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi diario
Giornata di finali, ma noi alle 10.30 siamo già pronti per fare acquisti e mostrare agli altri i nostri posticini. Arriviamo sul posto, ci dividiamo in piccoli gruppi e alla fine ci ritroviamo tutti negli stessi posti. Torniamo in albergo, facciamo violenza sulle nostre valigie per farci stare tutto e imbocchiamo la via dei campi per vedere Mr. Jump nella gara delle schiacciate.

Arriviamo, tutti carichi. Marco é già in campo, pronto a volare. E’ una gara difficile ma Marco riesce a salire sul podio e a portarsi a casa una medaglia di Bronzo! Sono le 9. Il bus ci aspetta, nel frattempo facciamo gli ultimi scambi con le maglie delle altre Nazionali. Tutti impazziscono per l’Italia, partiamo per l’aeroporto.

WhatsApp Image 2016-11-09 at 02.09.31

Vediamo di tutto anche in fila. Uno della sorveglianza prende a cinghiate in testa un passeggero e questo come niente fosse torna in fila. Il viaggio di ritorno é malinconico, riviviamo quanto abbiamo visto, le vittorie e le sconfitte, gli abbracci e le esultanze.

Le emozioni sono fresche, si é creata una famiglia e non non so se di nuovo potrò lottare insieme. Nella vita non sai cosa ti offrirà il futuro ma devi sapere quello che vuoi e quindi batterti perché certe emozioni possano essere provate un’altra volta.

Lotterò per raggiungere quel sogno e chiuderò in un cassetto del mio cuore tutto quello che ho vissuto.

Grazie, Family.

Grazie, mi mancate. Marcella

WhatsApp Image 2016-11-09 at 02.11.55