“Manu Ginobili. Un bravo ragazzo”, Edoardo Caianiello racconta l’argentino

Un viaggio arricchito dalla prefazione di Ettore Messina e dai contributi di tanti personaggi famosi della pallacanestro italiana.

Si, da oggi è in tutte le librerie ed in vendita negli e-commerce “Manu Ginobili. Un bravo ragazzo”, il libro che ho avuto la fortuna di realizzare e che la follia della casa editrice “Ultra Sport” mi ha permesso di pubblicare.

E poi ci si domanda: come? Perché?

Bisogna farsene una ragione: gli dei del basket vogliono bene, in modo diverso, ad ogni singolo amante e praticante di questo sport.

A me non hanno dato il talento, nemmeno l’altezza per avere almeno la parvenza del giocatore e nemmeno quel metabolismo che in certi casi, dopo certi pranzi, serve sempre.

Quindi non potendo essere un giocatore (nonostante una grintosa partecipazione al campionato di promozione) ho pensato che un buon modo per non far crollare i miei sogni da bambino, fosse quello di studiare e conoscere il più possibile chi ho sempre visto come un sogno irraggiungibile. Per esempio, un tipo come Manu Ginobili.

E’ nata così l’idea di realizzare un libro su di lui: raccontare la carriera di un giocatore che nonostante un palmares incredibile ed una carriera spettacolare e tutt’altro che banale, ha sempre trasmesso un’immagine di se stesso straordinariamente umana.

C’è poi il passato italiano (che se realizzi un libro ti da una grossa mano nel ricercare le fonti), l’aver vinto un triplete a Bologna, il fatto che debba cinquemila lire a Giancarlo Migliola, l’aver fatto parte di due delle dinastie più vincenti e romantiche di sempre (La Generazione Dorata argentina ed i San Antonio Spurs), a convincerti in maniera definitiva che è davvero quello giusto.

Ma c’è un qualcosa che va aldilà persino di una carriera del genere. E’ quella che Lucio Dalla definisce come un’ “impresa eccezionale” e cioè quella di essere “normali”. I campioni c’è poco da fare, nella maggior parte dei casi sono anche bellezze che rispondono a dei canoni identificati mentre Emanuel Ginobili ha abbattuto anche questo schema ed ha abbracciato (a sua insaputa) un mondo minors che non aspettava altro che avere la sua definitiva consacrazione. Come? Con un naso lungo così, con la caduta dei capelli costante, con un fisico non da superstar Nba ma con due gambe più potenti della dinamite.

“Manu Ginobili. Un Bravo Ragazzo” è il viaggio in parole, nelle pagine della vita dell’uomo e del campione attraverso gli aneddoti e lo scorrere di venti anni e più di pallacanestro. Dall’Andino all’Estudiantes, passando per Reggio Calabria e per la Virtus Bologna, fino ai San Antonio Spurs, con la maglia albiceleste tatuata sulla pelle, collezionando premi e trofei, sempre e solo a suo modo.

Un viaggio arricchito dalla prefazione di Ettore Messina, dai contributi di Alessandro Abbio, Davide Bonora, Bruno Cerella, Fabrizio Ambrassa, Gaetano Gebbia, Stefano Valenti, Alessandro Mamoli, dalle parole di amici come Giancarlo Migliola, Gabriele Rossetto, Donatello Viggiano e colorato dalla copertina realizzata da Marco Magri.

Un libro per grandi e piccini, per chi ha la voglia di conoscere per la prima volta Manu Ginobili, per chi vuole conoscerlo meglio e per chi invece vuole ripercorrere nella mente, attraverso le parole, momenti indelebili.

Edoardo

Archivio Privato Giancarlo Migliola