Nicole Romeo, la bella scoperta “australiana” della Nazionale Femminile

In pochi giorni il playmaker italo-australiano ha conquistato tutti. Compagne di squadra. Staff tecnico. Media e addetti ai lavori.

In pochi giorni Nicole Romeo ha conquistato tutti. Compagne di squadra. Staff tecnico. Media e addetti ai lavori. Il 29enne playmaker col doppio passaporto australiano e italiano è arrivata in punta di piedi, sorriso 24h e massima disponibilità. Crespi l’ha inserita nelle 12 di Slavonski Brod e poi l’ha messa in campo come primo cambio di Francesca Dotto. Fiducia ampiamente ripagata

Romeo ha risposto con 10 punti, tanta energia e la tripla che ha definitivamente messo al tappeto la Croazia. Alla fine della partita, anche qualche lacrima di gioia per la nativa di Adelaide, che quest’anno gioca in Turchia, al Samsun, ma negli anni scorsi ha conosciuto anche il campionato tedesco e quello spagnolo.

Nicole, le tue origini italiane.
I miei nonni sono nati tutti e due a Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria. A 16 anni ho inoltrato la richiesta per avere un passaporto italiano ed eccomi qui.

Quando hai capito che avresti potuto giocare con l’Italia?
L’ho sempre desiderato, poi quando ho sbrigato tutte le pratiche burocratiche sono entrata in contatto con coach Crespi attraverso il mio agente e gli ho espresso la mia volontà di indossare la Maglia Azzurra

Ti piacerebbe giocare nel campionato italiano?
Assolutamente sì, è un campionato di alto livello e ci sono tante giocatrici forti. E poi adoro come si vive qui: la cultura, il cibo, la storia, il calore della gente.

Conoscevi qualche Azzurra?
Ne ho incrociata qualcuna nelle scorse stagioni, poi quest’anno giocando in Turchia ho dovuto studiare a fondo Cecilia (Zandalasini, ndr) e Giorgia (Sottana, ndr) che giocano al Fenerbahce.

Cosa pensi di poter aggiungere alla Nazionale?
La mia abilità nel segnare, nel creare dal palleggio, in generale la mia intensità, l’entusiasmo. Mi piace giocare una pallacanestro emotiva ed elevare il rendimento delle compagne. In più ho una discreta esperienza internazionale, avendo già giocato in Australia, Germania, Spagna e Turchia.

Come è stato il tuo impatto con le Azzurre?
Straordinario. Questo gruppo è una famiglia, credo che per me essere qui con la Nazionale italiana sia un enorme privilegio. Sono arrivata in raduno per lavorare forte, provare a guadagnarmi una maglia e aiutare la squadra a raggiungere l’Europeo.

Cosa ti chiede coach Crespi?
Mi ha parlato con molta schiettezza dei nostri obiettivi in campo, di cosa si aspetta da me e dal gruppo. La sua filosofia di gioco è chiara e condivisa, in tutte e due le metà campo.

Il cibo preferito
Linguine con i frutti di mare e una bella bottiglia di Pinot Noir.

Foto Ufficio Stampa FIP