LeBron James espulso ma i Cavs vincono ancora con 38 punti di Love

LBJ viene espulso ma i Cavs vincono la nona partita consecutiva, i Wizards battono i Wolves in trasferta, Denver è inconsistente in trasferta

I risultati della notte Nba.

Cleveland-Miami 108-97

Non era mai successo in 1082 partite in carriera. Ma c’è sempre una prima volta e per LeBron James arriva nella notte, nel terzo periodo, quando un contatto in area non fischiato dall’arbitro Kane Fitzgerald lo fa impazzire e provoca le sue urla. Il grigio senza esitare gli rifila un tecnico e poi lo spedisce sotto la doccia. A fine partita dirà ‘in quell’azione ho subito contatti di ogni genere da quando ho recuperato palla a quando ho raggiunto il canestro, ho detto quello che dovevo dire all’arbitro e me ne sono andato ma lui ha deciso così’. A quel punto della partita i Cavs erano già abbondantemente avanti di 23 in una notte a senso unico iniziata con l’esibizione balistica di Kevin Love, autore di 22 punti nel primo periodo contro i 24 dell’intera Miami. Alla fine per l’ala saranno 38, di cui 32 solo nel primo tempo con Cleveland capace di segnare 70 punti all’intervallo. La nona vittoria consecutiva arriva con cinque uomini in doppia cifra, LBJ autore di 21 punti con 12 rimbalzi, 6 assist e 5 recuperi, 17 e 5 rimbalzi per Wade dalla panchina. Gli Heat vengono travolti fisicamente, non trovano ritmo e nemmeno Dragic che in regia è inconsistente. I 21 di Waiters con 7 assist sono la cosa più vicina a una prestazione positiva degli uomini del quintetto nella quinta sconfitta esterna della stagione.

Minnesota-Washington 89-92

Sfida tra due squadre che ancora non hanno trovato continuità e in una notte a basso punteggio la vittoria se la prendono i Wizards in un finale punto a punto. E’ Otto Porter Jr l’uomo che trascina la capitale alla vittoria, prima segna in area il canestro del pareggio a 55 secondi dalla fine e poi con 25 sul cronometro inventa il jumper del 91-89 che indirizza la partita. Wiggins sbaglia il tiro del pareggio, a 2 secondi dalla fine Beal segna uno dei due tiri liberi e Towns avrebbe ancora tempo per un’ultima disperata tripla che non va a bersaglio. Washington vince ancora senza Wall, assente per un problema al ginocchio sinistro, con i 22 punti e le quattro triple di Porter Jr che è curiosamente l’unico uomo del quintetto in doppia cifra mancando anche il contributo di Beal, fermo a 2/11 al tiro. Ma la panchina produce 39 punti di cui 16 con 4 rimbalzi e 2 recuperi di Oubre e la squadra di Brooks si prende la vittoria anche tirando il 58.8% ai liberi. I Wolves privi di Teague, Aldrich e Bjelica al contrario mandano l’intero quintetto in doppia cifra, 20 punti e 17 rimbalzi di Towns ma anche 4 palle perse, ma dalla rotazione hanno solo 10 punti di Crawford e nel primo back-to-back della stagione arrivano senza energie al momento decisivo della partita.

Utah-Denver 106-77

I Nuggets straripanti in casa sono una confusa creatura che in trasferta è 3-7 e vengono demoliti dai Jazz nella peggiore esibizione offensiva stagionale. Il primo tempo è equilibrato ma Denver non ha mira dall’arco e dopo l’intervallo segna appena 28 punti subendo un parziale di 30-11 nell’ultimo periodo. I padroni di casa sono senza Gobert, Hood e Joe Johnson ma hanno un Favors da 24 punti e 9 rimbalzi e portano sei uomini in doppia cifra con Jerebko da 15 e 8 rimbalzi. I Jazz segnano 14 triple e i Nuggets si fermano al 35.9% dal campo pagando l’assenza di Millsap operato al polso sinistro. Con Faried in quintetto gli spazi per Jokic diminuiscono e il centro chiude con 7 punti e 6 rimbalzi nella peggiore prova delal sua stagione. Solo Harris è prolifico con 18 punti ma 6/16 al tiro e coach Malone non riesce a trovare un bilanciamento offensivo efficace nelle partite in trasferta.

Sacramento-Milwaukee 87-112

Dopo la sorprendente vittoria in casa dei Warriors nelle gambe dei Kings ci sono poche energie e il crollo fragoroso arriva nel secondo periodo, chiuso 29-11 dai Bucks. Da quel momento non c’è più partita e la squadra di Kidd va avanti anche di 32 all’inizio del quarto periodo sfruttando la notte straripante di Antetokounmpo, 32 punti con 5 rimbalzi, 5 assist e 5 recuperi, e i 21 di Bledsoe anche lui con gli stessi rimbalzi e recuperi. Milwaukee tira con il 59.2% dal campo e Sacramento è impalpabile in difesa senza trovare un punto di riferimento offensivo se non in Temple che segna 18 punti in quintetto. I Kings tirano con il 29.4% dall’arco e sono 0-4 nelle partite giocate in back-to-back.

Chicago-Phoenix 99-104

La sfida tra due delle peggiori squadre della Nba non poteva essere indimenticabile e se la prendono i Suns con un parziale di 12-0 nel terzo periodo che genera il più tredici e i titoli di coda che compaiono allo United Center. I Bulls provano a rientrare negli ultimi tre minuti, hanno la forza di tornare a meno tre a 22 secondi dalla sirena con una tripla di Markkanen ma Warren prima segna due liberi e poi stoppa una tripla del rookie finlandese per sigillare la vittoria. Phoenix ha di nuovo un Booker rilevante con 33 punti, 9 rimbalzi e 4 assist e Warren fa il seocndo violino con 25 punti e 7 rimbalzi.

Chicago ha 49 punti dai suoi esterni del quintetto, Dunn e Holiday, ma un Markkanen senza mira che chiude con 4/15 dal campo e 3/11 dall’arco. I padroni di casa tirano con il 40.7% dal campo, vengono travolti 57 a 41 a rimbalzo e sono alla sesta sconfitta consecutiva. ‘E’ sempre più dura continuare a pedalare in salita ogni partita cercando di rimontare un parziale negativo’ dirà coach Hoyberg in conferenza stampa.

Infortunio Blake Griffin – Altre cattive notizie per i Clippers, già alle prese con gli infortuni di Teodosic e Gallinari. La parte rossa di Los Angeles perde anche Griffin il cui infortunio al ginocchio nel derby contro i Lakers lo terrà fuori dal parquet circa due mesi.