
Fabrizio Ambrassa è nato in Piemonte nel 1969 ma le sue fortune le fatte altrove, ad esempio con le maglie di Milano, Roma, Virtus Bologna e Treviso. Lo scorso anno ha vinto una medaglia d’Argento al Mondiale Under 19, in panchina come assistente di Andrea Capobianco. Da quest’anno commenta il College Basket statunitense per Fox Sports. A tempo perso ma neanche poi tanto c’è anche “Big Mama Beach”, lo stabilimento balneare di cui è titolare a Marina di Ravenna.
Lo chiamavano il “Principe”, in campo era un mezzo computer. In questa intervista la conferma che poi il suo sistema operativo deve essere stato infettato da un Virus.
Bello grosso.
Come è nata questa opportunità come “spalla tecnica”?
A settembre vengo contattato da Roberto Gotta per la disponibilità al ruolo di spalla tecnica, “color” , alle telecronache di Fox per il college americano. SICURO? Poi il direttore di Fox Marco Foroni mi dà il benvenuto nel team di Fox. SICURI? Così a novembre mi trovo catapultato nell’NCAA, nuova e bellissima esperienza. Grazie per la fiducia.
E perché proprio l’NCAA?
NCAA, college, giocatori freshman visti l’estate precedente al Mondiale Under 19 con Andrea Capobianco. Forse questa esperienza ha stimolato la scelta della redazione di Fox.
Emozioni particolari, al tuo esordio.
Esordio con Alessandro Mamoli, super voce di Sky insieme a Paola Ellisse, Flavio Tranquillo, Davide Pessina, Claudia Angiolini, Geri De Rosa, Alessandra Ferrari, Matteo Soragna ecc… Mamo mi ha tenuto a battesimo con grande pazienza. Una volta entrati nel box e seduti di fronte a innumerevoli schermi, mi sono messo in modalità spia. Spiavo tutti i suoi movimenti e cercavo di ripeterli: fogli sul tavolo. OK, occhi al monitor di fronte. Ok, cuffie. OK, microfono. Cavolo, il mio non sta vicino alla mia bocca, lo spingo in giù ma lui torna su, che sfortuna, sarà rotto, proprio la prima volta! A quel punto Mano mi guarda e con grande delicatezza mi dice: “Fabri te le sei messe al contrario!”. Ok, ora possiamo iniziare.
Entrare a Sky fa sempre un certo effetto, no?
Ogni volta prendo il treno da Ravenna (più una diligenza) e scendo a Milano Rogoredo. Di fronte mi trovo questo immenso cielo (SKY), entro ed è come essere assorbiti dall’etere, ti aspetti San Pietro alla porta ma per fortuna basta il super-controllato badge. La redazione di Fox con mille occhi sul mondo sportivo e le gigantografie di campioni affermati ti accoglie con sorriso, vecchi amici a coccolarti e tu? Tu, novello in una cantina di grandi etichette
Quanto è stata brava Paola Ellisse a metterti a tuo agio?
Paola Paola Paola… la Cenerentola della redazione. A nanna presto e in ufficio per prima (sindrome del parcheggio?). Chiunque nel mio ruolo si sentirebbe a suo agio con lei. Penso di avere un’affinità elettiva nella lettura tattica delle situazioni di gioco, le analizziamo insieme, profondamente, mi sembra di parlare in staff prima di decidere il Game Plan del prossimo incontro. E’ contagiosa la sua grande passione e la leggerezza nel trasmetterla. Ho avuto anche il grande piacere di commentare con Alessandro Mamoli e Francesco Bonfardeci, altri due pezzi da novanta.
Finale NCAA e chi vince?
La mia finale di puro talento sarebbe Kentucky vs Duke ma la più probabile penso sarà: Kansas vs sorpresa Texas A&M (magari Tech del nostro Davide Moretti) con vincente Kansas.
Peraltro, nel tuo periodo romano, in una radio locale avevi già mostrato del talento…
Che stagione fantastica! Abbiamo ricostruito Roma Basket Capitale in poco tempo, riportando colore ed entusiasmo. Radio Rock the “Voice”, Coast to Coast “The Bible” e il PalaEur la sede del Pandemonio. Giancarlo, Bebbo, Francesca, Fabrizio, Federico e tanti altri, che siamo stati avvolti dal fuoco della fiamma olimpica, calore che non ci abbandonerà mai più. LACRIMA!
Quando giocavate era il Pess ad avere l’aria da intellettuale. Ti aspettavi tutti questi congiuntivi sbagliati?
Il Pess, l’intellettuale del contrario Bastian, tutti SI lui NO. Ok Pess hai ragione tu, era NO e lui? Indovinate! Il mio fratellone, ho condiviso con lui (…e il suo superelicottero…) sette anni di trasferte in camere di hotel che “rifarebbi” ancora.
E secondo te, parlando di un tuo altro compagno di squadra, può essere credibile al commento uno che tirava i liberi in tutti quei modi?
Il grande Ricky “Acciughino” Pittis. Si trovò costretto all’apice della carriera, per problemi fisici, a rischiare il ridicolo di fronte al mondo che lo vedeva invincibile. E proprio lì tutti capirono la sua grande forza d’animo (a volte strabordante) e nel momento dell’esecuzione del tiro cominciarono a immaginare la mano di Picasso che in dimensioni non convenzionali dava sostanza e fascino alle sue opere d’arte. Esagerato? A voi il giudizio, a voi le sue parole!
Giocatore, istruttore, allenatore, comunicatore. Restando nel mondo della pallacanestro, cosa ti manca?
Mi manca ciò che arriverà domani, conscio di poter ricevere un insegnamento motivo di miglioramento personale. Serva Jugum!
Se uno volesse venire a sentire una telecronaca dal vivo nel tuo stabilimento balneare, dove lo potremmo indirizzare?
Ah la mia seconda vita! Il “Big Mama Beach” di Marina di Ravenna. Un’esperienza fantastica, un viaggio al fianco di Juri e Michele da ben 15 anni. Fotografie indimenticabili: mio figlio Federico (nato a Roma e Romanista) a dormire con me in una cabina, la mia compagna Giulia (nata a Roma e di intera famiglia Romanista) che per poco non partorisce al ristorante mia figlia Claudia (pure lei Romanista, anche se ancora non lo sa). Tanta fatica e un nuovo mondo da conoscere ma… mare, sole, buon cibo e aperitivi al tramonto penso siano un’ottima ricompensa!