Giuditta Nicolodi, Miss Utilità con la grande passione per i viaggi

Dall'esordio in Nazionale di Marco Crespi alla recente firma col Geas, è stata lei la grande sorpresa della scorsa stagione.

Inutile girarci intorno. Quando a febbraio Marco Crespi aveva convocato Giuditta Nicolodi per le partite con Svezia e Macedonia, più di qualcuno aveva storto il naso. L’ala trentina, 23 anni, a livello Giovanile non aveva mai fatto la differenza e quella di Lucca era la sua prima vera stagione in A1.

Giuditta è arrivata in Azzurro con la faccia giusta, consapevole del proprio ruolo e di cosa avrebbe potuto portare alla causa. Nella magica notte di Boras, per lei 9 rimbalzi e una prestazione piena zeppa di piccole cose, che magari non finiscono nelle statistiche ma negli occhi degli allenatori sì. 

Ora è in pianta stabile nell’organico della Nazionale, il prossimo anno la vedremo giocare al Geas Sesto San Giovanni.

Un anno fondamentale, l’ultimo per te. Minuti e responsabilità a Lucca e la Nazionale. Te l’aspettavi?
Assolutamente no! È stata una grande sorpresa anche per me, inaspettata e quindi ancora più bella.

In Nazionale sei arrivata e alla prima convocazione sei risultata molto importante, in Svezia, in una partita tutt’altro che semplice. Come hai fatto?
Diciamo che ho cercato di rimanere concentrata fin da subito, il resto è venuto di conseguenza. Ero molto emozionata e agitata ma sapevo quale fosse il mio ruolo e quindi ho cercato di mettermi a disposizione della squadra e di dare il mio piccolo contributo.

Che atmosfera si respira in Nazionale?
Sicuramente c’è molta voglia di impegnarsi e di fare bene, molta unione. Le ritengo cose essenziali per riuscire a raggiungere degli obiettivi importanti.

Perché un allenatore dovrebbe far giocare Nicolodi?
Sono una giocatrice che ama il gioco di squadra. Ogni volta che entro in campo cerco di mettere più intensità possibile e di aiutare una mia compagna che può essere in difficoltà. Non faccio grandi cose, anzi, però ogni cosa che faccio cerco di farla al meglio.

Perché un allenatore non dovrebbe far giocare Nicolodi?
Proprio per quello che ti ho detto nella domanda precedente, non sono una giocatrice che fa cose spettacolari.

La tua grande passione, oltre al basket.
Mi piace molto viaggiare e vedere posti nuovi. Giocando non ho molto tempo per riuscire a fare grandi viaggi ma appena ho qualche giorno libero prendo un biglietto e parto.

Ora il Geas. Perché questa scelta?
Penso sia la scelta giusta per me perché al Geas avrò la possibilità di ritagliami il mio spazio e di cercare, giocando, di migliorarmi in molti aspetti (difensivi e offensivi). Sono una persona molto ambiziosa e che non si accontenta quindi non riesco mai ad essere completamente soddisfatta delle mie prestazioni.. vorrei migliorare il mio rendimento ed essere più continua.. al Geas avrò la possibilità di lavorare su questo.

Insomma, ci andiamo all’Europeo o no?
(risposta muta, Giuditta è già focalizzata sulle partite di novembre)

Foto Ufficio Stampa FIP