A1 Femminile Focus sulla Gesam Gas Lucca, le campionesse d’Italia!

Le campionesse d'Italia si stanno difendendo alla grande anche in questa Gu2to Cup, nonostante qualche sconfitta di troppo e il cambio della guida tecnica. 

A1 Femminile Lucca alla lente di ingrandimento. Sono le campionesse d’Italia e si stanno difendendo alla grande anche in questa Gu2to Cup, nonostante qualche sconfitta di troppo e il cambio della guida tecnica. 

Dopo Venezia e Napoli, conosciamo meglio la squadra di Lollo Serventi

La città: Lucca.

Abitanti: 89.346.

La società e la sua storia: Il club ha raccolto l’eredità della Virtus Lucca e del Basket San Donato ed è nata il 1º luglio 1992. È approdata in B d’Eccellenza nel 2006. Il salto in Serie A2 nel 2008, quando vince i playoff con Civitavecchia. L’A1 arriva nel 2010 con la vittoria nello spareggio promozione con Cagliari. Dopo tante stagioni nella massima serie vissute da protagonista, nel 2016/17 Lucca ne vince 14 di fila e chiude al primo posto l’andata qualificandosi per la Final Four di Coppa Italia. La squadra di Diamanti perde 80-66 la finale con Schio ma pochi mesi dopo arriva la clamorosa rivincita: arancioni piegate 3-1 in finale e primo storico scudetto per il club toscano.

Lo sponsor: Gesam Gas, società che vende metano ed elettricità.

Colori sociali: biancorosso.

Sito Internet: http://www.basketfemlemura.it.

Il coach: Lorenzo Serventi, 49enne tecnico di Reggio nell’Emilia che in passato in A1 ha già allenato a Montichiari e Umbertide. Nel 2010/11 in Umbria ha raggiunto la finale di Coppa Italia e giocato le semifinali playoff, che poi ha ritrovato nel 2013/14. Attualmente è nello staff della Nazionale come scouting. E’ uno dei coach di riferimento della pallacanestro femminile, bravissimo a lavorare con le giovani. Non a caso per tanti anni è stato l’assistente di Nino Molino sulla panchina dell’U20 Femminile. La stagione era iniziata con Loris Barbiero alla guida della Gesam, poi è arrivato l’esonero e l’avvento di Serventi. Difficile per tutti comunque raccogliere l’eredità di Mirco Diamanti, storico allenatore di Lucca e prima di La Spezia, nonché il coach di uno scudetto indimenticabile.

Fiori all’occhiello: passano gli anni ma non cambia la politica della società e lo spirito della squadra. Si va su giovani italiane e straniere da valorizzare senza spendere un occhio e in campo l’aggressività è il marchio di fabbrica della squadra che gioca all’ombra delle Mura. Quando in campo scende Lucca, te ne accorgi subito…

Occhi pesti: in estate Lucca ha rifondato la squadra campione d’Italia. Il pacchetto delle straniere è cambiato interamente: via Pedersen, Wojta e Harmon (Mvp della Finale) sono arrivate Roberts, Udodenko e Drammeh. Francesca Dotto ha scelto Schio per misurarsi con l’Eurolega, è rimasto però il capitano e la bandiera, Martina Crippa. Con lei confermate Tognalini e Battisodo e per rinforzare l’organico sono state scelte Nicolodi (già nel giro della Nazionale), Brunetti, Melchiori e Striulli. Innesti preziosi, di qualità, nel posto giusto per essere valorizzate e/o rilanciate.

Facce da straniere: Binta Drammeh, 26 anni, svedese. Una mano che può fare molto male, esterna dalle lunghe leve e dal passato NCAA. Non il manifesto della continuità ma può crescere. Sotto canestro il riferimento è Tatiana Udodenko, centro 29enne colonna della Nazionale ucraina (all’ultimo Europeo 15 punti e 9 rimbalzi di media). Ha giocato anche in Russia e Francia, esperienza da vendere e un’intensità che bene si sposa col DNA lucchese. L’ala forte è Porsha Roberts, 25 anni, solida carriera universitaria e WNBA solo sfiorata (camp estivo nel 2015 con San Antonio). Saldamente in doppia cifra per punti anche nella sua esperienza nel campionato francese, sembra in grande crescita rispetto a inizio stagione. Decisiva in Coppa Italia nella semifinale vinta con Venezia.

Quintetto base: Battisodo, Drammeh, Crippa, Roberts, Udodenko.

Ufficio Stampa Lega Basket Femminile