Giovanni Bartocci, un romano a NYC: il ristorante, la Lazio, i Green Bay Packers…

Da dieci anni vive nella Grande Mela, il suo ristorante italiano è frequentato spesso da artisti e sportivi famosi.

Se avete avuto la fortuna di visitare New York, probabile che vi siate imbattuti in Giovanni Bartocci e nel suo ristorante italiano, Via della Pace, cuore dell’East Village. Il locale piccolo ma molto accogliente ed è possibile mangiare italiano vero, non la salsa Alfredo tanto per dire. VDP è un’autentica invenzione di Giovanni, il suo nido, il suo regno. Ci potete trovare, oltre a tanta gente comune italiana e americana, calciatori, attori, artisti. Perché Giovanni, al di là del cibo, è un personaggio fantastico, che non può passare inosservato. Romano, laziale purosangue, clamoroso tifoso dei Green Bay Packers, da qualche mese coltiva un’insana passione per la Boxe. Conoscetelo in questa intervista e poi andate a trovarlo a New York. Non ve ne pentirete.

A New York da quanto tempo?
Ormai sono più di dieci anni che mi sono trasferito nella Grande Mela dopo sei anni di preparazione fisica e mentale in quel di Londinium per noi latini…. . Il motivo del mio trasferimento nel nuovo mondo è stato quello di inseguire un sogno, appunto quello americano, lo stesso sogno che dai primi del Novecento milioni di nostri connazionali inseguivano… Il mio sogno si chiama “Via Della Pace”, il ristorante che mi ha preso cuore, mente ma sopratutto tempo!

Grande tifoso della Lazio, storico. Come vivi la tua passione biancoceleste da lì?
La Lazio è un enorme parte della mia vita, un cordone che mi tiene ancora legato alla persona più importante della mia vita mio, Nonno Luciano, che purtroppo mi ha lasciato tanti tanti anni fa. Sicuramente oltreoceano non è molto facile seguire la Lazio sopratutto per questioni di orario, specialmente in questi anni in cui il campionato “spezzatino” ti costringe a vedere le partite anche alle 6.30 del mattino. Questo amore incondizionato mi ha portato, insieme ad altri otto pazzi innamorati di Lazio, a creare il Lazio Club NYC Giorgio Chinaglia.

Per la Lazio e con la Lazio, anche un tuo momento di solidarietà. Raccontacela.
Il LCNYC è una compagnia non profit registrata nello Stato di New York e grazie alla vendita di gadget e donazioni che riceviamo da privati siamo riusciti in meno di un anno e mezzo a fare oltre 10.000 dollari in donazioni. Tra le nostre cause c’è un ragazzo di Capranica, Luca Pulino, in provincia di Viterbo che è affetto da SLA da più di 16 anni. Grazie alla forza di volontà ha scritto un libro con i suoi soli occhi dal titolo “E il meglio deve ancora venire”, ne consiglio la lettura a tutti. Sosteniamo l’associazione “un sorriso per Flavio e Francesco”, sono due gemelli affetti dal morbo di Batten, una volta al mese andiamo a cucinare in una casa di ritrovo a Brooklyn per giovani mamme senzatetto e ultimamente grazie a Street soccer USA abbiamo sponsorizzato una squadra di ragazzi tra i 16 e 19 anni. I migliori potrebbero vincere una borsa di studio per l’università NYU.

Quanto ti mancano Roma e i romani?
Uno dei pochi lati positivi della globalizzazione è che tutte le distanze si sono accorciate, le tratte aeree sono diventate più economiche e di romani ce ne sono sempre di più… Ora poi con il LCNYC c’è anche lo sfottò goliardico che anima la città eterna.

Raccontaci la tua passione per i Packers e cosa hai fatto il giorno del Superbowl.
L’amore per i Packers risale alla mia prima visita negli Usa quando venni a trovare mio zio e mi lasciò davanti alla tv a guardare una partita di questo sport strano con una palla strana tra ventidue persone che se le davano di santa ragione. Alcuni avevano una G sul casco, il loro nome abbreviato era GB (Green Bay) Giovanni Bartocci. Ricordo che nevicava e la maggior parte dei tifosi era sotto la neve senza maglietta, i loro colori sono il giallo e verde, nessuna squadra di calcio ha quei colori e potevo andare a vedere la Lazio indossando il loro cappello o magliette senza essere importunato. Immagina se avessi scelto i Washington Redskins con i colori sociali giallo e rosso! Cosa ho fatto l’ultima volta che i Packers hanno vinto il Super Bowls? Non vi tolgo il gusto. Andate su google e digitate: Crazy Italian Packers Fan… vi farete due risate!

Sei tifoso di altre squadre di NYC?
Per quanto riguarda il football americano a NYC ci sono due squadre, i Jets ed i Giants. Simpatizzo per i Jets, odio puro per i Giants e i suoi tifosi. Gli altri sport non mi fanno impazzire, però tendo a tifare le squadre della città, i famosissimi e fortissimi Yankee nel baseball e nel basket i New York Knicks anche se non riesco a capire come la squadra storica della città possa avere vinto il suo ultimo titolo più di quaranta anni fa.

Lo sport è parte della tua vita. Ora anche la Boxe.
Da un po’ di anni ho iniziato a praticare la boxe, la noble art come la chiamano i francesi oppure “The sweet science” come piace chiamarla agli americani. Per la prima volta mi trovo perfettamente d’accordo con questi due popoli con i quali spesso e volentieri ho avuto da ridire…uno sport bellissimo, unico e inimitabile! Ho avuto anche la fortuna e il coraggio di combattere sensazioni uniche ed difficili da spiegare a parole, ci sono tre cose molto difficili per un pugile da fare secondo il mio modesto parere: 1) passare sotto le corde, entrare nel quadrato e iniziare a fare spettacolo picchiandoti con un’altra persona 2) rialzarsi se si finisce al tappeto 3) appena finito il combattimento, abbracciarsi con il proprio avversario.

Via della Pace ospita continuamente artisti e atleti italiani. Facci una lista…
Odio vantarmi delle visite che ho ricevuto ma posso dirti che sono molto fortunato e ho avuto l’onore di incontrare persone veramente speciali in quello che fanno e facevano. Uno su tutti è Giorgio Faletti, immenso amico che ci ha lasciati un po’ di anni fa. Ultimamene sono diventato molto amico di Jago, uno scultore che sarà il futuro dell’arte italiana ne sono certo. Poi Paolo Bonolis, Enrico Brignano, Marco Mengoni, Mannarino, diversi tennisti, giocatori di basket e calciatori. Insomma, come ti ho detto, tanta bella gente dotata di quel qualcosa in più.

In ultimo, la tua idea su Lotito.
Da quando sono diventato presidente del LCNYC tutte le mie opinioni devono essere filtrate e ragionate, diciamo che ora come mai sono diventato molto politically correct. Potrei anche dirti che non parlo bene italiano. Scherzi a parte i numeri parlano a favore dell’attuale presidente, che si è messo dietro a Cragnotti come il presidente più vincente della S.S. Lazio. Diciamo però che è sempre arrivato un “pochino corto” per potersi prendere l’amore incondizionato di tutto il popolo laziale.

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