Risse e triple, avanzano Warriors e Rockets, cadono gli Spurs

Basket Nba risultati della notte

 I risultati della notte Nba.

Golden State-Washington 120-117
La partita  Notte caldissima alla Oracle Arena dove i Warriors rimontano 18 punti di svantaggio e battono in volata i Wizards in una partita tesissima. I campioni vivono un autunno tutt’altro che tranquillo emotivamente e aggiungono alla loro collezione una nuova espulsione dopo quelle di Durant e Curry nella sconfitta contro Memphis. A fine primo periodo Draymond Green si allaccia sotto canestro con Beal, ne nasce un principio di rissa con i due che vengono separati dall’intervento di compagni di squadra e staff dalla panchina. Entrambi mandati sotto la doccia, arriveranno squalifiche estese per tutti i protagonisti. Nel frattempo Golden State continua ad andare a intermittenza, incassa 67 punti nel primo tempo e si sveglia solo nel finale del terzo periodo con Durant che guida la rimonta. Washington si addormenta come ogni tanto le capita quando è avanti nel punteggio e dopo la tripla di Porter Jr del 109-107 sale in cattedra Looney. L’uomo inatteso dei Warriors segna tre canestri consecutivi dentro l’area e porta i padroni di casa avanti 116-109. Meeks a 18 della fine con una tripla riporta la capitale a contatto e Durant segna i due liberi del 120-117. I Wizards hanno ancora due opportunità per pareggiare ma le triple di Wall e Meeks vanno sul ferro e Golden State allunga la striscia a tre vittorie consecutive. Ci sono 33 assist su 46 canestri dal campo per i campioni che però tirano male dall’arco, 10/38, con Durant da 31 punti, Curry a 20 e 8 assist e Thompson a 18 e 2 stoppate. Ma gli Splash Brothers tirano 5/21 dall’arco e i Wizards buttano via una ghiotta occasione perdendo per rissa un uomo fondamentale per il finale. Wall segna 20 punti con 14 rimbalzi, per Porter Jr 29 con 7/9 dall’arco, Gortat è una presenza rotonda da 18 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. Ma i Wizards non hanno ancora il killer instinct dei campioni.

 

Minnesota-OKC 119-116
La partita Perdono ancora i Thunder e ancora in volata in una partita che non ha un vero padrone e decisa nel finale da Butler, l’uomo che finora mancava all’appello per i Wolves. E’ lui a segnare nel traffico il 109-109 e poi a inventare dentro l’area i canestri del 118-112 che a 1:08 dalla fine danno a Minnesota la vittoria nonostante un’ultima fiammata di Westbrook. La difesa non funziona ancora come Thibodeau vorrebbe ma i big rispondono all’appello e li guida Towns con 33 punti, 19 rimbalzi e 12/24 dal campo. Con Wiggins prezioso nella fase oscura del gioco, 14 punti con 2 recuperi e 2 stoppate, è Butler l’uomo che fa la differenza segnando 25 punti con 7 assist e tirando 7/10 dal campo.

I padroni di casa hanno il 48.8% dal campo, OKC tira complessivamente meglio ma fa peggio dall’arco, il 28.6% che viene pagato nel finale. I Thunder hanno Westbrook da 27 punti, 8 rimbalzi e 9 assist, altra tripla doppia sfiorata, ma Anthony sbaglia le triple decisive e anche se segna 23 punti, gli stessi di Paul George, il bilanciamento offensivo della squadra di Donovan è lontano dall’essere affinato. La panchina è quasi impalpabile e OKC è 2-3 in stagione.

 

Charlotte-Houston 93-109
La partita I Rockets a 5-1 viaggiano in testa alla Western Conference e devono faticare solo un quarto, il primo, per piegare gli Hornets. La gara cambia con il 29-16 di Houston prima del riposo con la squadra di D’Antoni che si porta avanti di 16 e gestisce senza particolari apprensioni i tentativi di rimonta dei padroni di casa. E’ una nuova prestazione balistica ai limiti del folle per i Rockets, che segnano 22 triple su 57 tentativi (record Nba avvicinato e da loro stessi settato con 24 lo scorso dicembre) e 12 di queste sono realizzate da Anderson, 21 punti e 6 rimbalzi, e Gordon, 26 con 2 assist. Se aggiungete la prima tripla doppia della stagione di Harden, 27 punti, 10 rimbalzi, 11 assist, avrete il quintetto al momento più efficace della Nba e il ritorno di Chris Paul si può attendere con tranquillità.

Charlotte è tramortita sul perimetro, non ha risposte dalla panchina e Howard predica in area con 19 punti e 16 rimbalzi senza che nessuno ne segua l’esempio. Walker ne segna 26 con 5 assist ma gli Hornets tirano con il 37.5% dal campo e sui tuoi ferri e contro i Rockets non puoi permettertelo.

 

Orlando-San Antonio 114-87
La partita  Prima sconfitta stagionale per gli Spurs che per l’occasione decidono di renderla indimenticabile andando incontro a un tracollo a Orlando. La squadra di Popovich è spenta, senza ritmo in attacco, distratta in difesa e chiude il primo tempo sotto 61-34. Non c’è reazione e i Magic possono addirittura dilagare fino al più 36 sul finire del terzo periodo. Gli Spurs vivono una notte da 30/89 dal campo, il 33.7%, con 4/24 dall’arco. La panchina non propone soluzioni e i 24 e 11 rimbalzi di Aldridge e i 12 e 11 di Gasol sono cifre sterili in una battuta di arresto di queste dimensioni. E’ raro vedere i texani concedere il 57% dal campo e i padroni di casa ne approfittano sfruttando la vena di Fournier, 25 punti con 10/12 dal campo e 4/4 dall’arco, i 15 e 2 stoppate di Vucevic e i 16 e 6 rimbalzi di Gordon. Non soltanto i Magic sono a sorpresa in testa alla Eastern Conference con tre vittorie consecutive e 4-1 di bilancio, ma la sconfitta degli Spurs rende i Clippers al momento l’unica squadra imbattuta della Nba.

 

LA Lakers-Toronto 92-101
La partita  I Raptors espugnano LA giocando un brutto primo tempo ma crescendo nella fase finale della gara con i Lakers che si fermano prima del tempo. DeRozan e Lowry firmano i canestri dell’allungo decisivo e i canadesi si prendono una vittoria preziosa anche in una prestazione offensiva appena normale. E’ eccezionale la tripla doppia di Lowry, 11 punti, 10 rimbalzi e 12 assist anche se tirando male dal campo, DeRozan ne segna 24 con 5 assist.

Toronto vince soprattutto grazie alla presenza in area di Ibaka e Siakam, che in coppia dicono 36 punti equamente distribuiti con 13 rimbalzi e 16/20 al tiro. Vicino al canestro stavolta Nance Jr non ha impatto e anche Lonzo Ball sta scoprendo che essere continui in questa lega è impresa difficile, 5 punti e 6 assist con 2/7 dal campo. Le cose migliori vengono dalla panchina, doppia doppia di Kuzma da 15 e 10 rimbalzi e 18 con 6/8 dal campo di Randle, ma i Lakers non sanno ancora a chi dare la palla nei momenti in cui si decide la partita.

 

New York-Brooklyn 107-86
La partita I Knicks si prendono la prima vittoria stagionale nel derby e sfruttano il passaggio a vuoto dei Nets nel secondo e terzo periodo per costruire un parziale di 60-38 e dare al Madison Square Garden un po’ di zucchero. La reazione dei cugini non arriva e New York vola a più 23 nel quarto periodo. I padroni di casa hanno cinque uomini in doppia cifra con Porzingis dominatore da 30 punti e 9 rimbalzi anche se tirando male dall’arco, 1/6, mentre Hardaway Jr che il giorno prima aveva detto ‘corriamo in campo senza conoscere i giochi’ finisce a 11 punti e 2 assist. I Nets sono più brutti di quanto i Knicks siano belli, il quintetto resta in vacanza a parte Russell che prova a scuotere i suoi dal torpore con 15 punti e 2 rimbalzi, meglio la panchina ma a partita abbondantemente finita.

 

Atlanta-Denver 100-105
La partita Gli Hawks sono in caduta libera, ultimo posto nella Eastern Conference e quinta sconfitta consecutiva nonostante il ritorno di Schroder. Cedono in casa anche ai Nuggets che con Millsap e Jokic in una partita modesta segnano i canestri decisivi nell’ultimo periodo. Il primo segna 16 punti con 6 rimbalzi, il secondo 18 con 15 rimbalzi e 5 assist. La chiave della notte è la loro presenza in area oltre all’impatto di Barton e Mudiay dalla panchina che vale 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Atlanta non trova risposte continue dal quintetto, Bazemore e Ilyasova non pervenuti, non bastano i 20 e 6 assist di Schroder e i 19 e 7 rimbalzi di Prince. La panchina è ancora una volta limitata a Belinelli, ottimo con 15 punti e 5/7 dall’arco in 28 minuti e i sogni playoff dell’azzurro rischiano di essere drasticamente ridimensionati quando ancora non siamo a novembre.