Il favoloso mondo di Giorgia: Amo Istanbul, giocare per il Fenerbahce è una favola

L'Azzurra sta vivendo una stagione molto importante, prima in Francia e ora in Turchia. Al Fener sta conoscendo la sua definitiva consacrazione.

Giorgia Sottana, 124 presenze e 1.174 punti con la Nazionale. Un talento spropositato, una bella testa pensante, un cuore enorme che quest’anno ha messo al servizio di Montpellier e Fenerbahce. Della Maglia Azzurra inutile parlarne, Giorgia la vive come una seconda pelle da quando era una bimba.

Montpellier e ora Istanbul. Quanto ti ha fatto crescere “dentro” questa stagione?
Per quanto assurdo possa magari sembrare, la vera crescita interiore l’ho fatta lo scorso anno e durante l’estate che poi mi ha portato a Montpellier. Sicuramente questa stagione mi ha regalato tanta esperienza su cose che non avevo mai fatto prima, come cambiare Paese, o cambiare squadra a metà stagione.

Da quando hai 13 anni, con le dovute proporzioni, hai gli occhi addosso di tutti. Ti è mai pesato tutto questo?
Si. Mi è pesato molto, ma a livello inconscio. Non sapevo che mi pesasse, pensavo fosse ok. L’ho sempre vissuta molto serenamente, o almeno cosi credevo. In realtà poi ho fatto chiarezza e scoperto che mi ero creata un mucchio di aspettative dovute a quello che volevano gli altri. Erano zavorre che semplicemente mi portavo in giro senza nemmeno saperlo.

Fai rewind di dieci anni. Cambia una tua scelta.
Per la Giorgia che sono ora, mi viene impossibile rispondere a questa domanda. Alla fine le strade che ho preso mi han portato qui, ora, in questo momento. Vorrei davvero cambiare qualcosa? Non credo.

Raccontaci Istanbul. Città che spaventa chi non la vive e fa innamorare chi ci vive.
Istanbul è una città bellissima, che offre di tutto. La mia fortuna è che viaggiare, scoprire, girare, è qualcosa che amo fare a prescindere. Ovunque vai qui c’è qualcosa da fotografare, da scoprire. E poi si mangia benissimo.

Quanti incontri con Datome e Melli?
Un bel po’. Tra cene italiane e incontri per i corridoi del pala. Son due ragazzi super, Gigi giá lo conoscevo un po’, e mi ha sicuramente aiutato appena arrivata qui,mentre Nik è stata una bella scoperta aldilà del campo da gioco, che parla da sè.

Il fascino del Fenerbahce…
Fatica spiegarlo. Io son solo veramente grata di aver avuto la possibilità di vivere un’esperienza simile. È davvero una nazione a sè. Realtà cosi non credo ne esistano molte.

Si dice che allontanarsi serve a capire meglio persone e situazioni. Vero, nel tuo caso?
Sicuramente allontanarmi mi ha dato una prospettiva diversa su tante cose e persone. Ma mi ha sopratutto dato una visuale diversa su me stessa. Alla fine capisci che certe cose si possono cambiare, altre invece no. La cosa che puoi sempre fare peró è capire tu come devi comportarti.

Foto ufficio Stampa Federazione Italiana Pallacanestror