La trasferta di Liverpool, oltre a sancire probabilmente l’eliminazione dalla Champions League, per la Roma potrebbe costare anche le prossime edizioni della massima competizione continentale. A seguito degli scontri tra tifosi avvenuti prima della partita fuori dallo stadio, la UEFA ha infatti emesso una nota ufficiale e anticipato il pugno duro.
In queste ore Sean Cox, 53enne irlandese, è ricoverato in condizioni molto gravi al Centro Neurologico di Walton per un trauma cranico.
Le due società hanno ovviamente assicurato massima solidarietà alla famiglia di Cox con due note ufficiali: la Roma ha condannato con fermezza le persone accusate dei fatti violenti. Si tratta di due romani, di 25 e 26 anni, sui quali pende l’accusa di tentato omicidio: nove i fermi complessivi, di tifosi di età inclusa tra i 20 e i 43 anni, responsabili di aggressione, possesso di droga, armi contundenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Che tipo di sanzioni saranno prese dalla UEFA contro la società giallorossa? Le ipotesi sono le più diverse: la più mite sarebbe una multa esemplare inflitta al club, che sulla vicenda ha espresso vergogna per il comportamento di una minoranza e per il danno d’immagine incassato può ritenersi parte lesa.
Oppure potrebbe arrivare la squalifica dell’Olimpico con condizionale (che implicherebbe lo slittamento della condanna alla prossima stagione sportiva) o peggio ancora la possibilità che la semifinale di ritorno in calendario mercoledì 2 maggio alle 20.45, si giochi a porte chiuse. Infine, l’ipotesi peggiore, ovvero la squalifica della Roma dalla prossima competizione. Per James Pallotta e il suo club le ripercussioni negative a livello economico sarebbero incalcolabili.
Ma ovviamente in queste ore l’unico pensiero serio di questa storia assurda è per Sean Cox e per la sua famiglia. Era partito dall’Irlanda insieme al fratello per andare a vedere una partita di calcio. Sta lottando tra la vita e la morte…
