Voglio trovare un senso a Roma-Liverpool, anche se un senso non ce l’ha

La cronaca della partita di Anfield Road, vissuta accanto a mio padre Paolo, 88 anni: io l'ho mollata al 70', sul 5-0. Lui no.

Lo confesso. Ho smesso di vederla al 70’.

Quindi un po’ la colpa è anche la mia. Avevo decisa di non vederla affatto, poi però se un padre ottantottenne ti chiede di stargli accanto esordendo con una notazione tattica sopraffina che Adani, scansate. “Mica so’ fenomeni questi, poi dietro c’hanno quattro carciofi”

Ho smesso di vederla nel momento esatto in cui la mia percezione da romanista medio ha trovato conferma. “A ogni gioia equivale mazzata superiore e contraria a stretto giro di posta”. Il contrappasso dell’Inferno di Anfield non era sostenibile, perché poi è un attimo arrivare a maledire il gol di Manolas e lo stinco di Bruno Peres. E non è giusto, no che non lo è. Non è giusto perdere il senso della gioia, del sorriso, della festa, della rete che si gonfia, dell’essere romanisti. Non è giusto.

Ecco perché i due gol vissuti a distanza ma con l’orecchio vigile hanno senso. E non parlo di orgoglio, tanto meno di dignità. Quei due gol hanno senso perché danno un senso. Un senso, scomodando Vasco Rossi.

Ricordo le mille parate di Alisson con l’Atletico Madrid che all’esordio della competizione hanno dato senso al resto del girone, altrimenti compromesso dopo appena 90 minuti. “Almeno le prossime partite hanno un senso”, pensai. Con questo spirito la Roma ha scalato posizioni nel girone, domata la resistenza dell’enclave carioca di Donetsk e fatto fuori il Barcellona dei marziani. Elevando così a livelli insostenibili il livello del Contrappasso giallorosso.

Il mio obiettivo personale alla vigilia del Camp Nou era quello di evitare il massacro, per “dare un senso alla partita di ritorno”. Così è stato e poi vai a immaginare che quel Senso diventi il Sesto, quello imponderabile e trascendente.

Ecco perché i gol di Dzeko e Perotti vanno benedetti. Danno Senso alla partita di ritorno (ecco le quote) e alle notti trascorse in strada da chi ha speso centinaia di euro per assistere a Roma-Liverpool. Alla rimonta credo zero ma grazie a quei due gol avrà senso andare allo stadio, anche solo per scacciare 34 anni di romanismo represso. Avrà senso. Sul 5-0 non l’avrebbe avuto.

Io purtroppo non ci sarò: ero in diffida e al 70’ della gara di andata mi sono fatto cacciare.

Alle 23.42, al momento di darmi la buonanotte, papà Paolo si è sentito di aggiungere. “Oh, la prossima settimana te chiudo fori casa”. Ha senso anche questo. Forza Roma.

Foto Archivio Privato Giancarlo Migliola