Brava Roma! Lo stinco di Brunetto e 35 anni di Storia riscattabili in 70 giorni

Giallorossi di nuovo ai quarti di finale di Champions dopo dieci anni. Merito del miracolo del terzino brasiliano al 94' di gara1 e soprattutto della partita accorta giocata all'Olimpico. E ora...

Semplificando il concetto e uscendo decisamente dalla (legittima) retorica giallorossa di queste ore, si può affermare che lo stinco di Bruno Peres, oltre a consentire a James Pallotta di festeggiare nel modo migliore i propri 60 anni, ha consentito alla Roma di tornare nelle Top Eight di Champions League, circolo di élite da cui mancava da dieci anni.

Il passaggio con lo Shakthar, e quindi lo stinco di Brunetto, si può quantificare in circa 10 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 48 già contabilizzati e a quelli che pioveranno nelle casse giallorosse in occasione della partita casalinga dei quarti di finale.

In ogni caso il popolo giallorosso, sintetizzato dai 50.000 abbondanti dell’Olimpico, ha vissuto una serata bellissima. Accompagnando con tanto affetto la mini-rimonta della Roma, che ha interpretato una partita intelligente e accorta, senza incantare, consapevole che subire un gol sarebbe costato il passaggio e che nell’arco dei 90 minuti la difesa ucraina si poteva bucare. Anche al 28’, al 76’ o al 51’, come poi è successo grazie a un’imbucata improvvisa. Sbavature ridotte al minimo e Shakthar disarmato nella dozzina di trequartisti sguscianti che a Kharkiv ci avevano fatto impazzire. Alisson inoperoso, Olimpico inviolato in Champions dopo 4 partite. La Roma torna tra le prime otto d’Europa e lo fa passando dalla porta principale, dopo aver passato indenne il girone con Chelsea e Atletico Madrid. Ora la squadra di Di Francesco potrà giocare con la testa sgombra e senza pressione, aspetto che la rende più pericolosa. Ha detto bene Florenzi a fine partita: “Non penso alla prossima avversaria, venerdì mi godrò il sorteggio”: la Roma deve assaporare questi momenti e viverli col sorriso sulle labbra, consapevole che il risultato minimo è stato già raggiunto, almeno in Europa. Semmai sarà fondamentale evitare imbarcate imbarazzanti come quelle recentemente rimediate tra United, Barcellona e Bayern.

D’altra parte lo scenario è apparecchiato: Siviglia eliminato nei quarti con amarcord strappalacrime di Monchi, Juventus battuta in semifinale con gol di Benatia annullato per fuorigioco all’Olimpico e Liverpool sconfitto in finale. Ovviamente ai rigori. Il 26 maggio. Una cinquantina di nemesi incastrate una dentro l’altra. Trentacinque anni di storia riscattabili in poco più di due mesi.

Facile no?

Foto di Ufficio Stampa AS Roma