La Top Five delle gioie europee della Roma, giusto per esorcizzare la tensione…

Poche ore a Liverpool-Roma, esorcizziamo la tensione ricordando i momenti più belli vissuti dalla squadra giallorossa in Europa.

Mancano poche ore a Liverpool-Roma e giocoforza al tifoso romanista, sono i ricordi nefasti legati a sconfitte rimediate in Europa ad affollare la mente e ad appesantire l’inevitabile batticuore. Vale la pena dunque rispolverare “Alta Fedeltà” e le sue top five, soprattutto perché Nick Hornby tifa Arsenal e non Liverpool. Ecco a voi le cinque gioie di Coppa vissute all’Olimpico.

1. Roma-Barcellona 3-0, ritorno quarti di finale Champions League 2017-2018.
Non scherziamo.

2. Roma-Dundee United 3-0, ritorno semifinale Coppa dei Campioni 1983-1984.
Dopo aver eliminato Goteborg, CSKA Sofia e Dinamo Berlino, ci sono gli scozzesi tra la Roma e la finale da giocare allo stadio Olimpico. Il lieto fine è dietro l’angolo ma il Dundee non è d’accordo e all’andata ci fa male. Non c’è Falcao, i giallorossi sono intimiditi e contratti, due incertezze di Tancredi ci costano il 2-0. Roma battuta, picchiata e irrisa dagli scozzesi, il tecnico Jim McLean a fine partita quasi riesce a far incazzare anche Nils Liedholm. Il ritorno si gioca il 25 aprile, è festa e sulla Capitale batte il sole. Si gioca alle 15.30. All’Olimpico succede qualcosa di magico e irripetibile, la Roma si impone 3-0 e ribalta la gara di andata con la doppietta di Pruzzo e il 3-0 segnato Di Bartolomei su rigore nel secondo tempo.

3. Roma-Colonia 2-0, ritorno ottavi di finale Coppa Uefa 1982-1983.
E’ l’8 dicembre, è festa e diluvia nella Capitale. Io sono inzuppatissimo in Distinti Sud. L’anno prima la Roma è stata violentata dal Carl Zeiss Jena, il pedigree europeo è praticamente inconsistente. Dopo aver eliminato Ipswich e Norkkoeping, ecco Schumacher, Littbarski e Fischer che abbiamo sconfitto pochi mesi prima al Santiago Bernabeu. In Germania perdiamo l’andata 1-0, gol di Allofs, e al ritorno l’Olimpico si colora di 70.000 tifosi. Primo tempo bloccato, poi in apertura di ripresa il tap-in di Iorio su respinta difettosa di Schumacher pareggia i conti. Tira aria di supplementare ma Falcao evidentemente ha da fare nel tardo pomeriggio. Angolo di Bruno Conti, stop di petto e shoot al volo del Divino che si incastra sotto la traversa. Falcao corre verso la Sud travolgendo un raccattapalle. Indimenticabile, come poi diventerà quella stagione tricolore.

4. Roma-Brondby 2-1, ritorno semifinale Coppa Uefa.
E’ la Roma di Ottavio Bianchi, l’andata in Danimarca si chiude a reti inviolate e i giallorossi approcciano da favoriti la partita di ritorno. In porta il Brondby ha Schmeichel, che capitola dopo 3 minuti su incornata di Rizzitelli. Sembra fatta ma con la Roma non lo è mai e al quarto d’ora della ripresa l’autorete di Nela gela l’Olimpico e i suoi 60.000 spettatori. Quella Roma poco talento e tanto cuore si getta anima e corpo nell’area danese ma Schmeichel para tutto. E quando non ci arriva, c’è un difensore danese che respinge sulla riga di porta il colpo di testa di Berthold. La porta rimane stregata, fino al minuto 88. Quando un pallone impazzito rimpalla sul portierone del Brondby e diventa preda di Voeller e Rizzitelli che all’unisono lo sbattono dentro. Apoteosi di una squadra operaia e per questo amatissima dalla Curva Sud.

Roma-Barcellona 3-0, fase a gironi Champions League 2001-2002
La Roma scudettata travolge il Barcellona di Puyol, Rivaldo e Luis Enrique tre giorni dopo aver riconquistato la testa del campionato italiano che poi non vincerà. E’ questo il momento più alto nella storia del club giallorosso, la Roma è in vetta alla Serie A e al proprio girone di Champions League. Serata memorabile quella dell’Olimpico, con la squadra di Fabio Capello che dilaga nell’ultima mezzora con i gol in sequenza di Emerson, Montella e Tommasi.

Foto Archivio privato Giancarlo Migliola