Fernando Villalpando, forse il più forte ai tempi del coronavirus

L'attaccante classe 1996 si sta facendo notare in un periodo come quello attuale in cui l'attenzione per il campionato del Nicaragua è molto più alta del solito

Viviamo tempi terribili, le nostre vite sono stravolte. Il pianeta è sottosopra, investito da un’emergenza dal sapore antico che ha colto tutti di sorpresa. Dicono che il mondo non sarà più lo stesso, dopo. Potrebbe non essere più lo stesso anche per il giovane attaccante messicano Fernando Villalpando, ma in questo caso c’è da essere contenti per lui.

Grazie ai suoi gol con la maglia del CD Walter Ferretti (Comandante de Brigada y Comandante Guerrillero) è salito alla ribalta mondiale. Una ribalta minima, s’intend. Un mondo in miniatura, composto da Burundi, Tajikistan, Bielorussia, Taiwan e, appunto, Nicaragua. C’è chi ha scritto che se fosse indetta un’edizione speciale del Ballon d’Or, una sorta di “Pallone d’oro ai tempi del coronavirus”, forse sarebbe proprio lui a vincerla.

Attaccante completo, capace di andare in gol di testa, di tirare rigori e anche calci di punizione (come dimostra questo video), ha già segnato dieci reti da quando, nel mese di gennaio, si è trasferito dal Messico in Nicaragua.

Non si può certo dire che il ragazzo abbia avuto una vita facile. Nato a Juchipila, nello stato del Zacatecas, il 02.09.1996, Fernando Villalpando ha lasciato la famiglia a soli nove anni per inseguire il suo sogno di diventare un calciatore professionista.

Ha iniziato nelle giovanili dell’Atlas Guadalajara prima di approdare al Toluca dove è rimasto dai 15 ai 18 anni quando ha avuto il primo stop importante. Un intervento chirurgico per risolvere una pubalgia lo ha tenuto fuori sette mesi. In seguito ha dovuto subire altri due interventi al ginocchio.

Dopo tre operazioni a inizio carriera il povero Villalpando ha persino pensato di smettere, anche perché i problemi fisici non sono stati gli unici ostacoli che ha dovuto superare.

Approdato dapprima al Mineros de Zacatecas II e in seguito a Tuxtla, sciolto a metà dello scorso anno, è infine andato in prestito al Reboceros de la Piedad dove a causa di problemi economici è rimasto un’altra volta senza stipendio per un periodo di tre mesi.

Finalmente la grande chance a inizio anno. Certo, si trattava di una piccola lega come quella nicaraguense ma in questo caso il coronavirus, suo malgrado, ha giocato a suo favore. Ha avuto modo di farsi notare e ora forse può sognare di tornare nel suo paese dalla porta principale.

Nella massima serie messicana la classifica marcatori (tablas de goleo individual) è attualmente dominata da stranieri. Certo la concorrenza dei vari Rodriguez, Mena e Gignac e ben altra cosa, è tutto da vedere se Fernando saprà meritarsi certi palcoscenici. Tuttavia, ciò che prima forse era impossibile anche da immaginare oggi è un traguardo per cui lavorare ancora più duramente.