Under 18 Femminile, decimo posto non memorabile ma con un cuore tutto Azzurro

Nonostante i tanti infortuni, la squadra di coach Iurlaro ha sempre giocato con coraggio e abnegazione.

Il decimo posto ottenuto dalla Nazionale Under 18 Femminile all’Europeo di Udine non sarà ricordato come un risultato memorabile. Eppure, tra le mille difficoltà di un gruppo che disponeva di meno talento rispetto a qualche altra Nazionale Giovanile e che è stata penalizzata fortemente da una serie di infortuni, le Azzurre hanno completato un torneo orgoglioso, gagliardo, all’interno del quale hanno sempre onorato la Maglia nell’unico modo in cui va fatto.

Rispettando l’impegno, gli avversari, i propri limiti e le proprie qualità.

L’esordio con rimpianto con la Croazia, il successo confortante con la Svezia, il mezzo miracolo col Belgio e poi la doccia fredda negli Ottavi con la Germania poi Medaglia d’Oro, prima del “drammatico” successo-salvezza con l’Irlanda e le ultime due uscite con Serbia e Croazia.

Tutto senza Sara Madera, due anni faro dell’Under 16 che da Udine ripartì col quarto posto, e senza Chiara Cantone e Giulia Ianezic per gran parte dell’Europeo.

Coach Iurlaro, alla prima esperienza da head coach alla guida di una Nazionale Giovanile, non si è mai pianto addosso e insieme al proprio staff ha affrontato l’Europeo a testa alta. Il decimo posto racconta sette partite complicate per via di un attacco con punti limitati nelle mani ma anche esaltanti per la straordinaria applicazione difensiva. Si poteva chiudere nelle prime otto, forse, ma sarebbe cambiato poco. Mentre va elogiato lo spirito, la voglia, la compattezza di una squadra che per di più doveva affrontare la pressione, oltre che il piacere, di un Europeo da giocare in casa.

L’Europeo si è concluso con la vittoria della Germania, che in finale ha piegato la Spagna nonostante l’infortunio occorso a Sabally, poi premiata come Mvp della competizione nonostante il problema alla caviglia che ne ha condizionato il rendimento nel corso del torneo. Al Mondiale Under 19 che si giocherà nel 2019 accedono anche Ungheria, Lettonia e Belgio, prima esclusione dal 2007 invece per la Francia.

Udine ha dunque ospitato, con la consueta professionalità, il quinto evento FIBA consecutivo, dopo l’Europeo U20 Femminile (2014), l’Europeo U20 (2015), l’Europeo U16 Femminile (2016) e il Mondiale U19 Femminile (2017). Ormai Udine e il Friuli sono sinonimo di qualità nell’organizzazione di eventi di respiro internazionale.

Le Azzurre chiudono il torneo con quattro vittorie e tre sconfitte, rimediate dalla Germania negli Ottavi di finale e dalla Croazia, in occasione della prima e dell’ultima partita.

Per me era la prima volta da capo-allenatore – ha commentato Francesco Iurlaro – ed è stato davvero un onore. Innanzitutto, voglio ringraziare tutte le ragazze che hanno lavorato con noi e lo staff al completo. E’ stato un Europeo difficile, nel corso del raduno abbiamo dovuto cambiare in corsa le nostre idee di gioco adattandole rispetto alle situazioni contingenti che abbiamo affrontato. All’esordio con la Croazia abbiamo pagato un po’ l’emozione e perso di misura la partita che avrebbe potuto cambiare la storia del nostro Europeo. Il giorno dopo però le ragazze hanno trovato la giusta reazione e battuto la Svezia, sfida che era fondamentale vincere. Il giorno dopo col Belgio è arrivata la vittoria più bella, con la rimonta dal -19 e il successo in volata su una squadra che era accreditata di una Medaglia e che farà il Mondiale dopo aver perso di 1 nei Quarti con la Spagna”.

L’incrocio col girone B non ha certo aiutato il percorso della nostra Nazionale. “Tre delle semifinaliste, ovvero Germania, Ungheria e Lettonia, sono arrivate da quel gruppo. Con la Germania pensavamo di potercela giocare ma alla fine ci siamo dovuti arrendere alla qualità della formazione che poi ha vinto l’Oro. Nel primo tempo la differenza l’ha fatta Sabally, poi non siamo più riusciti a tornare a contatto. Svanita la possibilità di entrare nelle prime otto, la vittoria con l’Irlanda ci ha garantito la permanenza in Division A. Partita condizionata dalla tensione, che abbiamo giocato senza Cantone e Ianezic, e che le ragazze sono state brave a vincere nonostante le difficoltà”.

A salvezza acquisita, la migliore pallacanestro dell’Europeo l’Italia l’ha espresso poi con la Serbia. “A mente sgombra abbiamo giocato una bella partita, ci siamo divertiti e abbiamo divertito il pubblico del Benedetti”. Infine la sconfitta con la Croazia. “Partita che mi ha fatto rivalutare il ko all’esordio, perché la Croazia si è rivelata una squadra molto forte e che probabilmente valeva un piazzamento migliore. L’incrocio col terribile Girone B ha penalizzato anche loro”.

Tra le Azzurre, la miglior marcatrice è stata Alice Gregori con 10.1 punti di media, Sara Toffolo la miglior rimbalzata con 8.1, 4.0 la media di assist di Alessandra Orsili.

OTTAVI DI FINALE
Italia-Germania 46-67
Spagna-Polonia 61-40
Ungheria-Croazia 63-58
Belgio-Slovenia 59-35
Bosnia-Francia 47-91
Repubblica Ceca-Irlanda 71-37
Serbia-Russia 54-63
Lettonia-Svezia 59-47

QUARTI DI FINALE
Belgio-Spagna 72-73
Ungheria-Francia 69-61
Repubblica Ceca-Germania 44-72
Russia-Lettonia 62-69

SEMIFINALI
Spagna-Ungheria 57-54
Germania-Lettonia 66-37

FINALI
Spagna-Germania 54-67
Lettonia-Ungheria 56-58

L’Albo d’Oro
2018 Germania
2017 Belgio
2016 Francia
2015 Spagna
2014 Russia
2013 Spagna
2012 Francia
2011 Belgio
2010 Italia

Foto Ufficio Stampa FIP