ZAN-DA-LA-SI-NI, non è difficile: e ora prendete e godetene tutti!!!

Dopo l'Europeo di Praga nessuno è più autorizzato a sbagliare il cognome di una delle giocatrici più forti del mondo. Talento vero, ragazza splendida.

Cecilia Zandalasini Europeo della consacrazione a livello mondiale

Zandalisini. Zandalasin. Zandalini. Zandasalini. Dopo l’Europeo di Praga, nessuno nel pianeta Terra e nella nazione Italia si senta autorizzato a sbagliare il nome di una delle cinque giocatrici più forti d’Europa.

E dunque un’eredità positiva l’EuroBasket Women l’ha lasciata, oltre alla bufera mediatica scatenatasi grazie al signor Larroco, l’Antisportivo.

Si chiama Cecilia, e fino a qui è facile, e poi si chiama anche Zandalasini. Sono undici lettere: Franca Rossi sarebbe stato più semplice, avete ragione, ma se ce l’avete fatta con Błaszczykowski e Szczęsny poteva farcela anche con Zandalasini. Non siete più autorizzati, ecco, sappiatelo.

Perché ora Cecilia è sulla bocca di tutti, da Avezzano a Bogotà, e la tentazione di dirvi “Ve lo diciamo da anni che trattavasi di fenomeno, voi la scoprite ora?” è forte ma non la cavalcherò. Più Zanda per chiunque, prendete e godetene tutti.

L’altra sera ero accanto a lei, a bordo campo, in attesa che venisse premiata dalla FIBA. Occhi lucidi, stralunati, incapaci di realizzare veramente cosa le stesse accadendo. “Ma Gianca, io che c’entro qui accanto a Torrens e Maltsi?”. “Cecilia, ti do una notizia: credo tu sia tra le giocatrici più forti d’Europa a oggi. Rassegnati, una volta per tutte. Arrenditi”.
Qualche istante più tardi Alba Torrens, Mvp dell’Europeo, ha superato il cordone della Security correndo e le si è avvicinata: “Congratulations, you played a great Championship”. In quel preciso istante Zandalasini si è liquefatta, rivisitando “Il Favoloso Mondo di Cecilia”.

E dire che dovrebbe essere abituata a premiazioni, riconoscimenti individuali, podii, medaglie, a livello Giovanile ma non solo. Invece, sappiate che non è lo stepback la qualità migliore dell’Azzurra, quanto invece la semplicità diretta di una ragazza che in fondo in fondo lo sa di essere stata dotata di un talento rarissimo ma continua ad approcciarsi alla pallacanestro con rispetto operaio, sacra devozione. La ferocia dei grandi.

Timidezza scambiata per presunzione. Finta di andare a destra e ti ha già piazzato la sospensione scappando dall’altra parte. Provate a prenderla.

Parliamo di una giocatrice che FIBA ha appena definito “most exciting player in Europe”, outing clamoroso e che ci evita di dovervi dare altre spiegazioni.

E’ la stessa giocatrice che a 21 anni, all’ultimo atto “inutile” del nostro Europeo e in ballo per un posto nel quintetto migliore, segna 12 punti prendendo 11 tiri. Giocando con l’Italia. Per l’Italia. Mai per se stessa. Come sempre. E’ il suo bello.

E’ il bello di Zandalasini. Undici lettere. Lettere scritte con Amore e con una penna Azzurra. Lettere che da oggi non potete più sbagliare.