I Rockets affondano gli Spurs in un mare di triple, LBJ travolge i Raptors

Basket Nba risultati della notte, i Rockets travolgono gli Spurs segnando 22 triple, la nobiltà di Cleveland supera agevolmente i Raptors

EASTERN CONFERENCE

Troppi campioni per i Raptors – Chi vince sempre in gara 1 dei playoff e chi fatica sempre a vincerne una. Alla Quicken Loans Arena continua la post season immacolata dei Cavs che battono 116-105 i Raptors e sono alla quinta vittoria consecutiva dopo le quattro su Indiana (notizia della notte è che Larry Bird si è dimesso da presidente dei Pacers). Per Toronto, in 13 serie di playoff giocate nella storia della franchigia, è arrivata la dodicesima sconfitta nella partita inaugurale. Cleveland non giocava da dieci giorni ma mette subito le cose in chiaro con un primo quarto da 30-18 e va avanti di 18 nel secondo. I canadesi con DeRozan e Lowry tornano a meno sette nel terzo periodo ma il re va al lavoro con due triple e un gioco da tre punti che chiudono i giochi. Da quel momento il divario si allunga fino al più 25 di fine terzo quarto e il problema dei Raptors è che non soltanto LBJ è totalmente dominante.

Lui chiude con 35 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 1 stoppata con 13/23 dal campo ma il resto della nobiltà dei Cavs è altrettanto efficace. Love cuce 18 punti e 9 rimbalzi nonostante una serata al tiro altalenante, Irving firma 23 punti e 10 assist. Ci sono anche 11 punti e 14 rimbalzi di Thompson in area e non serve il contributo di Smith, Korver e Williams per una panchina da appena 22 punti. I padroni di casa tirano con il 46% dal campo ma è in difesa che fanno progressi tenendo i Raptors al 43.8% e costringendo le due stelle a 7 palle perse. Lowry segna più di DeRozan, 20 punti contro 19, produce 11 assist e 7/13 dal campo e non serve nemmeno un Ibaka da 15 punti, 6 rimbalzi e 3 assist per rendere più incerta la notte. Valanciunas è assente, Powell particolarmente nervoso con 12 punti e 3/11 dal campo, solo Tucker dalla panchina produce 13 punti e 11 rimbalzi. Questione di intensità, mancata a entrambe le squadre in primavera, che Cleveland ritrova appena sente il profumo dell’anello avvicinarsi e che i Raptors hanno smarrito due volte contro i Bucks al primo turno. La chiusura di coach Casey riassume perfettamente la storia della serie e la Eastern Conference: ‘Lebron James è la chiave suprema. E’ un quarterback. E’ un play, ma anche due ali, grandi e piccole. E’ una guardia tiratrice. E’ qualsiasi cosa’.

Boston Washington 1-0
Cleveland Toronto  1-0

 

WESTERN CONFERENCE

Furia Rockets, Spurs travolti – Il prologo all’AT&T Center è una sorpresa. O meglio è un trauma per San Antonio e per chi credeva che la sua difesa potesse imbrigliare l’attacco dei Rockets. Succederà durante la serie ma gara 1 è una sconcertante dimostrazione di forza di Houston che vince 126-99 e rifila una delle peggiori sconfitte casalinghe agli Spurs nella storia dei playoff e la peggiore in una gara 1 da quando allena Popovich. Non c’è equilibrio e non c’è partita perché D’Antoni appone il suo marchio di fabbrica dalla palla a due. I Rockets vanno a rimbalzo, corrono in transizione, sono sempre in vantaggio di un tempo sulla difesa e appena arriva l’aiuto scaricano sul tiratore libero. Il risultato è che segnano 69 punti nel primo tempo, quando vanno già avanti di 30, tengono i tramortiti padroni di casa a 39 di cui appena 16 nel secondo periodo e continuano a martellare senza sosta fino alla sirena. Nel secondo tempo vanno avanti di 39 e alla fine sul tabellino compare un folle 22/50 dall’arco, record Nba per triple tentate e realizzate abbattuto.

E’ una vendemmia integrale alla quale partecipano tutti. Sei uomini in doppia cifra, nove che segnano almeno una tripla e non si sa da dove cominciare. Harden non è nemmeno il più prolifico, 20 punti con 6/13 al tiro, che passa la serata ad alimentare i suoi tiratori e chiude a 14 assist e 4 recuperi. Ariza ne segna 23 con cinque triple, Capela è una presenza in area dominante e alimenta la transizione con 20 punti, 13 rimbalzi e 8/10 al tiro. Anderson segna 14 punti con quattro triple, Gordon 11 con tre, Williams 13 con 2 e Nene gioca una partita meno appariscente che nell’epilogo contro i Thunder ma piena di sostanza prima di essere espulso nel terzo quarto, la panchina dei Rockets produce 41 punti e la chiave, oltre alle triple, è il controllo dell’area e dei rimbalzi. Gli Spurs a queste velocità non sanno andare e nessuno può difendere su Houston quando segna appena la mano si alza. Perciò San Antonio si ritrova ad affondare dentro il 36.9% dal campo con il 31% dall’arco e 15 palle perse. Nel naufragio non si salva nessuno, Leonard segna 21 punti con 11 rimbalzi e 6 assist ma tirando 5/14 e passando la notte a inseguire gli esterni imprendibili di D’Antoni, Green e Parker combinano per 19 punti e 6/19 dal campo, Ginobili e Gasol non hanno armi e atletismo per aggiungere energia dalla panchina e anche Mills è poco più che una comparsa. Finisce con Simmons che segna 11 punti in 20 minuti dalla panchina e Popovich che dà almeno 10 minuti a nove uomini della sua rotazione senza trovare risposte. Gara 1 è dell’attacco che aveva faticato contro OKC e si ritrova esplosivo nella stessa notte, aspettatevi la reazione degli Spurs nel secondo episodio. Ma se gli ingredienti sono questi, con il fattore campo subito ribaltato, sarà una serie lunga e logorante.

Golden State Utah
San Antonio Houston 0-1