Marida Orazzo, capitano e cuore di Battipaglia: Una salvezza incredibile!

Dopo una stagione regolare complicatissima, con una sola vittoria, le Ladies sono riuscite a superare 3-2 Vigarano nei playout evitando così la retrocessione.

Marida Orazzo è il capitano che tutte le squadre vorrebbero avere. Cuore di Battipaglia, con la barca che stava affondando dopo aver vinto una sola partita su 18 in stagione regolare, lei è rimasta al timone senza paura. Senza esitazioni. Nei playout, poi, Battipaglia è riuscita nel miracolo ottenendo la salvezza grazie al 3-2 su Vigarano. Con Marida sempre protagonista. Con un canestro, una difesa, un sorriso, una pacca sulle spalle. Leader a 24 anni.

Raccontami questa stagione incredibile, due punti in stagione regolare e poi tre vittorie nelle ultime cinque.
Stagione molto difficile, lavorare duro ogni giorno e non vedere smuoversi quella classifica è stata dura. Siamo state brave, a non arrenderci, ad entrare ogni martedì in palestra con il sorriso, per allenarci intensamente, per migliorarci e superare i nostri limiti. Abbiamo iniziato la serie da sfavorite ma siamo riuscite a ribaltare i pronostici, giocando con il cuore e dando tutte noi stesse. Niente altro da aggiungere.

Sei leader e capitano di un gruppo molto giovane. Onore e responsabilità?
Si, onore e responsabilità. Non sempre un gruppo così giovane e “variegato” riesce a stare bene insieme, nel nostro caso la forza del gruppo ci ha portato a fare qualcosa in più. Ognuna di noi a modo suo ha portato un piccolo mattoncino per arrivare alla salvezza. Grande onore, perché domenica sera quando mi sono girata verso la tribuna a guardare tutti i tifosi che facevano il tifo per noi mi sono sentita onorata di essere il capitano di questa squadra.

Qualcuno si ricorda che hai 23-24 anni? Già addosso hai pressione e responsabilità come se ne avessi 32.
No pressure! Scherzo, quando si fanno dei progetti con gruppi così giovani ognuno ha le proprie responsabilità e pressioni, chi più chi meno, ma è bello giocare così!

In cosa sei cresciuta quest’anno?
Ti dico la verità su quest’anno. Mi sono divertita da morire, ho imparato a divertirmi. Nonostante tutto, le difficoltà, le sconfitte, perché ero esattamente nel posto in cui volevo stare. Con le persone con cui volevo essere.

Raccontami il capolavoro della serie con VIgarano.
L’abbiamo affrontata con la giusta faccia tosta. Arrivavamo ai playout con 10 punti in meno, tanti! Ma non abbiamo neanche fatto un passo indietro. Dopo aver vinto gara1 abbiamo capito che potevamo farcela, poi di nuovo punteggio ribaltato e dopo gara3 eravamo sotto 2-1. C’era poco da fare, potevamo solo vincerne 2 su 2. Abbiamo fatto una riunione, ci siamo guardati negli occhi e siamo andate dritte all’obiettivo, come un treno! Gara4 è stata nostra e a quel punto sapevo che avremmo vinto la serie perché avevamo negli occhi voglia di rivalsa dopo un anno pieno di difficoltà! Gara5 non potevamo perderla, soltanto per il pullman dei tifosi che è arrivato da Battipaglia e che ci ha fatto giocare in casa, a Vigarano. L’hanno meritata anche loro, questa salvezza.

Se ti dico Nazionale, cosa dici?
Un sogno nel cassetto, non butterò mai la chiave di quello.

Foto Ufficio Stampa Legabasket Femminile