F1 2019, modifiche al regolamento e possibili conseguenze

F1 2019, le modifiche più significative del regolamento e le possibili conseguenze che potrebbero avere nel corso della stagione

Stagione della F1 che si avvicina velocemente con tanta carne al fuoco soprattutto in Ferrari, che in rapida successione ha messo Leclerc accanto a Vettel, promosso Binotto a team principal e ingaggiato Mick Schumacher nella Driver Academy. Ma nel 2019 il regolamento apporta alcune modifiche significative sulle monoposto che avranno conseguenze fondamentali sullo sviluppo delle monoposto e sui risultati in pista già da Melbourne. Vediamo quali.

Lunghezza della monoposto

Cresce di 125 mm, con la conseguenza di allungare il momento d’inerzia alla rotazione. La chiave quando aumenta il passo è sempre la concentrazione dei pesi nelle varie zone della monoposto con l’intento di portarli più vicino possibile al baricentro. Monoposto più lunghe teoricamente hanno più margine di sviluppo durante la stagione e una possibile conseguenza è che le prestazioni delle scuderie possano cambiare sensibilmente dall’estate in avanti a seconda della bontà delle intuizioni degli ingegneri.

Ala anteriore

Ci sarà meno carico aerodinamico e l’area intorno alla bandelle laterali è stata semplificata con l’obiettivo di non produrre aria turbolenta ai lati della vettura. Questo serve a evitare di danneggiare l’aerodinamica di una vettura che tenta di sorpassarne un’altra proprio durante la fase di sorpasso, perché l’obiettivo della F1 in mano agli americani è aumentare lo spettacolo. Il minore carico può essere compensato modificando la struttura dei profili alari durante la stagione sviluppando nuove soluzioni in galleria del vento, oppure lavorare sugli assetti per ottenere i risultati migliori. Il margine di manovra per interventi sull’ala anteriore sembra superiore a quanto si potrà modificare sull’ala posteriore.

Ala posteriore

Aumenta l’altezza dell’ala e il suo sviluppo con l’intenzione di aumentare la resistenza di scia. Questo principio, contrario a qualsiasi prassi aerodinamica, crea ostacoli artificiali alle monoposto con la conseguenza di aumentare la resistenza e diminuire la velocità. La scelta di nuovi profili alari può compensare queste difficoltà, ma in assoluto sarà meno facile spingere a velocità estreme le monoposto 2019.

Prese d’aria dei freni

Vengono rese meno efficaci e per questo l’aria di raffreddamento dei freni probabilmente dovrà essere reperita modificando principalmente l’ala anteriore. In assoluto sono interventi che potrebbero aumentare il divario tra i top team (Ferrari, Mercedes, Red Bull) con maggiori risorse di uomini e di denaro e le scuderie di seconda fascia. Ma potrebbe anche succedere che qualche iniziativa innovativa possa comparire su monoposto meno competitive nella prima parte della stagione e modificare i valori in campo nelle prime gare.