EuroBasket -1, Sandro Gamba: “Gli Azzurri? Li voglio come un monolite”

Domani l'esordio dell'Italia a Tel Aviv contro i padroni di casa. L'ex coach della Nazionale crede nel lavoro svolto dal suo allievo Ettore Messina.

EuroBasket 2017 Gamba fiducioso: “Voglio gli Azzurri come un monolite”

C’è un addetto ai lavori più titolato di Sandro Gamba per parlare dell’EuroBasket che prende il via giovedì sera? Noi crediamo di no.

Dieci volte campione d’Italia con la maglia dell’Olimpia Milano da giocatore, ha capitanato la Nazionale ai Giochi di Roma 1960. Nel 1965 è diventato allenatore, sulla panchina di Olimpia Milano (1965-1973 come assistente di Rubini) e poi a Varese (1973-1977), Torino (1977-1980) e Virtus Bologna (1985-1987).

Nel 1979 è diventato allenatore della nazionale, ruolo ricoperto dal 1979 al 1985 e dal 1987 al 1992. Dopo l’Argento alle Olimpiadi di Mosca 1980, anche i Giochi di Los Angeles 1984.

Gamba ha partecipato a 7 Europei vincendo un oro nel 1983 con Dino Meneghin e Roberto Brunamonti in campo, 1 bronzo nel 1985 e 1 argento nel 1991. Con i club 5 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe delle Coppe.
E’ stato eletto nella prestigiosa Basketball Hall of Fame nel 2006, fa parte anche dell’Italia Basket Hall of Fame.

Una carriera incredibilmente ricca di successi, col club e la Nazionale. Un uomo che ha reso grande la nostra pallacanestro, un signore che mantiene educazione, eleganza e lucidità.

Non a caso Ettore Messina l’ha invitato a Folgaria per qualche giorno, all’inizio del raduno di preparazione all’EuroBasket.

Sì sono andato una settimana a Folgaria, prima dell’infortunio di Danilo Gallinari e degli altri problemi capitati agli Azzurri. L’impressione era stata eccellente, gli infortuni purtroppo capitano e sono la cosa peggiore che possa succedere per un allenatore. Messina ha formato una squadra, non un gruppo, nel miglior modo possibile, l’ha allenata bene, seguendo un programma tecnico e tattico di altissimo livello. Ora sta ai giocatori, io credo che chi va in Nazionale indipendentemente dal talento voglia fare bene e sia animato da un’energia speciale. Sono fiducioso”.

Anche perché un Europeo è lungo e molto cose possono cambiare col passare dei giorni.
“Ho partecipato a sette Europei, vanto una grande esperienza in merito. Sono capitate diverse disgrazie anche a me prima dell’esordio ma non bisogna mai abbattersi, non serve a nulla. Quando una Nazionale ha tanti problemi ha solo una via di uscita: acquisire la solidità di un monolite. Ci si guarda in faccia e ci si dice: “Ok, non siamo al massimo ma da oggi saremo un monolite. E un monolite non si rompe mai!!!”.

Si è parlato tanto di leadership, in questi giorni.
“In questa squadra non mi sembra che ci sia un vero e proprio leader ma i giocatori di forte personalità non mancano. Uno è certamente Gigi Datome, l’altro è Daniel Hackett, che però mi sembra che abbia bisogno di partire bene. E poi ovviamente Marco Belinelli, che è il più esperto, il più navigato, quello che ha vinto di più. Quando ci sarà da segnare punti importanti, credo che si andrà da lui”.

L’esordio a Tel Aviv, in un’Arena che Sandro Gamba conosce bene.
Molto bene, non sarà affatto facile. Chiaro che non partiamo favoriti in questo Europeo ma mi piace ricordare che nel 1983 le più accreditate erano Unione Sovietica e Jugoslavia, eliminate rispettivamente da Spagna e Italia. E in pochi ricordano che a Nantes vincemmo la medaglia d’Oro completando un percorso netto, senza sconfitte. La nostra vittoria sulla Jugoslavia ha girato il mondo, la videro tutti e ancora me ne parlano. Non solo per la famosa rissa. Mai abbattersi quindi in un Campionato Europeo, bisogna giocare al massimo e crederci sempre. Ma questo Ettore Messina lo sa…”.