Ufficiale, Charles Leclerc sulla Ferrari nel 2019

Charles Leclerc sarà il compagno di squadra di Sebastian Vettel in Ferrari dal 2019

Perciò sarà Charles Leclerc il compagno di squadra di Sebastian Vettel sulla rossa a partire dal 2019. Lo ha comunicato ufficialmente la Ferrari, ma la notizia di fatto era diventata di dominio pubblico tra la domenica di Monza e il giovedì successivo quando Garage Italia, azienda fondata da Lapo Elkann, aveva dato il benvenuto al giovane francese su Facebook prima di cancellare precipitosamente il post. In mezzo c’era stato il tonfo di Vettel con Hamilton alla Roggia e la partenza aggressiva di Kimi Raikkonen, che nonostante la difesa della Ferrari nei confronti della libertà di azione dei propri piloti nei primi giri era stata letta come epilogo della sua seconda esperienza a Maranello. Inoltre prima di Singapore il finlandese ha annunciato il ritorno in Sauber dal 2019 e la Ferrari confermato l’addio da parte di Arrivabene. Mancava solo l’ultimo tassello. Arrivato con due annunci Twitter, uno del pilota francese e l’altro della scuderia.

Sarà Leclerc il compagno di squadra di Sebastian Vettel e al momento il concetto ha più valore rispetto a dire semplicemente secondo pilota. Le due espressioni potrebbero sembrare sinonimi ma in una fase della F1 nella quale le gare, nel sostanziale equilibrio tra Ferrari e Mercedes, si vincono anche in due contro uno come dimostrato da Hamilton e Bottas proprio a Monza, prendere un giovane promettente rispetto a un anziano ex campione del mondo può portare diversi benefici da questo punto di vista. Il primo è che si può chiedere a Leclerc di aiutare Vettel in un’eventuale corsa mondiale nel 2019, né qualcuno si aspetta che il francese possa replicare l’Hamilton del 2007 che arrivò in Mercedes per fare esperienza e vassallaggio ad Alonso e invece mandò in crisi lo spagnolo e gli equilibri di squadra. Il secondo è che da un promettente talento in erba non ci si aspetta niente di diverso che fare esperienza, mettersi in condizione di vincere qualche gara e imparare il mestiere di potenziale futuro campione del mondo.

Questa del resto era l’idea di Sergio Marchionne, che non è diventata ufficiale prima per l’improvviso precipitare delle sue condizioni di salute. La Ferrari, audace e innovativa nei corridoi di Maranello, era intenzionata a dare anche sull’asfalto l’opportunità a un giovane talento di prendersi sedile e volante della monoposto. Naturalmente guidare la rossa non è come stare sull’Alfa Romeo, pressioni enormi in un minuscolo spazio vitale che anche Leclerc dovrà dimostrare di sapere gestire con annesse valanghe di critiche ai primi errori. Ma un pilota così giovane sulla Ferrari nell’epoca moderna non si era mai visto, può ricordare il Massa che nel 2006 arrivò alla rossa per aiutare Schumacher nell’ultima sfida mondiale ad Alonso, ma il brasiliano che veniva dalla Sauber aveva 25 anni, il francese a Melbourne a marzo sulla griglia di partenza della prossima stagione ne avrà poco più di 21. Prodotto della Ferrari Driver Academy, il suo percorso si completa e regala alla prossima stagione due campioni assoluti affiancati da uno scudiero finlandese che non si deve occupare di altro se non aiutare il compagno di squadra e un ragazzo dal futuro promettente che preferibilmente non deve rendere il presente di Vettel troppo ingombrante.