Angela Adamoli, professione coach. Innamoratissima di Malta!

L'Ex Azzurra, medaglia d'Argento all'Europeo 1995, allena da qualche anno la Nazionale del piccolo Stato, con straordinari risultati.

Angela Adamoli coach italiano innamorato di Malta!

Abbiamo chiesto ad Angela Adamoli, team leader delle Nazionali 3×3 Femminili e Argento all’Europeo di Brno nel 1995, di raccontarci la sua storia sulla panchina di Malta. Una collaborazione partita quasi per caso e che ha dato grandi soddisfazioni ad Angela.

“FALLING IN LOVE WITH MALTA” è sempre la prima cosa che mi viene in mente quando metto piede in questo Paese… again again again (a Malta il mio English mode is on)! Quando ti affacci dal finestrino dell’aereo vedi questa isola, una macchia color sabbia in mezzo a un arcobaleno di “blues” mozzafiato.

Quando cominci a percorrere le strade ti accorgi che quello non è solo color sabbia, ma è molto di più. La terra sì, ma quello è il colore della tipica pietra di malta, quasi tutto è costruito con questa bellissima pietra! Una pietra antica come il mondo, dritta, semplice, squadrata, senza riccioli nè fronzoli, forte ma con angoli e forme che si possono smussare facilmente trattandola con cura rispetto ed attenzione.

Compatta, sicura, austera ma calda ed accogliente, intrisa di sole. Questa pietra con le sue caratteristiche descrive perfettamente il popolo di Malta. E ha un nome che parla da solo: Franka!

Date un’occhiata a Medina. La sua bellezza vi lascerà senza fiato. Passeggiate attraverso i suoi vicoli, alzate lo sguardo sui balconi colorati di mille tinte diverse, fate attenzione alle porte con maniglie e simboli ognuno diverso dall’altro… in un attimo vi renderete conto di cosa sto parlando: Falling in Love with Malta!

Andate a Valletta! La storia prenderà il sopravvento su di voi! Vicoli e strade strettissime in salita ed in discesa. Ancora i balconi tipici. Ancora colori alle finestre. E quando arrivate in alcuni punti, proprio dietro ad un palazzo qualsiasi si aprono dei panorami sul mare che vi stupiranno ogni volta perché assolutamente inattesi e diversi l’uno dall’altro.
E che dire del lunghissimo lungomare di Sliema? Arrivate in cima al Point Tigne’, pieno di lucchetti. Lo so che mi ripeto ma passo dopo passo come me arriverete a pensare solo una cosa: Falling in Love with Malta.

Potrei continuare a descrivere le spiagge di sabbia e le spiagge di roccia levigata con scalette e piscine naturali, le isole di Gozo e Comino e la splendida Blue Lagoon (andate a vedere qualche foto di questo angolo di paradiso, sempre affollatissimo!), i templi antichi, Mosta con il suo Duomo che ha la cupola più grande di tutto il Mediterraneo, i palazzi antichi e sontuosi nascosti nelle varie piccole cittadine… Ma non posso dirvi tutto io!

Il basket non è naturalmente lo sport principale ma la sua comunità è appassionata e orgogliosa, con tanta voglia di giocare e di migliorare ogni giorno di più. Alleno la Nazionale femminile di Malta da cinque anni. Insieme ne abbiamo fatta di strada! L’inizio è stato un po’ burrascoso, come in tutti i rapporti c’è stata la fase di studio di conoscenza, quella nella quale ti “pesi” con gli altri.

Quella in cui è necessaria lasciarsi alle spalle il passato, le vecchie abitudini ed affrontare un presente e un futuro pieni di entusiasmo. Le ragazze avevano bisogno di comprendere il mio modo di allenare, le mie esigenze tecniche, fisiche e comportamentali. Il mio ‘sistema’, come lo chiamano loro, che ruota tutto intorno ad una singola parola: rispetto. Rispetto a 360 gradi!

Malta partecipa ai Campionati Europei per “Small Countries” negli anni pari. Alternati ai Giochi Olimpici dei Piccoli Stati (GSSE) negli anni dispari.

I GSSE sono a tutti gli effetti le Olimpiadi. Partecipano a questi giochi i Paesi con meno di un milione di abitanti. Sono rappresentate tutte le discipline sportive richieste e presenti in questi paesi. C’è una cerimonia di apertura con tanto di sfilata e fiamma olimpica. Medaglie, premiazioni, inni, profondo spirito olimpico e grandissimo fair play. Insomma un sogno!
Quello che ho scoperto e apprezzato sia con i Campionati europei che con i Giochi olimpici è questo profondo, smisurato, sincero orgoglio nazionale. Certo è che tutti giocano e competono fino allo stremo delle forze per vincere. Ma indipendentemente dal valore, giocano e competono tutti per la maglia che portano. Con tutto l’orgoglio possibile. Arrivando primi o arrivando ultimi! Sempre a testa alta.

Nella mia storia maltese fino ad ora siamo riusciti a portare a casa una medaglia di bronzo ai campionati europei 2014 in Austria, una medaglia di bronzo ai GSSE 2015 in Islanda ed un magnifico Oro agli europei 2016 a Gibilterra. Quest’anno ci aspettano i GSSE a San Marino. Non sarà facile portare a casa una medaglia (perchè ormai per me anche Malta è casa). Ma con il nostro orgoglio e la nostra determinazione proveremo ad arrivare più in alto possibile cercando di portare il nostro contributo al medagliere olimpico.

Provate a guardare la cartina e cercate la piccola isola di Malta. Vi accorgerete che è esattamente l’ombelico del mondo!

PS. Voglio ringraziare per tutto questo Paolo Di Fonzo, che mi ha fatto conoscere Joseph Muscat. E poi lo stesso Joseph, Amministratore della Federazione Maltese, nonché amico e compagno di viaggio sempre presente. Infine Paul Sultana, presidente della Federazione maltese e primo agguerrito tifoso. E naturalmente tutte le ragazze che ho allenato e che alleno, che fanno diventare il mio lavoro divertente e sempre stimolante.