Ieri sera, nella trasmissione in ONDA su La7, si è parlato (come in una di quelle che Carl Gistav Jung chiamava "coincidenze significative), dei sistemi complesssi e del libro del Premio Nobel Giorgio Parisi:
IN UN VOLO DI STORNI - Le Meraviglie dei sistemi complessi:https://www.youtube.com/watch?v=pLyjeFM7k50E si parlava, a titolo esemplificativo, dei comportamenti degli INCONSCI COLLETTIVI degli stormi, come in una AUTO-ORGANIZZAZIONE DI INCONSCI per difendersi da un attacco di uno sparviero.Ebbene, questi comportamenti di
auto-organizzazione complessa e collettiva di inconsci sono alla base dal 1977 di miei studi, da cui ho poi pubblicato una mia teoria, in forma cartacea nel 2001, e poi nel 2010 in un sito di psicosomatica "spaziomente" di due psichiatri (Luca Bertolotti e Silvia Salese), che ho chiamato appunto
"LA RETE DEGLI INCONSCI", e che ha riscontrato molti consensi nel gruppo di intellettuali che frequentavo su facebook.
Solo per chi è curioso, provi a digitare su google:
la rete degli inconsci e vede cosa trova
Mi scuso per questa mia
divertente divagazione, ma solo per dire che questi miei lunghi studi e confronti con altri ricercatori sono alla base di molte delle mie competenze in vari campi scientifici, biologici e neuroscientifici, tra cui appunto
i sistemi complessi in forte interazione con l'ambiente.Probabilmente molti virologi, medici e scienziati che vanno in tv non avevano assimilato sufficientemente questi nuovi concetti sulla complessità, sempre a patto che li conoscessero.
Da qui, a mio parere, è giustificabile che sul COVID-19 sia stato detto di tutto e il contrario di tutto, e molti hanno cambiato anche idea nel corso di questi quasi ultimi due anni.