I Warriors travolgono i Wolves, decima vittoria consecutiva per i Celtics

I Warriors travolgono i Wolves con un secondo tempo da 74 punti, decima vittoria consecutiva per i Celtics privi di Horford e Tatum, vincono i Pistons

I risultati della notte Nba.

Golden State-Minnesota 125-101

Se doveva essere un esame di maturità per i giovani Wolves affamati di vertice, i Warriors fanno capire con fermezza che la strada è ancora lunga. Golden State è anche priva di Kevin Durant, fermo precauzionalmente per un problema al quadricipite sinistro, ma lo stesso travolge i Wolves dopo avere fatto loro credere che ci fosse partita in un primo tempo a ritmi sostenibili. Lo strappo arriva nel terzo periodo, i campioni segnano 44 punti, ne concedono 26 e mettono la freccia. La Oracle Arena vedrà la squadra di casa segnare 74 punti nel secondo tempo e l’assalto offensivo è talmente feroce che la difesa di Minnesota è sbriciolata. I Warriors finiscono con il 56.5% dal campo, 15 triple segnate, 37 assist su 48 canestri di squadra e la quinta vittoria consecutiva. C’è Iguodala in quintetto da 11 punti e 3 rimbalzi ma soprattutto Curry e Thompson. Il primo vale 22 punti e 8 assist, il secondo 28 con sei triple, Young e West aggiungono sapore dalla panchina. I Wolves hanno l’intero quintetto in doppia cifra con Towns da 16 punti e 12 rimbalzi ma anche se Thibodeau usa dieci uomini la distanza con Golden State nel secondo tempo resta siderale.

Boston-LA Lakers 107-96

Sfida piena di suggestione e i Celtics la celebrano vincendo la decima partita consecutiva in una notte a senso unico. Neanche il tempo di cominciare e Boston è già avanti 33-16 e avanti di 21 punti nel secondo periodo. La reazione dei Lakers accorcia il passivo ma la squadra di Walton non mette mai la testa avanti e la marcia dei Celtics, 10-2 e migliore record della Lega, prosegue. Prosegue però anche la striscia di infortuni, che coinvolge altre due pedine del quintetto. Horford è in borghese per una commozione cerebrale rimediata in giornata, Tatum si gira la caviglia nel secondo periodo e le sue condizioni andranno valutate successivamente. Coach Stevens non si scompone, ‘Noi continueremo a giocare fino a che non rimaniamo in quattro sul parquet’. Boston tira solo il 38.8% dal campo ma trova linfa da Irving, 19 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, e dal sorprendente Baynes che aggiorna il suo massimo in carriera con 21 punti, 8 rimbalzi e 8/12 dal campo. Anche Morris è utile così come Rozier dalla panchina.

Lonzo Ball scopre cosa significa indossare la maglia dei Lakers a Boston, ovvero una selva continua di fischi, e chiude con 9 punti e 6 assist ma continuando a litigare con il proprio tiro. Sei uomini in doppia cifra tra cui un Ingram da 18 e 7 rimbalzi non bastano a Los Angeles, che torna a meno due nel terzo periodo ma non ha armi e freddezza per riaprire la partita.

Orlando-New York 112-99

La striscia di New York si interrompe e si spezza quella negativa dei Magic in una serata nella quale la differenza la fanno gli infortuni. Quello di Porzingis, dolorante a caviglia e gomito, che toglie ai Knicks l’arma di riferimento a cui non può rinunciare. E il ritorno di Payton dopo otto gare che trascina Orlando nella volata del secondo tempo quando insieme a Simmons, 16 punti e 6/10 dal campo,  costruisce il parziale che decide la partita. Si difende con poca convinzione e i padroni di casa si prendono la vittoria recuperando 16 palloni, segnando 13 triple con tre uomini oltre i venti punti. Per Vucevic 24 con 4 recuperi, 23 e 5 assist per Fournier e 21 con 4 rimbalzi per Gordon. I Knicks senza il lettone si affidano a Hardaway Jr, 26 punti e 11 rimbalzi, ma hanno poco da Kanter in difesa e sostanza e la panchina produce 41 punti ma non un uomo cui fare affidamento.

Detroit-Indiana 114-97

I Pacers, ancora privi di Sabonis, continuano a faticare in difesa e per la decima partita nelle ultime dodici concedono più di 100 punti agli avversari. La striscia perdente si allunga a quattro partite e i Pistons, terza vittoria consecutiva, con 8-3 continuano la caccia ai Celtics. Il copione è il solito, Indiana parte forte e si mette avanti a fine primo periodo, poi smette di giocare e Detroit ne approfitta con un parziale di 37-22 che manda la partita dalla parte dei padroni di casa e non verrà modificato nel secondo tempo. La pallacanestro dei Pistons è efficace, genera il 51.8% dal campo e un dominio a rimbalzo accentuato dall’assenza del lungo lituano. Nella notte migliore di Drummond da inizio stagione, 14 punti con 21 rimbalzi e 4 assist, sono positivi anche Harris, 23 punti e cinque triple e Jackson, 18 e 6 assist. I Pacers ne hanno 21 da Oladipo che però non ha costanza e perde 6 palloni, 12 e 7 rimbalzi per Bogdanovic in una rotazione praticamente ridotta a otto uomini. I Pistons sono insieme ai Magic la sorpresa di questa prima parte di stagione.

Phoenix-Miami 115-126

Quarta sconfitta di seguito per i Suns che contro gli Heat si scordano di difendere e passano la notte vanamente a inseguire nel punteggio senza mai riuscire a mettere la testa avanti. Miami segna 36 punti nel primo periodo e saranno 69 a fine primo tempo, con Dragic che ritrova il parquet che un tempo era stata la sua casa e ne approfitta per generare la migliore partita della stagione con 29 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 10/10 ai liberi.

Gli ospiti facilmente tirano il 53.1% dal campo e nella migliore prestazione offensiva stagionale mandano sette uomini in doppia cifra compresi gli unici tre utilizzati dalla panchina, James Johnson, Ellington e Olynik che insieme combinano per 40 punti e 19 rimbalzi. I Suns sono quasi esclusivamente Booker, 30 punti e 6 assist, e James che segna 18 punti con 4 rimbalzi e 3 assist. Ma dopo la fiammata di inizio stagione la carica dovuta al cambio in panchina sembra avere esaurito il suo effetto.