Tour de France 2018, l’ultima cronometro, Thomas vicino al trionfo

Tour de France 2018, un percorso più tradizionale e alcuni elementi inediti con la presenza di Nibali

Tour de France 2018, si torna alla vecchia formula – E’ stata presentata a Parigi la 105° edizione del Tour de France che si disputerà dal 7 al 29 luglio. Se quella del 2017 è stata forse la più sperimentale edizione di tutti i tempi, con poche salite compresse in mezzo alla settimana e tante tappe intermedie che non hanno permesso ai protagonisti di attaccare in maniera convinta, quella del 2018 ritorna alle origini. Il format utilizzato nel 2017 non è piaciuto e l’organizzazione è corsa ai ripari disegnando un percorso più simile al Tour de France che siamo stati abituati a conoscere. Tante salite, una quantità di pavé inedita e anche una cronoscalata.

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Il percorso

Si attraversa la Francia in senso orario, come non accadeva da tempo, e il percorso è di quelli che possono accontentare tutti, dagli sprinter ai finisseur agli specialisti della montagna. Una delle suggestioni principali sarà nella prima settimana la tappa che arriva a Roubaix con 22 km di pavé che potrebbe fare la differenza, come successe nell’edizione del 2014 vinta da Vincenzo Nibali. Una cronometro a squadre lunga, 35 km, potrebbe cambiare la classifica già alla terza tappa. Tante anche le salite, 25 in totale, si scaleranno le Alpi, il Massiccio Centrale e i Pirenei. Ci sono le ascese della leggenda, dal Col de Colombiere all’Alpe d’Huez e Croix de Fer passando per il Tourmalet, ma anche elementi inediti. Le salite di Plateau de Glieres e Le Grand Bornard sono strade bianche, ci sarà una tappa cortissima di 65 km con il Col de Val Louron e il Col de Portet in sequenza. E torna la classica tappona pirenaica con Borderes, Aubisque e Laruns per 4700 metri di dislivello. C’è terreno per attaccare ma ci sarà anche nella penultima tappa una cronometro di 31 km, estremamente vallonata, che potrebbe decidere la classifica. Vediamo nel dettaglio le tappe.

Albo d’oro

Ciclismo britannico sugli allori negli ultimi sei anni. Cinque delle ultime sei edizioni sono state vinte da Bradley Wiggins, primo storico suddito di sua maestà a vincere un Tour nel 2012, e Chris Froome che si è imposto nel 2013, 2015, 2016 e 2017, entrambi con il Team Sky. Il monopolio è stato spezzato nel 2014 nell’indimenticabile edizione vinta da Vincenzo Nibali. Tra il 2007 e il 2009 successi spagnoli con Alberto Contador (su strada anche nel 2010, poi titolo rimosso e finito a Andy Schleck) e Carlos Sastre nel 2008. Con le edizioni dal 1999 al 2006 sradicate dall’albo d’oro, i sette successi di Lance Armstrong e quello di Floyd Landis tutti macchiati dalla più grande macchina da doping nella storia del ciclismo moderno, per ritrovare una maglia gialla legittima bisogna tornare al 1998, anno della storica doppietta di Marco Pantani a Giro e Tour. I francesi aspettano il successo di un ciclista di casa dal 1985, anno dell’ultima affermazione di Bernard Hinault che è in cima alla lista dei plurivincitori con cinque insieme a MerckxAnquetil e Hindurain. I transalpini guidano la classifica di vittorie per nazione, 36 totali con 21 vincitori diversi, davanti a Belgio con 18, Spagna con 12 e Italia con 10.

Tour de France 2018 tappe

1- Sabato 7 Luglio: Noirmoutier – Fontenay-le-Comte, 195 km – Frazione adatta agli sprinter come da tradizione.

2- Domenica 8 Luglio: Mouilleron-Saint-Germain – La-Roche-sur-Yon, 183 km – Altro arrivo per velocisti.

3- Lunedì 9 Luglio: Cholet-Cholet, Cronometro a squadre di 35 km – E’ un ritorno dopo tre anni di assenza e potrebbe già presentare delle sorprese.

4- Martedì 10 Luglio: La Baule-Sarzeau, 192 km – In Bretagna le ruote veloci del gruppo avranno un’altra occasione.

5 – Mercoledì 11 Luglio: Lorient-Quimper, 203 km – Tappa vallonata che presenta alcune trappole, adatta a passisti e finisseur.

6- Giovedì 12 Luglio: Brest – Mûr de Bretagne, 181 km – Finale al 10% del Mûr de Bretagne, tappa suggestiva nella quale si vedranno i primi attacchi degli uomini di classifica.

7-Venerdi 13 Luglio: Fougères-Chartres, 231 km – Altro possibile arrivo in volata.

8- Sabato 14 Luglio: Dreux-Amiens, 181 km – Ancora una giornata dedicata agli sprinter.

9- Domenica 15 Luglio: Arras-Roubaix, 154 km – E’ la giornata della finale dei Mondiali e ci saranno 22 km di pavé da percorrere in una delle tappe più insidiose del Tour.

10- Martedi 17 Luglio: Annecy – Le Grand-Bornand, 159 km – Una delle tappe più attese con il Plateau des Glières, salita di 6 km all’11% medio non asfaltati, la corsa potrebbe esplodere.

11- Mercoledì 18 Luglio: Albertville – La Rosière, 108 km – Tappa di montagna che si presta a varie interpretazioni.

12- Giovedì 19 Luglio: Bourg-Saint-Maurice, 175 km – E’ il giorno dell’Alpe d’Huez per una frazione nella quale gli uomini di montagna faranno la differenza.

13- Venerdi 20 Luglio: Bourg-d’Oisans – Valence, 169 km – E’ possibile un arrivo in volata ma il vento potrebbe riservare sorprese anche agli uomini di classifica.

14- Sabato 21 Luglio: Saint-Paul-Trois-Châteaux – Mende, 187 km – Altra possibile volata ma in questa tappa i finisseur alla Sagan avranno terreno adatto alle loro caratteristiche.

15- Domenica 22 Luglio: Millau-Carcassonne, 181 km – Prima dell’ultimo giorno di riposo un’altra tappa da volata.

16 – Martedì 24 Luglio: Carcassonne – Bagnères de Luchon, 218 km – Tappa di trasferimento prima di attaccare i Pirenei.

17 – Mercoledì 25 Luglio: Bagnères-de-Luchon – Saint-Lary-Soulan, 65 km – La tappa più corta di sempre con il Col de Portet e un arrivo non asfaltato, una delle novità più intriganti di questa edizione.

18 – Giovedì 26 Luglio: Trie-sur-Baïse – Pau, 172 km – L’arrivo a Pau è una tradizione del Tour in una tappa adatta a passisti e uomini in grado di sostenere una lunga fuga.

19 – Venerdì 27 luglio: Lourdes-Laruns, 200 km – Il tappone da 4700 metri di dislivello che potrebbe essere teatro decisivo per la maglia gialla.

20 – Sabato 28 Luglio: Saint-Pée-sur-Nivelle – Espelette, 31 km – Unica cronometro individuale su un percorso vallonato che potrebbe essere decisivo nel caso in cui il Tour fosse ancora da assegnare.

21 – Domenica 29 Luglio: Houilles – Paris-Champs-Elysées, 115 km – Il tradizionale finale a Parigi.

I protagonisti

Sarà un Tour più duro e ricco di insidie rispetto a quello della passata stagione e potrebbe ingolosire molti dei protagonisti delle corse a tappe. Il primo dei quali è Vincenzo Nibali che si dedicherà all’avvicinamento al Mondiale di Innsbruck inserendo nel suo programma la rincorsa alla maglia gialla in un percorso adatto alle sue caratteristiche e simile a quello che lo vide vincere nel 2014. Naturalmente cercherà la quarta vittoria consecutiva Chris Froome nonostante le polemiche legate alla vicenda doping che si è chiarita in extremis proprio alla vigilia del via con l’assoluzione che conferma la vittoria alla Vuelta 2017 e anche al Giro dello scorso maggio. E’ chiaramente lui il favorito per la maglia gialla, sarebbe la quarta consecutiva e la quinta in carriera. Difficile però considerando che l’accoppiata Giro-Tour non riesce da Marco Pantani nel 1998, un altro ciclismo e un’altra epoca sportiva. Un nome da tenere d’occhio è quello di Tom Dumoulin che dopo la vittoria al Giro del 2017 potrebbe essere protagonista soprattutto nella cronometro individuale. Richie Porte per i bookmaker è l’alternativa al britannico alla vigilia e Mikel Landa, una volta smarcato dagli ordini di squadra nei confronti di Froome al quale ha propiziato la vittoria dello scorso luglio è un protagonista sicuro. Così come Uran e Romain Bardet, con il francese che cerca di fare l’ultimo salto di qualità. Con Valverde che va considerato per il podio, tra i favoriti alla maglia gialla c’è anche Nairo Quintana che si è visto poco nell’ultimo anno ma potrebbe ritrovare gamba e condizione su rampe ripide e adatte alle sue progressioni. Thomas, Fuglsang e Adam Yates sono nomi da seguire in caso di corsa che non rispetti le previsioni prima del via.

Aggiornamento 7 luglio: Subito sorpresa dalla prima tappa, che doveva essere una semplice volata e invece si è trasformata in un calvario per gli uomini di classifica. Per una caduta Froome perde 51 secondi da Nibali, stesso distacco per altri due uomini candidati alla maglia gialla come Porte e Yates. Peggio va a Quintana che per un problema meccanico perde 1’15”. Tanti secondi da recuperare per gli uomini pregiati della classifica e siamo appena all’inizio.

Aggiornamento 9 luglio: La cronosquadre come previsto ha permesso a Porte e Froome di recuperare i secondi persi nella prima tappa. Bmc e Sky sugli scudi, bene la Sunweb, male Movistar e Bharain Merida che perde 25 secondi negli ultimi 9 km rimanendo con quattro uomini. Con la maglia gialla a Van Avermaet, adesso Dumoulin ha 44 secondi di vantaggio su Froome, con Nibali che è distante 11 secondi dal britannico e 55 dall’olandese.

Aggiornamento 15 luglio: Arriva una delle tappe più attese e temute del Tour, da Arras a Roubaix per 154 km, 22 dei quali sul pavè. L’ultima volta nel 2014 fu il prologo della trionfale cavalcata di Nibali e le pietre possono sorridere o frenare tutti gli uomini che ambiscono alla maglia gialla. Per la vittoria di tappa sembra di vedere i nomi di una classica del nord con Sagan, Terpstra, Gilbert e Van Avermaet tra i favoriti assoluti.

Aggiornamento 16 luglio: Archiviata la prima settimana con la difficile tappa sul pavè, uno dei protagonisti più attesi è già fuori. Il ritiro di Richie Porte è una consuetudine delle grandi corse a tappe e forse non è più un caso. Con Van Avermaet in maglia gialla e i big racchiusi in pochi secondi, la decima tappa con le prime vere salite darà una connotazione più definita al Tour.

Aggiornamento 18 luglio: alla seconda tappa di montagna consecutiva la corsa esplode ed emerge la Sky, a sorpresa non con Froome ma con Thomas che va a vincere la tappa più corta del Tour e si prende la maglia gialla davanti al britannico. Tante interpretazioni per le prossime giornate con il gallese che adesso ha 1’25” di vantaggio su Froome, 1’44” su Dumoulin e 2’14” su Nibali. Nella dodicesima tappa si scala l’Alpe d’Huez, storia e leggenda del ciclismo, con Froome favorito per la vittoria davanti a Thomas, Quintana e Majka.

Aggiornamento 19 luglio: Thomas trionfa sull’Alpe d’Huez nel giorno della caduta di Nibali e conferma che la Sky ha due punte per la maglia gialla, lui e Froome. Se la situazione diventerà difficile da gestire all’interno della squadra lo dirà la terza settimana, intanto il gallese ha 1’39” di vantaggio sul britannico, 1’50” su Dumoulin che resiste stoicamente senza squadra. Con lo Squalo che abbandona il Tour, la sensazione è che sarà uno dei tre a prendersi la vittoria. Tredicesima tappa nella quale potrebbero tornare padroni i velocisti anche se quasi tutti i grandi nomi si sono ritirati, il vento potrebbe cambiare le carte in tavola.

Aggiornamento 22 luglio: Nessuna sorpresa nel fine settimana, il Tour si deciderà con i Pirenei e probabilmente con la cronometro di sabato prossimo. Un’edizione fin qui piatta e senza sussulti, con le polemiche legate alla sicurezza dopo il ritiro di Nibali, un format da rivedere. Dopo il giorno di riposo si riparte da Thomas in giallo con 1’39” su Froome e 1’50” su Dumoulin. A 2’38” Roglic e a 3’21” Bardet ma è probabile che saranno i primi tre della classifica a giocarsi la vittoria con l’incognita dei rapporti di forza dentro la Sky che ha due corridori in grado di imporsi. Nella squadra dominatrice del Tour è stato espulso Moscon per un pugno a un altro corridore e il promettente giovane italiano non è nuovo a intemperanze in corsa. Thomas sembra più brillante ed è favorito per alcuni bookmaker, Froome con la quinta affermazione entrerebbe nella storia.

Aggiornamento 24 luglio: Nel giorno in cui Alaphilippe si conferma maglia a pois e Philippe Gilbert esce illeso da una caduta in discesa, la Sky continua a controllare la corsa con Thomas in giallo e Froome alle sue spalle. Giornata di montagna che non ha dato sussulti a un Tour finora deludente e non resta che sperare nella frazione che da Bagnères-de-Luchon porta a Saint-Lary-Soulan per soli 65 km, la tappa più corta di sempre con il Col de Portet e un arrivo sterrato. Si andrà a tutta e i favoriti sono naturalmente i due uomini in testa alla corsa con Landa, Quintana e Bardet nel ruolo di outsider insieme a Dumoulin. Sarà una sparata senza respiro con la speranza che l’anomalia dei pochi chilometri tolga punti di riferimento e permetta azioni non pianificate.

Aggiornamento 25 luglio: nel giorno della tappa più corta della storia si è rivista una vittoria di Nairo Quintana che mancava al Tour dal 2013 e si è avuta la conferma che Geraint Thomas è l’uomo da battere in questa edizione, al netto della cronometro di sabato. Sul Col de Portet ha staccato Froome, apparso in difficoltà, e degli uomini di alta classifica soltanto Dumoulin ha retto il suo passo. L’olandese nella cronometro potrebbe portare l’ultimo affondo a meno che non sia decisiva la tappa di montagna da 4700 metri di dislivello di venerdì. Dumoulin è secondo in classifica generale e deve recuperare al gallese 1’59”, Froome ha un distacco di 2’31” e Roglic, altro nome che ha brillato nella tappa compressa, a 2’47”.

Aggiornamento 26 luglio: Vigilia della Lourdes-Laruns, 200 km con 4700 metri di dislivello che rappresenta l’ultimo ostacolo da superare per Thomas prima della cronometro di sabato. Non sarà un arrivo in salita e chi si aspetta una tappa esplosiva come quella del Col de Portet potrebbe rimanere deluso, soprattutto perché i primi tre uomini di classifica non sono scalatori puri e potrebbe non esserci margine per attacchi incisiva a meno che non si presentino difficoltà evidenti come quella di Froome. Per la vittoria di tappa favorito il coriaceo Daniel Martin degli ultimi giorni davanti a Majka e Alaphilippe, se Froome vuole confermare la maglia gialla dovrà attaccare indipendentemente dalle gerarchie della Sky e non è detto che succederà.

Aggiornamento 28 luglio: anche l’ultima tappa di montagna non ha stravolto gli equilibri, solo l’acuto di Roglic mette in pericolo la presenza sul podio di Froome. E’ quasi fatta per Thomas che deve resistere nei 31 km vallonati dell’ultima cronometro per conquistare la prima maglia gialla della sua carriera. E’ proprio Roglic il favorito per la cronometro davanti a Dumoulin e Thomas, a fine giornata potrebbero essere questi tre i nomi che comporranno il podio.

Quote 20 tappa

Bet365 Matchpoint
Roglic 2.00 2.25
Dumoulin 2.75 2.75
Thomas 5.00 7.50
Kwiatkowski 15.00 12.00
Kung 17.00 16.00
Froome 19.00 16.00
Altro 34.00 33.00

Tour de France 2018 quote

Le quote sono relative alle 3:45 del 28.7.2018 e riguardano solo una piccola parte dei corridori partecipanti. Potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento. ‘Altro’ non è un insieme omogeneo.

Bet365 Matchpoint
Thomas 1.01 1.02
Froome 81.00 66.00
Dumoulin 34.00 25.00
Roglic 51.00 25.00

Quote prima del via

Bet365 Matchpoint
Froome 2.50 2.75
Porte 5.00 5.00
Quintana 8.50 7.50
Landa 10.00 9.00
Nibali 12.00 9.00
Dumoulin 15.00 16.00
Thomas 15.00 16.00
Bardet 17.00 16.00
Yates 21.00 33.00
Altro 21.00 16.00