Nibali cade sull’Alpe d’Huez, frattura di una vertebra e Tour finito

Sull'Alpe d'Huez una moto della polizia provoca la caduta di Nibali, frattura di una vertebra e Tour finito

Proprio nel giorno delle salite, nella tappa regina del Tour chiusa sull’Alpe d’Huez, il Tour di Vincenzo Nibali finisce. Colpa di una caduta a 4 km dal traguardo la cui dinamica non è ancora del tutto chiara. La televisione transalpina non mostra le immagini e a un certo punto si vede Nibali a terra, dolorante, aiutato a rialzarsi da un tifoso. E’ il punto della salita in cui iniziano le transenne, c’è un restringimento, ci sono tifosi ed esaltati in mezzo alla strada, ci sono moto degli operatori, dei fotografi, della polizia. E sembra proprio che sia stata una moto della polizia a colpirlo e provocarne una caduta, anche se da altre immagini la colpa sarebbe di un tifoso a bordo strada che con un oggetto in mano entra in collisione con lui. La tappa verrà vinta da Geraint Thomas che conferma la maglia gialla e lo Squalo orgogliosamente riparte e riduce il ritardo a una manciata di secondi.

Frattura di una vertebra

Nibali lo si vede pedalare con ferocia e rimontare sul quintetto di testa. Ma alla fine della tappa qualcosa non va dopo i primi esami effettuati sulla clinica mobile. Fa fatica a respirare e viene accompagnato in ospedale dove la diagnosi di sospetta frattura di una vertebra viene confermata. Addio al Tour, proprio in una giornata in cui la gamba girava bene e la condizione era in crescita. Una Grande Boucle nella quale i ritiri sono all’ordine del giorno, dopo Porte anche Uran, Greipel, Groenewegen e Gaviria.

Tour, troppo caos sulle strade

Non è la prima volta che succede. Nel 2011 una moto dell’organizzazione fece cadere Flecha e rotolare nel filo spinato Hoogerland e appena due anni fa, su un’altra salita mitologica come il Ventoux, furono Porte e Froome a essere sbalzati dalla sella per un contatto provocato da una moto. All’epoca il britannico era in maglia gialla e il suo ritardo venne neutralizzato. Queste le parole di Nibali alla fine della tappa:

Bardet aveva una decina di secondi di vantaggio e noi eravamo in mezzo alle moto. In quel punto la strada si stringeva molto, c’erano due moto della polizia, Froome ha accelerato e io che stavo bene l’ho seguito. Di colpo c’è stato un rallentamento e io sono andato giù. Stavo bene, la condizione c’era, ci credevo fortemente. Il primo attacco l’avevo fatto solo per vedere chi stava bene. Peccato. Però sono cose che possono succedere quando c’è tanta gente, tanto pubblico.’