Serie B a 19 squadre, la Figc cede alla Lega. Oggi il calendario

Dopo una lunga valutazione degli aspetti legali, Roberto Fabbricini ha dato il via libera. Dal prossimo anno si dovrebbe tornare a 22.

Nonostante il rischio di un ennesimo caos ricorsi, Roberto Fabbricini ha dato il via libera per la Serie B composta da 19 squadre. Il commissario straordinario della Figc ha valutato attentamente la situazione in queste ore, cercando di capire quali potrebbero essere le conseguenze legali relative al blocco dei ripescaggi, ma poi si è deciso a sciogliere ogni riserva. I sorteggi del calendario per la Serie B 2018/19 si terranno dunque oggi alle ore 19.00 (numero ricorrente…) nella sede della Lega di B a Milano.

La decisione dovrebbe avere effetto solo sul prossimo campionato mentre si dovrebbe tornare alla formula con 22 squadre dal 2019/20. Catania e Novara restano alla finestra in attesa della sentenza sulla loro ripescabilità che arriverà il 7 settembre: in caso di esito positivo assisteremo a un’altra pioggia di ricorsi.

Intanto cresce il malumore delle tante parti chiamate in causa. Prima di tutto quello della Lega Pro, che ha già diffidato la FIGC, visto che passerebbe da 56 a 59 squadre. Poi le squadre come Catania e Novara, che avevano assaporato il ripescaggio in Serie B e che adesso hanno promesso battaglie legali dopo questa decisione, per non parlare di Siena, Ternana e Pro Vercelli che hanno promesso una lunga battaglia legale senza esclusione di colpi.

Questo, ad esempio, l’intervento decisamente polemico del patron rossoverde Stefano Bandecchi. «Il fatto che la compilazione di questo calendario a 19 squadre, così come stabilito dalla Lega avverrà oggi alle ore 19, è un’ulteriore aggravante morale di quello che sta succedendo, che è gravissimo. Per l’Italia tutta, non solo per il calcio, in mano a un gruppo di persone che in questo momento si sta collocando più vicino a una attività illegale che a una legale. Questo sta accadendo nel silenzio di tutti, della Federazione, del Coni e, aggiungo, della Presidenza del Consiglio che, sovraintendendo alla attività del Coni, sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola. Mi assumo in pieno la responsabilità di quello che sto dicendo. Quello che si sta perpetrando è un furto di legalità, e non solo. Si pensi al rapporto tra un semplice cittadino e le istituzioni, un rapporto istituzionale e di fiducia che viene completamente a mancare nel momento in cui mi viene chiesto di versare 700.000 euro a fondo perduto  per il ripescaggio e poi le regole non vengono rispettate e i ripescaggi non fatti e chi dovrebbe invece far rispettare la legalità sta in silenzio non facendo i ripescaggi e avallando quello che sta succedendo. Spero di essere smentito dai fatti prima delle 19 di oggi. Rispetto al silenzio, a questo atteggiamento da ignavi non mi rimane che avere fiducia in quei magistrati che pochi giorni fa hanno ripristinato una parte di legalità. Staremo a vedere se oggi si darà vita a quello che io ribadisco essere un comportamento più vicino alla criminalità che alla onestà».

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