Oladipo ferma gli Spurs, perdono i Warriors, è crisi Cavs

Basket Nba risultati della notte

 I risultati della notte Nba.

Indiana-San Antonio 97-94
La partita  Gli Spurs sono in gita nella Eastern Conference e rimediano la seconda sconfitta consecutiva in una notte opaca in casa dei Pacers. I padroni di casa controllano le operazioni per tre quarti ma San Antonio mette la testa avanti nel finale con Ginobili in regia e i punti di Aldridge. Gli ospiti vanno avanti di nove ma Sabonis gioca una partita impeccabile e Oladipo si traveste da match winner segnando la tripla fuori ritmo che a nove secondi dalle fine regala il 95-94 a Indiana.  Aldridge sbaglia il jumper del sorpasso, Joseph firma due liberi e l’ultima tripla di Mills non trova il canestro. I Pacers hanno un Sabonis semplicemente perfetto, 22 punti e 12 rimbalzi con 9/9 dal campo, e un Oladipo trascinatore da 23 punti e 5 assist. Piacciono anche Young e Bogdanovic in una serata da 19 palle perse e la squadra di McMillan continua ad alternare una vittoria a una sconfitta. Gli Spurs si fermano di nuovo al 40% dal campo e pagano il 2/9 dall’arco di Mills, Aldridge trova una serata da 10/21 dal campo e Gay dalla panchina produce solo fiammate. E’ la Western Conference dei passi falsi inaspettati.

 

Golden State-Detroit 107-115
La partita Anche i campioni vivono un autunno fatto di sconfitte insolite, nel risultato e nella dinamica. I Warriors sono 4-3 e la seconda sconfitta interna della stagione arriva in modo imprevedibile. Golden State segna 35 punti nel primo periodo, va avanti di 14 nel terzo e per la Oracle Arena sembra una domenica di festa. Ma Detroit non si arrende, gli uomini di Kerr smettono di giocare e l’ultimo periodo è un dominio Pistons che vede anche il più 13 con Harris e Bradley che aprono in due la difesa di casa. E’ proprio la difesa che manca in casa Warriors, con Green e Pachulia che non offrono presenza offensiva e una panchina di nuovo totalmente sterile, altra novità inedita nel sistema Warriors. Non bastano i 28 di Durant, i 27 di Curry e i 29 di Thompson, né aiuta il 23/36 dal campo degli Splash Brothers. I padroni di casa tirano con il 57.1% dal campo ma fanno il record stagionale di palle perse, 25, ed è chiaro che il problema è di atteggiamento e non tecnico. Abituati a dominare, si fanno sorprendere dalla voglia dei Pistons che hanno gli esterni infuocati, Jackson e Bradley producono 45 punti in coppia con 16/25 dal campo, e un Johnson da 15 punti, 3 assist e 3 recuperi. Ora Detroit, con 5-2, comanda a sopresa la Eastern Conference.

 

Atlanta-Milwaukee 106-117
La partita  La striscia di Atlanta si allunga a sei sconfitte consecutive e i Bucks passeggiano alla Philips Arena. Gli Hawks vanno in crisi già nel primo periodo quando segnano appena 12 punti, finiscono sotto di 23 a fine primo tempo e non hanno un antidoto alle magie di Antetokounmpo. Il greco segna 33 punti con 11 rimbalzi, 5 assist e 14/21 dal campo, affiancato da un Middleton da 27 punti e 9 assist colpendo in area dove i padroni di casa non hanno risorse per reagire.

La difesa di Atlanta concede il 54.3% dal campo e 13/26 dall’arco, Vaughn e Henson pungono dalla panchina e i Bucks riprendono il loro cammino. Gli Hawks sono improduttivi a rimbalzo, Schroder segna 21 punti con 8 assist, Bazemore fa 2/9 dal campo e perde 4 palloni e stavolta Belinelli si ferma a 9 punti, 4 assist e 2 recuperi senza avere un grande impatto sulla partita.

 

Brooklyn-Denver 111-124
La partita  I Nets quest’anno vanno a fiammate e si spengono dopo un primo tempo promettente nel quale vanno a più 14 e segnano 36 punti nel primo periodo. Ma Brooklyn è in grado di costruire parziali con la stessa velocità con la quale ne subisce e un terzo periodo da 40-21 mette i Nuggets al comando della partita con un più 26 che evidenzia l’assoluta incapacità dei padroni di casa di rientrare mentalmente nella partita dopo l’intervallo. Denver sfrutta l’amnesia difensiva dei Nets per portare l’intero quintetto in doppia cifra con Jokic che sale a 21 punti, 14 rimbalzi e 4 assist e Millsap che lo supporta con 13 e 11 rimbalzi. Murray ne segna 26 e Mudiay 15 dalla panchina, gli ospiti tirano 11/20 dall’arco e perdono appena 6 palloni, nemmeno in allenamento. Per Brooklyn poche notizie dal quintetto, 12 e 8 assist di  Russell ma tirando 3/12 dal campo, 18 con 6 rimbalzi e 6/12 al tiro per Hollis-Jefferson e il 40.6% complessivo al tiro in una notte vissuta a metà.

 

Charlotte-Orlando 120-113
La partita  Gli Hornets costringono i Magic alla seconda sconfitta della stagione in una gara ad alto ritmo che controllano dal secondo quarto in avanti segnando 66 punti a cavallo tra secondo e terzo periodo. Orlando non ha intensità difensiva per cambiare l’inerzia della partita e Kemba Walker è protagonista con 34 punti e 10 assist dentro un quintetto interamente in doppia cifra nel quale brilla un Howard da 22 punti, 10 rimbalzi e 9/13 dal campo.

Charlotte tira con il 54.1% dal campo e i Magic pagano una rotazione ridotta a otto uomini e lo scarso impatto di Augustin che in regia chiude senza segnare e 0/7 dal campo in 23 minuti. Vucevic segna 15 punti con 15 rimbalzi senza trovare ritmo offensivo, esattamente come Gordon, i 23 punti e 5 assist di Fournier valgono solo per le statistiche.

 

Sacramento-Washington 83-110
La partita  Serata a senso unico a Sacramento e la capitale a fine primo periodo è già avanti 35-16. Il primo tempo finisce 63-32 per gli ospiti che passano il secondo tempo con la pipa in bocca a gestire un vantaggio che è sempre vicino ai 30 punti. I Wizards spaccano la partita con le triple, 17/34 alla fine, e non hanno nemmeno bisogno di chiedere magie a Wall e Beal. In coppia firmano 34 punti con 13/23 dal campo ma il play aggiunge anche 5/6 dall’arco e Porter Jr si unisce alla gara di tiro segnando tre triple. La difesa dei Kings è inguardabile, i padroni di casa tirano con il 39% dal campo e Bogdanovic è l’unico positivo con 15 punti e 7/9 al tiro.

 

Cleveland-New York 95-114
La partita  I Cavs vivono la prima crisi della stagione perdendo la terza partita consecutiva senza dare segnali incoraggianti contro New York. Si capisce dal primo periodo che sarà una notte difficile per i padroni di casa, subito sotto 29-19, e quando arriva la reazione offensiva nel secondo periodo la difesa non supporta lo sforzo e gli ospiti prima assorbono il rientro di Cleveland e poi scappano di nuovo nel terzo periodo con un parziale di 30-21 al quale nemmeno LBJ ha la forza di opporsi. Il re segna 16 punti con 10 rimbalzi e 7 assist ma anche 4 palle perse, Love produce 22 punti e 11 rimbalzi, Rose in quintetto fa 15 e 3 assist ma anche lui perde 4 palloni e Wade non ha impatto dalla panchina. Ma i Cavs non hanno bilanciamento su due lati del campo, tirano il 38.3% dal campo e 10/33 dall’arco e non sono nemmeno vicini alla squadra che ha dominato la Eastern Conference nelle ultime tre stagioni. La serata se la prende Porizingis che segna 32 punti con 12 rimbalzi e al suo fianco un Hardaway Jr ispirato produce 34 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 11/19 dal campo vincendo lo scontro diretto con LBJ.

Tre uomini del quintetto di New York, compreso Kanter da 18 e 12, vanno in doppia cifra a rimbalzo e la differenza di intensità è la chiave della partita. E’ un autunno nel quale le grandi potenze della Nba stanno faticando più del previsto.