Curry travolge i Clippers, sorridono anche Cavaliers e Celtics

I risultati nella notte NBA.

Nella notte NBA un irreale Steph Curry mette insieme il proprio season-high segnando 45 punti in 29 minuti con 8 triple, decimo successo esterno consecutivo per Golden State. I Clippers, già senza Gallinari, Beverley, Teodosic e Rivers, perdono anche Blake Griffin per una gomitata. Negli Warriors è out Kevin Durant ma per la squadra di Steve Kerr quello dello Staples Center è il sedicesimo successo nelle ultime 18. I Clippers non battono gli Warriors dal Natale 2014, da quel giorno 11 sconfitte.

Un Lebron James da 33 punti, 10 rimbalzi, 9 assist e 6 recuperi consente ai Cavaliers di passare in volata sui Magic. In quintetto per la prima volta finisce Isaiah Thomas, che parte male (0/4 al tiro e un tecnico a fine primo quarto) ma poi chiude con 19 punti e 4 assist in 21 minuti, con 7/13 dal campo e due triple, il più efficace dalla panchina è Dwyane Wade, 16 punti e il canestro a 17 secondi dalla sirena che rimette due possessi di distanza tra le squadre. Per i Magic, un Aaron Gordon da 30 punti e 20 punti di Elfrid Payton.

I Celtics vincono ancora in volata con i Nets e ora decollano per Londra dove giovedì giocheranno contro i Sixers. Non c’è Al Horford e allora salgono in cattedra Kyrie Irving (21 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) e Jayson Tatum, che segna gli ultimi 5 punti dei Celtics e decide la partita. I Nets vanno sotto, poi tornano a -4 col canestro di Joe Harris e poi con Rondae Hollis-Jefferson sbagliano il tiro che sarebbe valso l’overtime. Alla fine 20 punti per Dinwiddie e 12 in 13 minuti per Okafor.

I Pistons, travolti a Philadelphia 24 ore prima, superano Houston 108-101 anche senza Drummond (contusione alla costola), Reggie Jackson e Stanley Johnson. Anche i Rockets sono malconci (out Harden, Nene e Luc Richard Mbah-a-Moute) e non trovano il modo di limitare Tobias Harris, miglior realizzatore della gara con 27 punti. Bene anche Ish Smith con 17 punti e Dwight Buycks con 16. I Rockets vanno sotto di 16 a metà dell’ultimo quarto nonostante i 16 punti e i 13 assist di Chris Paul e altri cinque in doppia cifra (Ariza, Gordon e Green a quota 15, Capela 14 e Black 13).

Milwaukee supera Washington 100-103 grazie a un finale di gara deciso da Antetokounmpo e Bledsoe. Beal e Wall (autori di 20 e 16 punti) tirano 1/9 negli ultimi 7′ mentre dall’altra parte Bledsoe segna 15 dei suoi 21 punti nell’ultimo quarto. Antetokounmpo chiude con 34 punti, 12 rimbalzi e 7 assist e nel finale ispira il parziale decisivo di 12-4.

Minnesota travolge New Orleans 116-98 grazie a un eccellente Karl-Anthony Towns, che mette a referto 21 punti, 16 rimbalzi, 7/11 dal campo e 3/3 da tre: 21 punti anche per Jimmy Butler mentre Andrew Wiggins si ferma a 20, altri tre in doppia cifra (15 Gibson, 14 Dieng e 10 Jones). Per i Pelicans invece si tratta dell’ennesima prova incolore: Cousins e Davis chiudono con 23+15 e 16+9, ma perdono 16 palloni e sono superati a rimbalzo (47-38).

Archivio Giancarlo Migliola