Westbrook doma Philadelphia dopo 3 overtime, Spurs travolti dai Rockets

Il sesto successo nelle ultime otto dei Thunder arriva con i Sixers dopo 3 overtime e grazie alla tripla doppia di Westbrook.

I risultati della notte NBA.

Il canestro di Andre Roberson a 10 secondi dalla fine del terzo tempo supplementare ha chiuso la sfida stellare tra OKC e Sixers sigillando il successo dei Thunder, avanti anche di 17 nel secondo quarto e poi rimontati nel finale (11-0 il break di Philadelphia nel quarto periodo). E’ stato ancora una volta Russell Westbrook (nona tripla doppia in stagione con 27 punti, 18 rimbalzi e 15 assist) a fare la differenza, con tanto di saluto di scherno a Embiid a fine gara

Il centro dei Sixers ha chiuso con 34 punti, 8 rimbalzi e 6 assist e anche stavolta non si è fatto mancare un po’ di trash talking, incitando a gran voce Steven Adams a lasciare il campo dopo aver commesso il sesto fallo. Lentamente OKC sta risalendo la classifica, ora il record è superiore al 50% di vittorie, dopo aver colto sei successi nelle ultime otto uscite.

I Sixers si sono illusi di averla portata a casa sul +5 a 80 secondi dal termine del primo supplementare ma poi una tripla di Paul George (24 punti, 8/23 al tiro) e un canestro di Westbrook hanno ristabilito l’equilibrio. Da quel momento il palcoscenico è stato tutto di Westbrook, anche se un paio di canestri importanti li ha messi anche Carmelo Anthony. Che stasera torna al Madison Square Garden…

Neanche gli Spurs riescono a fermare la corsa dei Rockets, imbattuti da 12 partite, ovvero da quando è tornato Chris Paul. La partita con San Antonio segna il dominio assoluto di Houston, che tocca anche le 28 lunghezze di vantaggio. James Harden tira male (6/18 e 2/11 da tre) ma mette insieme 28 punti monetizzando in lunetta (14/16): 28 anche i punti di Chris Paul, che aggiunge 8 assist e 7 recuperi, e tutto il quintetto di Mike D’Antoni va in doppia cifra (18+10 per Capela, 12+10 per Anderson e 11 per Ariza, 14 per Gordon). Serata da dimenticare per gli Spurs, Aldridge (16, 8/21 al tiro) e Leonard (12) in doppia cifra.

Utah passa a Boston cogliendo un successo importantissimo in casa della miglior squadra della Eastern Conference e interrompendo così una striscia negativa di quattro ko. I Jazz si impongono anche senza Rudy Gobert, uscito dopo un minuto per infortunio (probabile distorsione al legamento mediale) e si affidano a un eccellente Ricky Rubio (22 punti): fondamentali anche i 17 punti assicurati da Mitchell, Hood e Jerebko. Ai Celtics, terza sconfitta nelle ultime cinque, non bastano i 33 di Irving e i 21 di Al Horford.

I Trail Blazers battono 95-88 i Magic spinti al successo dai 20 punti di CJ McCollum e dai 21 di Lillard. Orlando risponde con una grande prova di Vucevic (26+14) e Jonathon Simmons (15+5) ma non basta per piegare Portland.

I Pistons superano i Pacers 104-98 grazie alla doppia doppia (23+13) di Andre Drummond, che è definitivamente uscito dalla crisi, e ai 15 punti di Reggie Bullock. Indiana replica vanamente affidandosi a Oladipo e Turner, che insieme combinano per 50 punti.

Miami ha la meglio (104-98) su Charlotte grazie a Tyler Johnson (16) ed Ellington (16). Charlotte ci prova con la doppia doppia (15+16) di Dwight Howard e con i 25 punti di Kemba Walker.

I Wizards vincono 100-91 con i Clippers con 20 punti di Beal e 22 di Scotti. In ripresa anche John Wall, 15 punti e 6 rimbalzi. Los Angeles prova a rimanere in partita con Lou Williams (23) e DeAndre Jordan (12+16) ma alla fine si deve arrendere.

Ufficio Stampa NBa Italia