Napoli comanda, l’Inter soffre ma tiene

Il classico zero a zero tutt'altro che noioso ha confermato la forza della squadra di Sarri ma anche i progressi di quella di Spalletti

Ci credevano in pochi, me compreso, che l’Inter fosse già in grado di fare una partita del genere contro un avversario forte come il Napoli. Invece ha sofferto, lottato e anche giocato quando è stato possibile.

Spalletti convince ogni giorno di più. La sua mano è evidente: quelle uscite cercando di non sprecare mai un pallone, con gli avversari in pressing, sono cose che non vedevamo da non so quanto.

Mi hanno colpito le sue parole del post gara. “Potevano fare qualcosa in più” ha detto. Mentre io quasi esultavo per il prezioso pareggio conquistato, l’allenatore, pur dichiarandosi soddisfatto per la prestazione, sembrava quasi recriminare. Secondo Spalletti i suoi giocatori non sono – presi uno contro uno – inferiori a quelli di Sarri. “Le cose che fanno loro possiamo farle anche noi”.

Nello studio di Sky le sue dichiarazioni non sono state accolte con favore, soprattutto da Adani, secondo il quale sarebbero state indotte dall’adrenalina. La stessa che forse ha portato lo Zio Bergomi a parlare di Inter da scudetto pochi secondi dopo il termine della telecronaca in tandem con Caressa.

Noi scommettitori siamo abituati a ragionare a modo nostro, che non di rado è quello giusto. I numeri contano, anche se vanno interpretati. E per il momento dicono che la questione vittoria finale riguarda solo due squadre, e i nerazzurri non sono fra queste.

Detto questo, l’atteggiamento di Spalletti, che di mestiere fa l’allenatore non lo scommettitore, non deve passare inosservato.

Due addetti ai lavori i cui commenti ho trovato molto interessanti anche dal nostro punto di vista sono Boban e Cambiasso. Luciano non l’ho ancora valutato sotto questo punto di vista.

Ci sta che sia una strategia psicologica, come quando disse che nella sua Roma aveva centrocampisti più forti di Pjanić, dopo il passaggio di Miralem alla Juve. A fine stagione i giallorossi arrivarono secondi, facendo ben 87 punti.

Sicuramente il tecnico di Certaldo è uno che sa quello che dice, e avrà i suoi motivi.

Cercare di capire se i nerazzurri siano attrezzati o meno per puntare a traguardi più ambiziosi del quarto posto secondo me non è poi così importante. Ricordo che abbiamo iniziato la stagione al quinto posto virtuale, in base alle quote antepost, e se oggi l’allenatore fa certe dichiarazioni dopo uno 0-0 sul campo di un avversario così importante dobbiamo essere molto contenti. Il resto si vedrà strada facendo.

TABELLINO NAPOLI-INTER 0-0

NAPOLI: 25 Reina; 23 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 5 Allan (75′ 30 Rog), 8 Jorginho, 17 Hamsik (71′ 20 Zielinski); 7 Callejon, 14 Mertens, 24 Insigne (80′ 37 Ounas). In panchina: 1 Rafael, 22 Sepe, 21 Chiriches, 19 Maksimovic, 11 Maggio, 6 Mario Rui, 42 Diawara, 15 Giaccherini.  Allenatore: Sarri.

INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 25 Miranda, 55 Nagatomo; 11 Vecino, 5 Gagliardini; 87 Candreva (82′ 7 Joao Cancelo), 20 Borja Valero (71′ 10 Joao Mario), 44 Perisic; 9 Icardi (87′ 23 Eder). In panchina: 27  Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 21 Santon, 17 Karamoh, 99 Pinamonti. Allenatore: Spalletti.

Arbitro: Banti.
Assistenti: Meli – Manganelli.
Quarto uomo:
 Irrati.
Var: 
Rocchi, assistente Pinzani.

Ammoniti: Miranda (I), Koulibaly (N)