Basket 3×3, il Mondiale cinese di Marcella Filippi (prima puntata)

La stella di San Martino di Lupari ha scritto per noi il diario di viaggio del recente Mondiale di Guangzhou (Cina) insieme a Quarta, Tognalini e Visconti.

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi, colonna di San Martino di Lupari e della Nazionale, ha scritto per noi il diario di viaggio del recente Mondiale giocato a Guangzhou (Cina) insieme ad Alice Quarta, Federica Tognalini e Alessandra Visconti. Buon divertimento

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi. Venerdì 7 ottobre

Finisce la partita di San Martino di Lupari… Vinciamo… Tutto ok, chiudo il capitolo campionato e apro il file Mondiale 3×3. Ora non si scherza più, devo fare il check della valigia e partire per Bergamo.

WhatsApp Image 2016-10-25 at 23.25.54L’ansia mi assale. Anche perché una volta là non posso tornare a San Martino per riprendere quello che mi dimentico. Corro a casa e sistemo la valigia, domani mattina l’ultimo check.

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi. Sabato 8 ottobre
Sveglia presto, corro a preparare le ultime cose. Mando 100 messaggi sul gruppo non ufficiale dove ci siamo solo noi Team Femminile, nessuna risposta prima di mezz’ora. Ripeto come un mantra tutto quello che devo portare.

Ormai lo so a memoria ma non sarò mai sicura finché non arriveremo a destinazione e aprirò la valigia. Parto alla volta di Bergamo.

E’ l’ultimo giorno in Italia, a casa, e finalmente rivedo le mie bestiole, anche se solo per un giorno.

WhatsApp Image 2016-10-25 at 23.26.23Tra l’altro leggermente incazzate con me perché le ho lasciati già una settimana a casa con i miei genitori. Willy mi ringhia e si va a mettere sul mio letto, Spike più rincoglionito mi guarda con gli occhi da innamorato.

Pranzo a casa, da domani chissà cosa mangeremo. Ne approfitto e mi ingozzo di lasagna, poi appuntamento dalla tatuatrice (vuoi non farti un tatuaggio con il campetto “natale” per portartelo con te come portafortuna?).

 

Infine gara di tiro dalla tribuna con mio fratello.WhatsApp Image 2016-10-25 at 23.27.56
Nel frattempo il gruppo si anima con le liste varie e ci confrontiamo sulle cibarie da imbarcare con la paura di morire di fame.

Mondiale Basket 3×3 Marcella Filippi. Domenica 9 ottobre
Sveglia prestissimo. Devo comprare le ultime cose portafortuna. Nell’ordine lo spray profuma scarpe post partite, il deodorante, gli snack e le calze per evitare che le mie gambe durante il viaggio diventino cotechini stile zampone con lenticchie.
Passo da Decathlon, poi al supermercato, lo stesso in cui sono andata prima delle qualificazioni per Poitiers. Torno a casa e parto alla volta di Milano Malpensa per il ritrovo in aeroporto.
Arrivo alle aeroporto, ritrovo al Gate 17. Eccoli. Il Doc, Salvatore, Angela e la Cri sepolta dalle mille carte e i passaporti, Alicina carica e Gionni che stranamente non si sta facendo un selfie (per il semplice motivo che è già occupato in una telefonata). Nell’ordine arrivano David, Marco, Claudio, Marco Mr. Jump Favretto e il Prof Maifredi, la Visco, Dam e “mio figlio” Andrea. In ultimo Togna, si va…
A parte l’imbarazzo di Mr jump che è già agitato manco dovesse schiacciare in aeroporto, riusciamo a imbarcare le valigie e ci dirigiamo verso il Gate. Pranziamo in aeroporto e cerchiamo di nWhatsApp Image 2016-10-25 at 23.29.26on macchiare quelle che diventeranno le nostre mute per una settimana!
Sì parte alla volta di Doha,  primo aereo Qatar Airlines. Mai visto un aereo così. Posti di lusso e uscite d’emergenza, praticamente sdraiati.

Arrivano i pasti, al primo giro si sentono già gli odori e i gusti cinesi… spezie… cose indefinibile ma si mangia, e noi siamo sempre contenti quando si mangia! Svuotiamo i frigoriferi dell’aereo e ci guardiamo tutti i film. Cerchiamo di non dormire ma 6 ore e mezzo non passano più.

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A Doha, un paio d’ore e saliamo sull’altro aereo. Soliti posti, aereo gigante, due piani e otto ore di volo. Atterriamo a Guangzhou, dove sono le 3 e mezza di pomeriggio. Siamo partiti alle 4.30. Ah, é passato un giorno!

In aeroporto abbiamo i lasciapassare che la Fiba ha dato a ogni Nazionale per non fare code e riuscire a fluire un po più in fretta.
Troviamo una coda al controllo passaporti che manco fuori dalla Apple appena uscito l’Iphone. Non vogliamo fare i soliti italiani, i cinesi non capiscono l’inglese. Mandiamo in avanscoperta Togna, che armata di sorriso e mille inchini, ci fa passare in una fila preferenziale che impiega lo stesso tempo dell’altra.

Nel frattempo facciamo incazzare tutte le guardie dell’aeroporto perché lì non si possono scattare foto.
Si parte. Pullman con tendine cinesi e copri-testa all’uncinetto. L’albergo è un edificio di 27 piani con più ascensori che finestre. Su una cosa non risparmiano i cinesi, l’aria condizionata.
Tempo tre secondi e siamo tutti malati ma ancora non lo sappiamo. Sono le 7.30, alle 8 abbiamo una cena in un altro albergo dove saremo solo noi giocatori.

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Abbigliamento richiesto: smart casual, siamo tutti in sbattimento prima di partire. Ricerche in internet, consulti e alla fine troviamo un compromesso. Siamo comunque i più eleganti.

Torniamo in albergo e diventiamo un tutt’uno con i letti, domani é il gran giorno.

…segue…