Il diario di Marzia Tagliamento: infortunio alle spalle, sono tornata!

Il diario dell'ala di Schio e della Nazionale. Lo scorso 9 luglio, da capitano dell'Under 20 che poi ha vinto l'Argento all'Europeo, si è rotta il legamento crociato.

Marzia Tagliamento. Scrive per noi l’ala ventenne di Schio e della Nazionale. Lo scorso 9 luglio, da capitano dell’Under 20 che poi ha vinto l’Argento all’Europeo, si è rotta il legamento crociato. Dopo tre mesi, è tornata in pista e verso Natale la rivedremo in campo.

Ecco il suo diario.

Lunedì 17 ottobre ho provato l’emozione più grande della mia vita. Perché per una come me che non è abituata a stare fuori dal campo per infortunio, questi tre mesi di riabilitazione sono stati un incubo.

Ma nella mia vita mi sono sempre posta degli obiettivi e quest’estate me ne ero prefissata uno importante. Volevo lavorare duro per arrivare alla visita del terzo mese in buone condizioni. Cosi è stato: lunedì il Professor Mariani, a distanza di soli 90 giorni dall’operazione mi ha dato il via libera per tornare ad allenarmi con la squadra.

Posso tornare a fare ciò che più amo e questo mi fa sentire una persona realizzata. Ci riesce solo il basket.

Devo ammettere che non è stato facile, soprattutto all’inizio: il 9 luglio, il giorno in cui mi sono rotta contro la Serbia durante l’Europeo Under 20 mi è crollato tutto addosso. Mi sembrava che il lavoro fatto in questi anni fosse svanito e che sarebbe stato difficile tornare ad essere quella che ero.

Marzia Tagliamento. L’infortunio

E’ stato terribile abbandonare le mie compagne. Insieme ci eravamo prefissate l’obiettivo di vincere la medaglia d’oro. Il pensiero di non poter dare il mio contributo alla squadra non mi dava pace.

Da capitano della squadra avrei voluto sostenerle anche dalla panchina cercando di trasmettere la mia forza nei momenti difficili. Purtroppo ho dovuto lasciare l’Europeo dopo due giorni, tornare a Roma e operarmi subito.

La riabilitazione del primo mese è stata complicata ma da quando mi sono trasferita a Schio tutto è stato più semplice.Ho trovato un gruppo di compagne favolose. Persone che mi hanno fatta sentire parte del gruppo nonostante non potessi partecipare agli allenamenti. Mi hanno tirato su nei momenti di difficolta e di tristezza.

Il momento più difficile di questi mesi è arrivato quando sono iniziate le prime partite. Stare seduta in panchina e vedere il coach che guarda in panchina per un cambio e sapere che non sarai te è una sensazione che non auguro a nessuno.

Ora mi sento una persona ancora più forte, a testa bassa ho lavorato ogni giorno per tornare in campo prima possibile.

Marzia Tagliamento. La ripresa.

Da una settimana ho ripreso a fare allenamento con la squadra e anche se non svolgo tutto il lavoro, sono contenta di tutto ciò che ho fatto. Mi è tornata la forza di lavorare ogni giorno in palestra. Per migliorare e per tornare a giocare ad alto livello.

Il mio prossimo obiettivo è tornare al 100%. Per dimostrare a tutti che quello di luglio è stato solo un incidente di percorso. E che mi sono rialzata più forte di prima.

PS. Tengo a precisare una cosa. Sul contatto che con la Serbia mi ha procurato la rottura del legamento, ho fatto canestro prima di cadere a terra. E il libero aggiuntivo l’ha segnato una mia compagna. Io non potevo.