Not for everyone

Appunti da San Siro dopo il debutto stagionale dell'Inter in una gara ufficiale

Non so davvero da dove cominciare. Lo scenario intorno a me è cambiato, invece mi aspettavo il contrario dopo l’ingaggio di colui che da oggi, e sino a nuovo ordine, chiamerò il Mistico di Lecce. In molti non hanno rinnovato l’abbonamento oppure lo hanno temporaneamente ceduto. In fondo siamo sempre a Milano nel mese si agosto.

Commenti vari raccolti prima del 21′: “eh ma è lento, è lento … signur” (Lukaku), oppure “giochiamo alla pari con il Lecce“. Con enorme sorpresa ho notato che l’avvento di Conte non è stato salutato da tutti come una benedizione. L’ex Juve e Chelsea, per non girarci attorno sin da subito, non mi è mai stato particolarmente simpatico ma come allenatore è indiscutibile. Per questo qualsiasi interista dovrebbe essere contento, fino a prova contraria.

La sintesi suprema di tutto è il gol di Antonio Candreva. Col povero Spalletti in panchina quel pallone sarebbe finito in tribuna o, peggio, non sarebbe mai stato calciato. Invece al Mistico è bastato dire: “Antonio alzati e corri“. Il numero 87 ha eseguito e alla fine è stato premiato.

Sulla partita reale c’è poco da dire: per il momento il Lecce non sembra una vera squadra di Serie A anche se sappiamo tutti che queste impressioni iniziali possono alla lunga non rivelarsi veritiere. I nerazzurri avrebbero vinto con qualsiasi allenatore, o anche in autogestione.

Quello che mi è piaciuto di meno è stato Lautaro, mentre il migliore è stato forse Brozovic, Quelli per cui sono più contento invece sono Sensi e Lukaku. Era importante che Big Rom partisse bene, anche per spegnere le residue, anche se per me irrealistiche e incomprensibili, bramosie di Icardi di riappropriarsi della maglia numero 9.

Pur non al meglio sul piano fisico ha dato un piccolo saggio di quello che potrà fare sotto la sapiente e illuminata guida del suo allenatore. Il quale, infatti, non ha mancato di citarlo in conferenza stampa. Il ragazzo sa dialogare con i compagni e ha strappi paurosi. Tantissima roba in prospettiva.

Il Mistico ha poi mandato qualche messaggio, alla sua maniera. “Lukaku è stato comprato per 65 milioni, ma pagabili in cinque anni“. Non è frequente che un allenatore in conferenza stampa parli di cifre e soprattutto di modalità di pagamento. Invece no, nel Contisimo questo significa che non vuol sentire parlare di cifre spese, perché “altri hanno comprato, noi per ora solo sostituito” e che, signori Zhang, servono altri investimenti.

Bisogna abituarsi: lo ha sempre fatto e continuerà perché questa è la sua vera natura. E’ uno che studia tutto, non solo sul campo di calcio, ma anche fuori. Misura, calibra, nulla accade per caso.

Forse abbiamo trovato l’uomo giusto, e ci dobbiamo credere fino a prova contraria. Che venga ascoltato fino in fondo comprando tutto quello che serve. Che il Mistico di Lecce non abbia alibi (e al momento in cui sto scrivendo ne avrebbe), che mai ci tocchi il dover affrontare il suo lato oscuro. Vorrebbe dire fallimento, ma ovviamente non suo.

 

TABELLINO INTER-LECCE 4-0

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 6 De Vrij, 37 Skriniar; 87 Candreva, 8 Vecino (23 Barella 66′), 77 Brozovic, 12 Sensi (5 Gagliardini 72′), 18 Asamoah; 10 Lautaro Martinez (16 Politano 78′), 9 Lukaku.
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 11 Dimarco, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 95 Bastoni, 19 Lazaro, 20 Borja Valero, 30 Esposito.
Allenatore: Antonio Conte

LECCE (4-3-1-2): 21 Gabriel; 29 Rispoli, 13 Rossettini, 5 Lucioni, 27 Calderoni; 4 Petriccione, 77 Tachtsidis, 37 Majer; 10 Falco; 19 La Mantia (17 Farias 61′), 9 Lapadula.
A disposizione: 22 Vigorito, 95 Bleve, 2 Riccardi, 3 Vera, 6 Benzar, 7 Haye, 8 Mancosu, 11 Shakov, 20 Dubickas, 23 Tabanelli, 39 Dell’Orco.
Allenatore: Fabio Liverani

Marcatori:21′ Brozovic, 24′ Sensi, 60′ Lukaku, 87′ Candreva
Ammoniti: Petriccione (L), Lautaro Martinez (I), Lapadula (L)
Espulso: Farias (L) al 76′

Arbitro: La Penna
Assistenti: Giallatini, Prenna
IV Uomo: Volpi
VAR e Assistente VAR: Aureliano, Fiorito