Insigne contro Napoli, altra grana in attacco

Insigne contro Napoli, un caso simile a quello di Higuain. Proposta di rinnovo non soddisfacente e procuratore che parla di addio

Insigne contro Napoli, un film già visto – Ricordate le parole del procuratore di un attaccante del Napoli che accusa il presidente di non avere un progetto all’altezza? Sì, e sicuramente vi viene in mente Higuain e suo fratello Nicolas all’attacco di De Laurentiis. Ma non è un’estate particolarmente piacevole a Napoli sul fronte dei giocatori scontenti. Dopo il Pipita, dopo Koulibaly, ora si aggiunge Lorenzo Insigne. Il cui procuratore ha ripetuto lo stesso copione a parole di quello che ha poi portato alla partenza di Higuain in direzione Torino.

Insigne contro Napoli, problema rinnovo – Ancora una volta, lo scoglio su cui si va a sbattere è quello dell’adeguamento di contratto. Insigne dopo l’ottima stagione dello scorso anno si aspetta un riconoscimento economico. A Dimaro si erano incontrati De Laurentiis e uno dei suoi procuratori, Fabio Andreotti. E non c’era stata fumata bianca. Al contrario. L’agente in radio ha parlato apertamente di partenza.

Insigne contro Napoli, le parole del procuratore – ‘Nell’ultimo contatto con la società non ci sono piaciute alcune risposte. Insigne a Napoli ha fatto una scelta di cuore ma la vita professionale non dura a lungo e quando ci sono altri club disposti a gratificarti economicamente devi andare sul mercato. A malincuore stiamo prendendo in considerazione questa ipotesi. Per il Napoli è incedibile, ma la proposta di rinnovo non ci soddisfa, abbiamo offerte migliori. De Laurentiis lo ha definito il Totti in maglia azzurra, ma oltre al riconoscimento economico ci aspettiamo un progetto importante. Dobbiamo rivederci e analizzare come procedere’.

Insigne contro Napoli, le prospettive – Una nuova accusa riguardante il progetto e un giocatore apparentemente incedibile che chiede garanzie oppure la cessione. Difficile che il Napoli, dopo quello che è successo con Higuain, possa privarsi anche di Insigne. Ma è sintomatico che una squadra arrivata seconda in classifica, approdata direttamente alla Champions League, abbia problemi simili nel convincere i suoi giocatori migliori a rimanere. Qualcosa sotto il Vesuvio non sta funzionando.