Hamilton resterà in Mercedes anche nel 2021

Il campione del mondo ha allontanato le voci di un suo arrivo in Ferrari e la sua conferma in Mercedes è sempre più probabile

Nel motorsport c’è enorme incertezza, non solo in F1 ma anche in MotoGp, con i dubbi legati a un calendario che non permette di prevedere con esattezza quando potrà cominciare la stagione e nel caso delle due ruote si discute anche di un possibile annullamento del campionato per ricominciare nel 2021. Uno dei temi di cui si era discusso in inverno, prima che il coronavirus spazzasse via ogni certezza e posticipasse il nuovo regolamento al 2022, era la possibilità di vedere Hamilton in Ferrari la prossima stagione, cioè una volta concluso il contratto con la Mercedes. Ci era subito sembrata un’ipotesi più fantasiosa che reale, ma che aveva la sua suggestione e una certa dose di fascino. La direzione in cui sembra andare il sei volte campione del mondo è invece certamente più concreta e realistica.

Hamilton in Mercedes nel 2021

Le parole di un pilota vanno sempre prese con le molle quando si corre, figuriamoci quando è tutto fermo a tempo indeterminato. La Ferrari non aveva chiuso con Binotto e Elkann quando era stato prospettato un incontro con Hamilton e il pilota, alle prese con un rinnovo Mercedes in discesa ma non scontato, non ha fatto niente per evitare di alimentare voci di un addio alla scuderia che gli ha dato cinque titoli mondiali. La prospettiva di un arrivo in rosso nel 2021 è stata però smentita dallo stesso Hamilton qualche giorno fa sul suo profilo Instagram nel quale ha tratteggiato a grandi linee il proprio futuro.

Sono già il pilota in un team da sogno e per questo non sogno un’altra scuderia. E’ tutto a posto tra me e la Mercedes, continuo a lavorare con le persone che mi hanno aiutato dal primo giorno in cui sono arrivato e non cerco di andarmene. Sono nella migliore scuderia.

Ora potremmo andare fino al 1990, a Silverstone, con un altro pilota britannico come Nigel Mansell che dopo essersi ritirato mentre guidava una Ferrari che Prost provava a portare al titolo davanti ai microfoni annunciò ufficialmente il proprio ritiro a fine stagione per poi andare alla Williams la stagione successiva e vincere il titolo mondiale nel 1992 (non prima di avere impedito al francese di vincerlo con il celebre sabotaggio all’Estoril). Ma che Hamilton abbia tutto da guadagnare in una permanenza alla Mercedes era chiaro anche in inverno e questa posizione si è rafforzata nel momento in cui il nuovo regolamento è stato posticipato al 2022, mettendo la scuderia tedesca di fronte a un’altra stagione con le monoposto attuali e quindi con in dote un vantaggio netto sulla Ferrari e consistente sulla Red Bull almeno per quanto visto nei test a Barcellona. Con un titolo mondiale Hamilton raggiungerebbe Schumacher a quota sette, con altri due diventerebbe il primo della storia a vincerne otto. Una prospettiva che lo ingolosisce e che solo la Mercedes ha possibilità concrete di offrirgli. Inoltre, se la stagione 2020 come sembra sarà ridotta al numero minimo indispensabile di gare per assegnare il titolo, quella del 2021 potrebbe avere un enorme valore simbolico. Nell’albo d’oro ogni titolo conta allo stesso modo ma tutti i piloti sanno che vincere un campionato di dieci, dodici o quindici gare non è come vincerne uno in una stagione completa e non stravolta da una pandemia. Altri motivi per cui Hamilton resterà alla Mercedes e per i quali Vettel è più vicino a una conferma in Ferrari, visto che la sua permanenza a Maranello è soggetta a un cospicuo alleggerimento contrattuale. Un dettaglio che in questo momento storico in F1 pesa molto.