F1, il nuovo regolamento posticipato al 2022

In attesa di capire quando inizierà la stagione si è deciso di rinviare la rivoluzione regolamentare al 2022, confermato il budget cap per il 2021

Con il calendario in fase di definizione e aggiornamento e la prospettiva concreta che la stagione inizi non prima di giugno, la F1 prova a guardare ancora più avanti nel futuro e Liberty Media si è confrontata con le diverse squadre per capire come cercare di limitare i costi e ammortizzare i mancati introiti del 2020 fra corse rinviate e altre cancellate.

Il regolamento 2021

La novità principale è che la rivoluzione regolamentare prevista per il 2021 slitterà di una stagione e avrà inizio nel 2022. Significa che le monoposto 2020 saranno in larga parte le stesse impiegate nel 2021 almeno nella maggior parte degli elementi. Questo cambia radicalmente le strategie delle scuderie che avranno più tempo per lavorare ai progetti delle nuove monoposto ma dovranno probabilmente fare fronte a una gerarchia di valori che andrà avanti non solo in questa ma anche nella prossima stagione. La Mercedes potrebbe continuare ad avere un ampio vantaggio e la Red Bull e la Ferrari costrette a inseguire con margini di recupero ridotti visto che questa generazione di monoposto è arrivata a conclusione del proprio ciclo di evoluzione. Potrebbe avere un significativo impatto sui risultati e sullo spettacolo di ciò che si correrà nel 2020 e di tutto il 2021.

Budget cap

Di budget cap si era già parlato per il 2021 e se prima sembrava un esercizio virtuoso per provare a limitare le spese dei team con più margini di manovra e diminuire il divario tra le varie scuderie adesso sarà una necessità del circus senza distinzioni. Per questo si è deciso di confermarlo per il 2021 con una scelta che ha avuto parere unanime di tutte le squadre. Questo si legge in parallelo con il paragrafo precedente, visto che minori margini di sviluppo delle monoposto richiedono anche minori investimenti economici. Di sicuro per la rivoluzione, di regolamenti e forse anche di risultati, bisognerà attendere il 2022. Per la Ferrari non è necessariamente una buona notizia.