I Rockets fermati dai Grizzlies, tornano al successo i Warriors

Basket Nba risultati della notte

I risultati della notte Nba.

Houston-Memphis 90-98
La partita Prima sconfitta stagionale per i Rockets in una partita nella quale sono i Grizzlies a comandare. Al Toyota Center la squadra di D’Antoni viene messa in difficoltà nel ritmo e fisicamente da Memphis, che già aveva mandato in crisi i Warriors e che dimostra di avere spirito combattivo nonostante il roster rivoluzionato. Gli ospiti comandano nel punteggio dall’inizio alla fine e quando si attende lo strappo di Houston arriva invece un parziale di 28-14 nell’ultimo periodo a chiudere la serata. I Rockets si fermano al 41.6% dal campo e non vanno oltre 9/38 dall’arco, sono ancora privi di Chris Paul e Harden e Gordon provano a trascinare i compagni. Il barba segna 22 punti con 8 assist, Gordon 27 con 7 assist ma entrambi tirano con 8/20 dal campo e stavolta il cast di supporto, ad eccezione di Capela, è impalpabile. E’ Gasol a trascinare i Grizzlies con 26 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate, supportato da un ottimo Ennis III da 14 e 11 rimbalzi e dal solito Conley poco appariscente che segna 17 punti con 4 assist. E a questo punto a sorpresa Memphis è 3-0 e comanda la Western Conference.

 

Dallas-Golden State 103-133
La partita  La reazione dei campioni si abbatte sui Mavs, letteralmente travolti dalla furia dei Warriors che segnano 40 punti nel primo periodo, 68 nel secondo e portano il divario di una partita a senso unico anche a 31 punti nel quarto periodo. Curry stavolta mantiene il paradenti in bocca e segna 29 punti con 8 rimbalzi e 4 assist sia pure tirando 2/10 dall’arco, Durant fa 25 punti con 4/6 dall’arco, ce ne sono 21 per Thompson e 13 per Young con quattro triple per un uomo già nevralgico nelle rotazioni. Golden State tira con il 55.8% dal campo, manda a referto 33 assist su 48 canestri dal campo e non trova nessuna opposizione. Dallas porta cinque uomini del quintetto in doppia cifra con 19 punti e 7/13 dal campo di Matthews, Nowitzki è costretto a giocare da centro senza avere la fisicità per contrastare la transizione della squadra di Kerr e i Mavs non hanno dimensione perimetrale per contrastare gli ospiti. Altro inizio di stagione da zero vittorie e quattro sconfitte come lo scorso anno.

 

San Antonio-Toronto 101-97
La partita Anche gli Spurs sono ancora imbattuti e sopravvivono a una battaglia intensa contro i Raptors decisa da un parziale di 14-6 che arriva negli ultimi sei minuti ed è firmato da Aldridge, Green dall’arco e da Anderson. Dall’85-85 San Antonio si trova sul 99-91 a 20 secondi dalla fine e anche se le due triple di DeRozan e Miles accorciano il divario arriva un’altra vittoria per gli uomini di Popovich. Ancora privi di Leonard gli Spurs si affidano al collettivo che risponde con cinque uomini in doppia cifra, un Aldridge da 20 punti e 8 rimbalzi e un Murray sorprendente che non solo gestisce la regia ma chiude a 16 punti, 14 rimbalzi e 6 assist vincendo la battaglia degli esterni. E’ positivo Gay dalla panchina, 11 punti e 5 rimbalzi in 21 minuti con i padroni di casa che non hanno ritmo dall’arco, 5/25, ma piegano 55 a 34 i Raptors a rimbalzo. I canadesi a lungo vivono di fiammate sul perimetro con DeRozan che segna 28 punti, 4 assist e 3 recuperi, ma Lowry soffre la difesa di Popovich e chiude con 8 punti e 3/11 al tiro, Toronto ha poco dai suoi lunghi e anche poca intensità nel momento decisivo della partita.

 

Denver-Washington 104-109
La partita  La capitale è l’unica squadra imbattuta della Eastern Conference e vince a Denver una partita che non ha mai un vero padrone. Nel primo tempo i Nuggets mettono la testa avanti, nel secondo i Wizards non riescono a scappare ma rimangono in controllo fino a quando Wall e Beal attaccano il canestro per trovare il 107-102 a 12 secondi dalla sirena. Non è una partita spettacolare ma gli ospiti portano l’intero quintetto in doppia cifra con un Wall che tira male, 3/13 dal campo, ma capace di segnare 19 punti con 13/15 ai liberi e 12 assist. Beal ne aggiunge 20 con 5 rimbalzi e Porter Jr contribuisce con 17 punti, 10 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi in una delle sue gare più complete in trasferta. I Nuggets hanno un Jokic abbondante, 29 punti con 9 rimbalzi e 5 assist ma anche 7 perse, con Barton e Mudiay ispirati dalla panchina. Ma non trovano continuità nella gestione dei possessi, finiscono con il perdere 23 palloni e hanno briciole dagli esterni del quintetto.

 

Phoenix-Sacramento 117-115
La partita  A Phoenix è già saltata la prima panchina della stagione e Earl Watson è stato gentilmente invitato a non fare altri danni. Con la conduzione tecnica precaria di Jay Triano e Bledsoe in borghese dopo l’esplicita richiesta di ‘vorrei essere ovunque tranne che qui’ i Suns prima dominano contro i Kings segnando 36 punti nel primo periodo e andando avanti di 22, poi si addormentano subendo 34 punti nel secondo quarto e 39 nel terzo e a due minuti dalla fine devono vincerla di nuovo. Fox segna il canestro del 112-112, James inventa l’arcobaleno del 114-112 a 20 secondi dalla fine, Daniels con 4 secondi sul cronometro segna il libero del 117-115. L’ultimo possesso finisce in mano a Temple che spara la tripla della vittoria, ferro e prima vittoria stagionale per Phoenix.

Padroni di casa che tirano con il 54.5% e hanno un Booker da 22 punti e 5 assist supportato dai 18 e 7 di James, Chriss è una presenza in area con 19 punti e 8/13 al tiro. I Suns perdono 23 palloni, i Kings appena 9, tirano con il 40.9% dall’arco ma perdono Randolph dopo 15 minuti, non hanno impatto in area, rischiano di vincerla portando sette uomini in doppia cifra e gestiscono male il finale. Panchina che produce 78 punti con Temple da 23 e 6/8 dall’arco, ma al momento a Sacramento manca l’apporto dei titolari.

 

Miami-Atlanta 104-93
La partita Altra sconfitta esterna per gli Hawks che si fermano a Miami in una partita intermittente. Prima vanno sotto di 21 subendo un parziale di 36-21 nel secondo periodo, quindi rispondono con il 29-15 del terzo periodo che riapre la partita, ultimo quarto dominato dagli Heat con un Dragic da 19 punti e 6 assist e un Olynyk che ha impatto dalla panchina come Ellington, 20 punti e 6/8 dall’arco. Miami perde 19 palloni ma Atlanta difende solo per pochi momenti, Prince segna 20 punti con 9/14 dal campo ma è l’unica buona notizia dai lunghi, 14 e 11 rimbalzi di Collins dalla panchina con Belinelli che si ferma a 11 punti e 5/9 dal campo in 27 minuti.

 

Detroit-Philadelphia 86-97
La partita Prima vittoria stagionale per i Sixers che dominano a Detroit mettendosi avanti 31-22 alla fine del primo periodo senza più farsi raggiungere dai padroni di casa. Embiid finalmente offre segnali di dominio vicino al canestro, 30 punti e 9 rimbalzi con 11/15 dal campo, arriva la tripla doppia di Simmons da 21 punti, 12 rimbalzi e 10 assist che è altra buona notizia.

Non piace Fultz, 2 punti in 16 minuti e tanta timidezza, il dominio a rimbalzo degli ospiti è merce inaspettata e piega anche la prestazione positiva di Drummond, 14 punti con 14 rimbalzi e più decisione nell’attaccare il ferro. I Pistons pagano la povertà della panchina dietro un quintetto che manda in doppia cifra quattro uomini, tra cui Jackson da 16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Ma il 6/30 dall’arco con Harris, Jackson e Bradley che in trio fanno 2/21 fa storcere il naso a Van Gundy.

 

 

Milwaukee-Charlotte 103-94
La partita I Bucks fanno sul serio e si portano 3-1 in stagione piegando gli Hornets, che non si arrendono nonostante una difesa che concede 35 punti nel secondo periodo ma si devono inchinare al solito monumentale, Antetokounmpo, quarta partita consecutiva oltre i trenta. Il greco è protagonista assoluto, 32 punti, 14 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate, ma nel finale sul 94-94 è Middleton a segnare una tripla decisiva, indovinate su assist di chi.

Charlotte non ha più benzina e Kidd si gode anche un Teletovic che dalla panchina produce 15 punti, 5 rimbalzi e 5/9 dall’arco. I Bucks sono intermittenti dall’arco ma giocano con una fiducia che sta crescendo verticalmente dalla scorsa stagione, proprio quella che manca agli Hornets nei finali di gara. Howard è una calamita a rimbalzo, 22 in 34 minuti, ma non ha impatto offensivo e il suo 0/9 ai liberi è un macigno pesantissimo sul risultato finale. Walker e Lamb sparano confusamente, il migliore marcatore è Kaminsky dalla panchina con 18 punti e 6/8 dal campo, ma gli Hornets che tirano il 27% da tre e 21/36 ai liberi non hanno nessuna possibilità di vincere in trasferta.