Gp Monaco 2018, Ricciardo favorito per la vittoria

F1 Gp Monaco 2018 quote, Hamilton e Mercedes sono in fuga nelle classifiche mondiali ma arriva un tracciato più favorevole a Ferrari e Red Bull e si torna alle coperture tradizionali dopo le polemiche che hanno coinvolto la Pirelli in Spagna

Gp Monaco 2018 – La F1 all’appuntamento più glamour delle stagione nelle strade tortuose di Montecarlo per uno degli eventi più attesi del calendario. Attesi anche per capire la reazione della Ferrari dopo la batosta di Barcellona e due settimane ricche di polemiche e sospetti. Vediamo quote e protagonisti.

Il circuito

Circuito cittadino per eccellenza, strade strette, tombini, gobbe da radici, muretti e nessuna via di fuga. Insieme a Monza e Silverstone il tracciato di Montecarlo è leggendario e rappresenta la storia della F1. E come i precedenti due è la continuità nel calendario, fino dagli esordi, a costituire il fascino e la tradizione insieme alle mille storie del Principato dentro e fuori il tracciato. E’ un tortuoso sali e scendi di 3337 metri che inizia in salita dopo Santa Devota per sfiorare il Casinò e scendere al Loews, il tornante a sinistra più lento del mondiale. In discesa verso il porto e la chicane che segue il sottopassaggio, unico punto non adatto ma meno complicato per i sorpassi, parte finale che nelle ultime stagioni è stata modificata tra le piscine e l’ultima curva della Rascasse.

E’ il tracciato più corto del mondiale e quello con le velocità più basse. A Montecarlo la qualifica vale quanto un gran premio e nella stagione dell’aerodinamica e delle gomme larghe conterà ancora di più. Insieme a una certa dose di fortuna, nella patria del gioco d’azzardo, nel trovarsi fuori dal traffico dopo la sosta che dovrebbe essere una sola o al posto giusto in caso di safety car, molto più frequente dei sorpassi. Una delle gare più noiose della stagione, a meno che non piova, eppure capace di tenere incollati gli spettatori sull’asfalto dall’inizio alla bandiera a scacchi.

Albo d’oro

A Montecarlo si corre dal 1929, molto prima che venisse istituito il mondiale. La prima edizione iridata risale al 1955 e su questo tracciato si mise in luce per la prima volta il talento di Ayrton Senna sul bagnato, in una edizione indimenticabile nel 1984 sotto il diluvio e ricca di polemiche per la sospensione anticipata della gara che avrebbe dato al brasiliano la sua prima vittoria in F1.

Celebre anche l’edizione del 1996 con Michael Schumacher contro il muro dopo il Loews al primo giro, ancora edizione bagnata, quando al traguardo arrivarono appena sette vetture e vinse a sorpresa Olivier Panis sulla Ligier. E’ stata la pista preferita di Nico Rosberg, tre vittorie consecutive dal 2013 al 2015 e la Mercedes ha vinto le ultime quattro edizioni con il successo nel 2016 griffato da Hamilton. Qui Sebastian Vettel ha vinto due volte, la prima nel 2011 con la Red Bull e lo scorso anno con la Ferrari. Kimi Raikkonen si impose nel 2005 con la McLaren nella sua unica vittoria nel principato. Cinque vittorie tedesche nelle ultime sette edizioni. E’ proprio Senna il pilota più vincente a Monaco con sei successi davanti a Graham Hill e Michael Schumacher con cinque e Alain Prost con quattro. La McLaren ha vinto 15 volte davanti alla Ferrari con 9 e alla Lotus con 7. Tra i fornitori di motori in attività è la Mercedes ad avere vinto 11 edizioni davanti alla Ferrari con 9 e Honda e Renault con 6.

I protagonisti

La Ferrari è andata via dalla Spagna piena di cattivi pensieri e di cattive notizie. La classifica si complica con Hamilton che ha 17 punti di vantaggio su Vettel e la Mercedes è in fuga con 153 contro i 126 del cavallino. Il tema della modifica alle dimensioni del battistrada delle gomme Pirelli ha tenuto banco nelle ultime due settimane ed è come minimo paradossale. Successe già nel 2013 che il fornitore italiano mettesse mano alle coperture, ma in quella stagione le gomme scoppiavano senza preavviso creando pericoli a tutti i piloti, quest’anno il surriscaldamento dei pneumatici ha interessato soprattutto la Mercedes ma non è sembrato un problema rilevante con un avvio di stagione nel quale al contrario l’usura delle varie mescole si è rivelata inferiore alle previsioni. Proprio la Mercedes ha beneficiato della modifica, che salvo smentite verrà riproposta in Francia e in Inghilterra, rifilando a Red Bull e Ferrari distacchi siderali che ancora non si erano visti in questo campionato. Una grossa ombra sulla regolarità della stagione, comunque la si voglia vedere. La rossa dovrà anche rivedere le appendici aerodinamiche dei nuovi specchietti montati sull’Halo e a Barcellona si è trovata talmente in crisi con le gomme da essere l’unica tra le big a ricorrere a due soste, oltre al ritiro di Raikkonen per problemi elettrici alla power unit nonostante il cambio dell’unità del venerdì. L’affidabilità delle componenti motoristiche è una preoccupazione reale per Maranello, che anche se non lo ammette ha sottratto precauzionalmente potenza alle due Ferrari nella gara in Spagna per evitare problemi ulteriori ed è l’altro motivo del distacco elevato dalla Mercedes. E’ un tema cruciale perché dalle prestazioni delle power unit, e dalla possibilità di farlo lavorare a pieno ritmo, dipende l’esito delle gare estive che decideranno il mondiale. La reazione a Monaco è necessaria se vuole tenere il campionato aperto.

Così come sarà interessante verificare le Mercedes con le gomme tradizionali su un tracciato che già la scorsa stagione si rivelò indigesto, Hamilton ha vinto le ultime due gare e tenta la fuga dopo un inizio di stagione che non lo ha penalizzato in classifica nonostante numerose incertezze. La Red Bull rimane un mistero dal punto di visto aerodinamico e della potenzialità di un pacchetto capace di essere il più veloce in alcuni settori e il più lento in altri. Da questo punto di vista Monaco non offre mai indicazioni precise ma la power unit Renault in un tracciato cittadino soffre meno il divario rispetto a Ferrari e Mercedes e in una gara lotteria il muretto austriaco ha più volte dimostrato di avere le intuizioni giuste, non a caso la scuderia austriaca ha quote più basse con entrambi i piloti rispetto a Raikkonen e Bottas. Verstappen ha battuto Ricciardo in Spagna ma non senza polemiche per il contatto con Stroll che gli ha fatto saltare la parte sinistra dell’ala anteriore senza conseguenze, situazione che rimane esplosiva.

Subito dietro Haas e Renault si confermano le migliori nella mischia delle scuderie non coinvolte per la vittoria, al netto di un Grosjean che a Baku e Barcellona ha costruito la più grande combo di errori inaccettabili nella storia della F1 moderna e avrà gli occhi puntati addosso su un tracciato nel quale guardrail e muretti non perdonano, oltre che tre posizioni di penalità sulla griglia e due punti in meno sulla patente. Gara per guizzi assortiti, da Alonso a Leclerc alle Toro Rosso, ma per avere le idee più chiare sui valori in campo bisognerà aspettare il Canada.

Aggiornamento 26 maggio dopo le qualifiche: Pole position per Ricciardo che è il favorito per la vittoria su una Red Bull a proprio agio sulle strade del principato. Subito dietro Vettel e Hamilton impegnati nella lotta mondiale, Verstappen partirà ultimo dopo avere distrutto l’anteriore della sua monoposto nella FP3 confermando il pessimo momento di forma.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 23:45 del 26.5.2018 e potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento.

Qualifica

Bet365 Snai
Ricciardo 1.40 1.60
Vettel 3.75 3.25
Hamilton 8.00 7.50
Raikkonen 21.00 20.00
Bottas 34.00 33.00
Verstappen 67.00 50.00

Gara

Bet365 Snai
Vettel  4.00 3.50
Hamilton 6.00 5.00
Bottas 17.00 15.00
Raikkonen 15.00 12.00
Ricciardo 3.00 3.00
Verstappen 3.00 3.00

 

Mondiale piloti

Bet365 Matchpoint
Hamilton 1.53 1.57
Vettel 2.75 2.30
Bottas 26.00 20.00
Raikkonen 101.00 66.00
Ricciardo 41.00 33.00
Verstappen 51.00 40.00

 

Mondiale costruttori

Bet365 Eurobet
Mercedes 1.28  1.33
Ferrari 3.50 3.00
Red Bull 26.00 20.00