I Celtics battono i Magic nella notte di Harden e Porzingis

Risultati della notte Nba, Harden segna 56 punti, Porzingis 40, Boston continua a vincere e i Thunder non riescono a trovare continuità

I risultati della notte Nba.

Orlando-Boston 88-104

Migliore partenza eguagliata dal 2010-11, bilancio di 8-2 e vittoria nello scontro di vertice della Eastern Conference. I Celtics sono sempre la squadra che ha perso Hayward dopo quattro minuti di regular season ma hanno già trovato la loro nuova identità e a Orlando vincono con autorità, alzando il ritmo della difesa nel secondo tempo e mandando l’intero quintetto in doppia cifra. Horford  segna 14 punti con 10 rimbalzi in una serata nella quale Irving è mansueto, Brown fa 18 e 7 rimbalzi e Boston vince 54 a 45 a rimbalzo costringendo i padroni di casa a tirare con 36.3% dal campo e 6/29 dall’arco. I 18 punti e 12 rimbalzi di Gordon non coprono le difficoltà dei Magic su due lati del campo e Boston guarda tutti dall’alto con il migliore record della Lega.

Toronto-Washington 96-107

Sfida tra potenze della Eastern Conference ma un solo proprietario, la capitale, che espugna Toronto scappando già 32-17 nel primo periodo e facendosi spingere da un Beal straripante. Per l’esterno 38 punti con 16/26 dal campo nella serata in cui l’assenza di Wall lo costringe a essere punto di riferimento assoluto dei Wizards. Funzionano anche Gortat e Porter Jr e i Raptors non sono mai veramente in partita, 26 punti di DeRozan ma 5/24 dall’arco in una gara a senso unico.

Houston-Utah 137-110

Solitamente la difesa dei Jazz imbriglia anche i migliori attacchi ma non ci sono antidoti per James Harden, esploso letteralmente nella notte per dare ai Rockets una vittoria larga e spettacolare. La stella di casa è protagonista nei 48 punti segnati nel solo terzo periodo che spaccano la partita e alla fine conterà 56 punti, 13 assist, 19/25 dal campo, 7/8 dall’arco in una delle prestazioni offensive più sensazionali degli ultimi anni e la sua migliore in carriera.

La squadra di D’Antoni tira con il 59.3%, segna 23 triple e a questi ritmi e con queste percentuali è ingiocabile per chiunque. I Jazz reggono fino all’intervallo, mandano l’intero quintetto in doppia cifra ma non hanno antidoti contro la furia dei Rockets e perdono la seconda partita consecutiva.

Minnesota-Charlotte 112-94

Non si fermano neanche i Wolves arrivati alla quinta vittoria consecutiva, 7-3 di bilancio e un secondo periodo da 40-23 che manda in archivio la partita contro gli Hornets. I padroni di casa controllano agevolmente il secondo tempo e tra sei uomini in doppia cifra Wiggins è il migliore marcatore con 20 punti e 8/12 dal campo. Teague ne segna 18 con 12 assist e Minnesota fa la voce grossa a rimbalzo, esattamente dove Charlotte è più fragile. Alla lunga gli Hornets pagano la scarsa precisione dall’arco, un Walker da 9 punti e 4/15 dal campo e un Howard positivo ma timido dentro l’area. La difesa dei Wolves cresce di partita in partita.

Cleveland-Atlanta 115-117

Non fanno progressi i Cavs, arrivati alla quarta sconfitta casalinga, piegati da Atlanta che non vinceva da sette partite. La domenica non ispira i padroni di casa che subiscono 37 punti nel primo periodo, vanno sotto di 16, cercano di rimontare nel quarto periodo con un parziale di 37-26 ma vanno solo vicini all’impresa. Schroder manda gli Hawks avanti di nove, Green e Korver accorciano dall’arco, LBJ trova due canestri dentro l’area per il meno due e Taylor in lunetta a 12 secondi dalla fine sbaglia due liberi che danno a Cleveland il possesso della vittoria. Il re lo mette nelle mani di Frye che sbaglia la tripla del sorpasso e la crisi continua. James segna 26 punti con 13 assist, trova complicità nei 25 e 11 rimbalzi di Wade e nei 23 con cinque triple di Korver ma Love si ferma dopo 18 minuti e il resto del quintetto è trasparente. Sei uomini in doppia cifra tra gli Hawks con 28 e 9 assist di Schroder, uovo deposto per Belinelli in 19 minuti con 0/4 dal campo.

LA Clippers-Miami 101-104

Anche i Clippers sfiorano la rimonta impossibile tornando dal meno 25 in cui erano sprofondati nel terzo periodo. Miami domina fino a quando si convince di avere la partita in mano, molla la presa e in un attimo i padroni di casa confezionano un parziale di 25-4 che riapre la mattina allo Staples Center. I Clippers passano buona parte del tempo a non difendere nemmeno per sbaglio e concedono praterie in angolo per i tiratori degli Heat. Perdono anche Gallinari per un problema all’anca ma reagiscono con Griffin e Jordan, mettono anche la testa avanti ma vengono puniti dai liberi di Johnson e Richardson mentre Griffin sbaglia il jumper del sorpasso a tre secondi dalla fine. Jordan produce 10 punti e 19 rimbalzi, Williams 22 dalla panchina ma la squadra di Rivers tira con il 39% dal campo e Miami sfrutta i 50 punti che i due Johnson e Ellington mettono insieme dalla panchina. Whiteside è a tratti dominante con 21 punti e 17 rimbalzi e Miami cerca di dare continuità alla propria stagione.

San Antonio-Phoenix 112-95

Gli Spurs faticano nel primo tempo contro i Suns, poi scappano con un parziale di 34-13 nel terzo periodo e il resto della partita è a senso unico. San Antonio tira con il 50% dal campo, fa 11/22 dall’arco e Aldridge produce 21 punti con 9 rimbalzi e 9/13 dal campo compensando la scarsa vena di Gasol. Per Popovich una panchina da 51 punti e quattro uomini in doppia cifra, anche Phoenix ha risorse alternative in Jackson, Len e Daniels ma Booker non si presenta all’invito e chiude con 9 punti e 3/11 dal campo lasciando gli ospiti privi di un punto di riferimento in quintetto.

New York-Indiana 108-101

Seconda vittoria consecutiva dei Knicks che in una folle rimonta contro i Pacers si prendono la partita mettendosi sulle spalle di un gigantesco Porzingis. Il lettone ammalia il Garden con 40 punti e 15/24 dal campo, massimo in carriera, ispirando la rimonta nel quarto periodo con Indiana avanti di 19. New York segna 36 punti nel parziale decisivo, ne concede 17 e sorpassa definitivamente con una tripla di Ntilikina e sfruttando i 18 rimbalzi di Kanter.

I padroni di casa tirano con il 50% compensando una notte di scarsa balistica dall’arco e i Pacers finiscono la benzina dopo la solita prestazione corale con 15 punti e 10 rimbalzi di Collison e un Sabonis che uscendo dalla panchina produce 16 punti e 8 rimbalzi. Mancano i canestri di Oladipo e per la squadra di McMillan è la seconda sconfitta consecutiva.

Portland-OKC 103-99

I Thunder non digeriscono i finali punto a punto e si fermano anche a Portland incassando la seconda sconfitta consecutiva. I padroni di casa fanno la partita, provano a scappare nel terzo periodo e assorbendo la rimonta nel finale con Lillard che risponde alla tripla di Westbrook per dare il 98-94 ai Blazers che è ipoteca per la vittoria. OKC torna ancora a contatto con una tripla di Westbrook ma Lillard in lunetta a cinque secondi dalla fine fissa il risultato definitivo e sigilla una notte da 36 punti e 13 assist con 10/18 dal campo. Nurkic in area è una presenza da 25 punti e 8 rimbalzi e i Thunuder oltre a concedere il 50% dal campo hanno poco da Anthony e Adams. I 25 e 9 assist di Westbrook e i 27 e 3 recuperi di George non bastano a una squadra che fatica a trovare equilibrio nella gestione dei momenti chiave della partita.

LA Lakers-Memphis 107-102

I Lakers sfruttano il momento di flessione dei Grizzlies e si portano 5-5 con la seconda vittoria consecutiva. Partita che finisce nelle mani dei padroni di casa nel terzo periodo con un parziale di 26-16, sembra finita sul più 22 ma Memphis ha ancora la forza di rientrare con un ultimo quarto da 32-19 e la squadra di Walton fatica a gestire il vantaggio. Gli ospiti con Conley e Evans vanno solo vicini a riaprire la serata e Lopez segna i liberi della vittoria in una prestazione da 21 punti e 5 assist. Kuzma spedito in quintetto dopo l’infortunio di Nance Jr risponde con 13 punti e 12 rimbalzi, Ball vale 9 punti e 9 assist ma 3/13 dal campo e i Lakers hanno ritmo anche se non sempre gestito in maniera ortodossa. I Grizzlies viaggiano sulle spalle di Conley, 23 punti e 3 assist, e Evans che dalla panchina produce 26 punti e tre triple ma soffrono il calo di rendimento di Gasol in attacco, 15 punti con 10 rimbalzi e 7 assist ma solo 6/18 dal campo.