Serie B: Cesena e Bari non si iscrivono, ripescate Siena e Ternana

Ufficiale la rinuncia al campionato delle due società, enorme delusione nel capoluogo pugliese a soli 4 anni dall'ultimo fallimento.

Il 16 luglio, si sapeva, era la deadline per Cesena e Bari, che dovevano sistemare i conti e offrire le adeguate garanzie economiche per vedere approvata la propria iscrizione alla Serie B.

Deadline doveva essere e “Death” è stata. Se quella del Cesena era annunciata e inevitabile, al punto che la società romagnola non ha neanche presentato ricorso dopo che la Covisoc ne aveva bocciato la richiesta di iscrizione (73 milioni di debito, 40 con l’Erario), non lo era affatto quella del Bari nonostante la pesante situazione debitoria.

La giornata di oggi è stata vissuta col fiato sospeso da tutto il capoluogo pugliese, con diverse dirette sui Social Media a raccontare minuto per minuto il disperato tentativo di salvataggio del club, che invece fallirà a soli 4 anni di distanza dall’ultima bancarotta. Un record, crediamo, di cui i tifosi biancorossi avrebbero fatto volentieri a meno.

In mattinata si era dimesso dal CDA il presidente Cosmo Giancaspro, condizione necessaria e sufficiente posta dalla cordata di imprenditori interessata a un salvataggio in extremis. Il duo Napoli-Raddrizzani (nomen omen), quest’ultimo presidente di Aver Group e proprietario del Leeds United, aveva illuso l’ambiente nelle ultime ore con l’offerta di rilevare il 70% del pacchetto azionario del club. Nel pomeriggio di oggi poi il dietro-front che ha gelato la città e il conseguente fallimento. “Negli ultimi giorni abbiamo valutato attentamente la possibilità di investire nel AS Bari insieme ad altri partners e investitori locali. Purtroppo il poco tempo disponibile per eseguire una due diligence dettagliata e approfondita consona ad una operazione con un alto profilo di rischio ci costringono a malincuore ad abbandonare questa idea e sfida. Auguriamo che la società possa essere salvata e restiamo disponibili a valutare future collaborazioni e investimenti”. Questo il comunicato firmato Radrizzani, nel tardo pomeriggio Giancaspro ha convocato e sciolto il Consiglio di Amministrazione.

“La ricapitalizzazione è saltata. Stamattina abbiamo richiesto a Giancaspro approfondimenti tecnici sulla situazione debitori, richiesti dai consulenti inglesi: non abbiamo mai ricevuto al riguardo ulteriori informazioni. E abbiamo riscontrato problemi tecnici legati al bonifico dei nostri partner: non sarebbe arrivato in tempo per completare le operazioni necessarie all’acquisizione delle quote inoptate del Bari”, ha commentato il presidente di Edilportale Ferdinando Napoli.

Fuori Cesena e Bari, manca l’ufficialità ma probabilmente per Siena e Ternana non ci sarà bisogno di discutere perché saranno entrambi riammesse alla Serie B, senza bisogno di dirimere l’annosa questione legata alla capolista nella graduatoria di ripescaggio.

FOto Archivio Privato Giancarlo Migliola