Andrea Capobianco, napoletano venafrano innamorato della pallacanestro

E' certamente un allenatore di riferimento della pallacanestro italiana. Tra una settimana esordirà sulla panchina della Nazionale Femminile all’EuroBasket Women 2017, in Repubblica Ceca.

Andrea Capobianco va certamente un allenatore di riferimento della pallacanestro italiana. Tra una settimana esordirà sulla panchina della Nazionale Femminile all’EuroBasket Women 2017, in Repubblica Ceca, dopo aver ottenuto la qualificazione dominando il girone con Montenegro e Gran Bretagna.

Capobianco è anche l’allenatore della Nazionale Under 19 che giocherà il Mondiale 2017 in Egitto, a dicembre 2016 è arrivato il bronzo all’Europeo Under 18 dopo il trionfo al “Mondiale” di Mannheim nel 2014. Il tecnico campano è il responsabile tecnico del Comitato Nazionale Allenatori e in passato è stato votato miglior allenatore della Serie A, a Teramo.

Un tecnico molto attento ai valori umani, uno studioso del gioco, un vero appassionato di pallacanestro a 360 gradi. Non importa il sesso, l’età, la categoria.

Il giocatore più scaramantico.
Il giocatore non so ma certamente l’allenatore più scaramantico è Ramondino, una persona di una lealtà impareggiabile. Io non sono affatto scaramantico, lui lo è in modo ossessivo.
Potete immaginare le discussioni…

L’allenatore di riferimento
Più di uno, farei un torto a qualcuno. Ma certo che il Master “Relazione e comunicazioni didattiche” di Ettore Messina è stato un passo importante nella mia crescita.

L’allenatore che ti ha messo più in difficolta
Ho allenato in Serie A contro Ettore Messina, David Blatt, Carlo Recalcati, Svetislav Pesic. Ogni domenica era un Clinic, preparare una partita contro di loro era difficilissimo ma quella palestra mi ha formato.

Basket a tutti i livelli. Il bello della Serie A
La disciplina, necessaria a superare i propri limiti.

Il bello delle Giovanili
La voglia dei ragazzi di provare a migliorarsi

La Nazionale Femminile
La straordinaria capacità di allenamento delle ragazze e lo spirito, la voglia di allenarsi… Per tutti i livelli, la grande stima professionale e umana che si è venuta a creare negli anni.

La partita a cui sei più affezionato
Sono troppe ma se ne devo scegliere una la Coppa Italia di Lega vinta con Jesi. La prima vittoria importante dopo la perdita di mio padre.

La partita che vorresti rigiocare
Lo spareggio salvezza perso ad Avellino con Livorno. I tifosi, la dirigenza e la città meritavano un epilogo diverso.

Il personaggio extra-basket che vorresti conoscere
Il Papa

Il più forte giocatore allenato
Tanti campioni e tante campionesse.

Il più pazzo giocatore allenato
Tanti genii, a cui devo tanto. E mi auguro di incontrarne tanti altri.

Il nome più strano per uno schema
Genio.

Tante parti d’Italia… Da dove vieni?
Sono nato a Napoli e cresciuto a Venafro. Sono un napoletano venafrano.

Cosa ti piace dell’Italia?
Semplicemente, è il posto più bello del mondo

Cosa non ti piace dell’Italia?
La nostra mancanza di valorizzare le cose belle, non siamo capaci di puntare i riflettori sulle nostre tante eccellenze.

La cosa che un giocatore non deve dirti.
Non amo le bugie

Un tuo talento che nessuno conosce
Vivere il mare

Il tuo rapporto con i Social
Tranquillo, so che fanno parte della vita di oggi ma non mi ossessionano.

Perché il Basket?
Ho praticato tanti sport da giocatore. Amo gli sport di squadra perché la squadra diventa come una famiglia. Ho scelto il basket perché è bello guardare in alto.

Dove ti vedi tra 20 anni?
Mi vedo vicino alle persone care, a quelle a cui ho tolto qualcosa in questi. Tra Venafro, Salerno o Napoli… Mi vedo in palestra (allenare?) con i bambini meno fortunati

L’altro sport oltre al basket.
Ne guardo parecchi, c’è sempre da imparare. In passato guardavo tanto, anche gli allenamenti. Tutti gli sport con sforzo e sacrificio meritano attenzione.

Cosa chiedi a questo Europeo?
Chiedo di giocare con la stessa determinazione, voglia ed equilibrio con cui ci stiamo allenando. Mi auguro come allenatore di aiutare tutte le mie giocatrici a esprimere il proprio talento.