Virtus Bologna-AX Milano finale playoff (gara 4): analisi, quote, pronostici, la Segafredo a un passo dallo scudetto

Virtus Bologna-AX Milano finale scudetto, quote, scommesse, pronostico gara 4

In cinque giorni la finale 2021 è entrata in una dimensione alternativa nella quale la domanda iniziale, se Bologna potesse vincere una o due partite nella serie, si è completamente rovesciata e adesso il quesito è se Milano riuscirà a chiudere senza essere spazzata via 4-0. E’ una delle sorprese più grandi nella storia dei playoff e il calo dell’AX si è trasformato senza preavviso in un crollo amplificato dai tanti meriti della squadra di Djordjevic. Nel 2003 la Benetton Treviso allenata da Messina uscì dal lato sbagliato del risultato dalla semifinale di Eurolega contro il Barcellona e andò sotto 2-0 ai quarti di finale contro Reggio Calabria per poi rimontare e vincere lo scudetto. Ma nessuna squadra sotto 3-0 in finale è mai riuscita a vincere il titolo ed è difficile immaginare anche che l’Olimpia possa vincere una partita che pure meriterebbe per la stagione che ha disputato.

  • Gara 4 – 11 giugno
  • Gara 5 (eventuale) – 13 giugno
  • Gara 6 (eventuale) – 15 giugno
  • Gara 7 (eventuale) – 17 giugno

Quote gara 4

Virtus Bologna AX Milano
1.80 2.05

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Pronostici

Messina aveva anticipato che avrebbe cambiato rotazione, scelta obbligata più che tattica visto anche l’infortunio di Delaney, e in gara 3 ha spedito in quintetto Rodriguez, Tarczewski e Micov. Il primo ha giocato probabilmente la sua peggiore partita in maglia AX, il secondo è stato tenuto in ghiaccio dopo un avvio impalpabile anche quando a rimbalzo difensivo nel secondo tempo avrebbe potuto dare una mano contro lo strapotere fisico della Virtus e il terzo, che era stato una variante offensiva nella prima parte di gara, è stato l’emblema del crollo di Milano nel quarto periodo con una tripla a cinque minuti dalla fine che non ha preso nemmeno il ferro. Uomini diversi ma stesso risultato, il serbatoio di energie della squadra di Messina si svuota inesorabilmente a dieci minuti dalla fine, era successo in gara 2 e si è ripetuto nel terzo capitolo della serie. Gli ingredienti delle tre vittorie di Bologna sono sempre gli stessi, più convinzione, presenza agonistica e fisica, pazienza nelle scelte offensive. Djordjevic ha vinto nella propria metà campo una partita nella quale la sua squadra ha tirato il 41.1% da due e il 37.5% da tre, numeri con i quali in casa difficilmente ti prendi la vittoria, perché a forza di spallate e parziali positivi cavalcando la vena di un Weems gigantesco (23 punti, 5/8 dall’arco, 10 rimbalzi di cui 5 offensivi, 26 di valutazione e un’altra quantità enorme di piccole cose che non finiscono sul tabellino) ha prosciugato le residue ambizioni di Milano di rimanere nella serie. L’altra costante è stata la produzione della panchina, 38 punti a 21 per la Virtus, e il contributo degli italiani, con 26 punti segnati da quelli di casa nessuno dei quali partiti in quintetto e 14 dall’altra parte, tutti firmati da Datome. Il tema degli italiani è attuale e in questa stagione Messina ha cavalcato principalmente i suoi stranieri in ottica Eurolega ma nomi come Moraschini, Cinciarini e Moretti nel momento decisivo del campionato hanno briciole nel minutaggio e nessun impatto e dopo tre gare il totale dice che i punti azzurri sono 103 a 41 per Bologna e 35 di questi per Milano sono stati segnati da Datome. E’ vero che le 25 partite in più giocate da Milano rispetto a Bologna stanno incidendo sulla serie, ma è anche vero che le altre partecipanti alle Final Four (Efes su tutte) non stanno avendo gli stessi problemi e uno dei motivi è proprio il diverso utilizzo dei giocatori autoctoni. L’AX ha provato a variare il proprio assetto offensivo cercando più soluzioni vicino al canestro ma ne è venuto fuori un altro orripilante 13/35 da due nel quale c’è molto merito delle rotazioni difensive della Virtus e di un Pajola ancora delizioso su due lati del campo con 10 punti, 6 rimbalzi e 10 di valutazione e dall’inizio della serie anche l’arco non sta aiutando l’Olimpia che ha chiuso gara 3 con 5/25 da tre e incassando un terrificante parziale di 24-6 nell’ultimo quarto che combacia perfettamente con il 2/18 dal campo nel quarto periodo di gara 2.

Il resto del lavoro Bologna l’ha fatto a rimbalzo dominando 46 a 36, prendendone 16 offensivi un terzo dei quali nel quarto periodo, ovvero garantendosi extra possessi in una serata nella quale i fischi si sono equilibrati e le due squadre sono andate in lunetta quasi lo stesso numero di volte (20 a 16 per Milano), ma se la Segafredo domina permettendosi un Belinelli da 2/10 dal campo con 1/7 dall’arco e Teodosic è appena normale con 12 punti e 6 assist è anche grazie al contributo di Markovic, Hunter, Alibegovic, Gamble e Abass, tutti protagonisti alternativi che l’AX non ha e nell’occasione non ha avuto nemmeno i soliti su cui fare affidamento, Rodriguez fermo a 4 punti e 1/8 dal campo, Shields da 15 punti ma 4/14 al tiro, Punter 11 con 2/10, l’82 a 55 di valutazione è simile al 76-58 del punteggio finale e Milano non aveva mai segnato così poco ai playoff e nella seconda parte di stagione. Con queste premesse e questo linguaggio del corpo, compreso quello di Messina che a fine gara ha applaudito apertamente gli avversari come se ne avesse riconosciuto la superiorità nella serie, è difficile immaginare che si possa tornare al Forum per gara 5 anche se un acuto della squadra che ha dominato la stagione non si può escludere. Ma Bologna ha inerzia, fiducia e la possibilità di giocare sapendo che ci sono tre match point, due dei quali in casa. Andiamo con la Segafredo vincente (Bet365.it 1.80, Snai 1.90) per completare un capolavoro che entrerebbe di diritto nella storia della società e dei playoff del basket italiano.

Pronostico e quote del 10.6.2021 alle 16:45