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Statistiche serie A, dopo sette giornate si segnano 3.2 gol a partita

Sette gare di serie A sono circa un terzo del girone di andata, ancora non moltissime ma abbastanza per analizzare i dati e capire eventuali trend statistici del campionato italiano. Con il nuovo calendario asimmetrico è possibile che rispetto alle scorse stagioni ci sia una fluttuazione statistica più evidente perché i dati relativi ai gol segnati e alle vittorie in casa e in trasferta possono essere condizionati dagli scontri diretti e da partite la cui importanza per una certa squadra o per una certa situazione di classifica (gare scudetto o per la zona Champions League, scontri salvezza) può avere un impatto sul risultato finale. Ma ci sono già alcuni dati interessanti che delineano una precisa tendenza.


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Media gol a partita

Dopo sette giornate e 70 partite giocate si stanno segnando 3.20 reti a partita, un dato che è significativamente superiore all’Over 2.5 e si avvicina all’Over 3.5 medio. E’ un dato che in questi giorni viene analizzato e spiegato con la maggiore tendenza degli allenatori a ricercare un gioco più offensivo con la percezione che il pareggio sia da considerare più due punti persi che uno guadagnato. In realtà, in attesa di verificare se questo è frutto soltanto dell’inizio di stagione o se assisteremo davvero a un campionato in cui i valori sono più livellati, il fatto che si stia segnando molto dipende da un equilibrio insolito nella serie A degli ultimi anni. Ad eccezione del Napoli che è a punteggio pieno, nessuna delle big è stata finora impeccabile e oltre agli azzurri solo Milan e Inter sono ancora imbattute. Tra le prime dieci della classifica solo il Napoli ha subito meno di cinque gol e cinque (Fiorentina, Lazio, Juventus, Bologna e Empoli) ne hanno subiti cinque o più. Si segna di più anche perché finora non c’è un dislivello evidente tra il livello delle big e quello delle squadre di fascia medio bassa. Infatti in sette giornate solo una volta, nella terza giornata, sono state segnate meno di trenta reti, numero comunque praticamente raggiunto a quota 29. In sette giornate gli Under 2.5 non sono mai stati più di quattro (numero stabile nelle ultime tre giornate) mentre gli Over 2.5 non sono mai stati meno di sei (dato leggermente in calo visto che nella prima giornata erano stati otto e nella seconda, terza e quarta sono stati sette).

Casa e trasferta

Un altro dato che dimostra l’equilibrio in questa fase della serie A è il fatto che le vittorie in trasferta siano superiori a quelle in casa. Su 70 partite giocate le vittorie casalinghe sono state 27, i pareggi 15 e le vittorie esterne 28. E’ un trend già evidenziato nella scorsa stagione ma si pensava che la riapertura degli stadi al pubblico avrebbe rafforzato il valore del fattore campo, evento che al momento non si è verificato. O più precisamente c’è stata una flessione delle vittorie in casa tra la quarta e la quinta giornata, quando sono state soltanto 2 e 3, mentre in sette giornate non sono mai state più di cinque. Al contrario le vittorie in trasferta, ad eccezione della sesta giornata che ne ha viste solo due, non sono mai state meno di quattro con il picco delle sei alla quarta giornata. Nella quarta e nella quinta giornata si è segnato di più in trasferta (19 gol contro 14 e 18 contro 13) mentre nelle ultime due giornate si è vista una inversione di tendenza (20 gol in casa contro 15 e 18 contro 12).

Primo e secondo tempo

Un altro dato interessante è la percentuale di gol segnati tra primo e secondo tempo. Su 224 reti complessive, 90 sono state realizzate nel primo tempo per il 40.2% del totale e 134 nel secondo per il 59.8%. Significa che in serie A si segna nettamente di più nella seconda parte di gara ed è un dato da prendere in considerazione per scommettere sia nel pre che nel Live. Nel primo tempo il 15.2% dei gol sono stati realizzati tra il primo e il quindicesimo minuto, solo il 9.8% tra il sedicesimo e il trentesimo e ancora il 15.2% tra il trentunesimo e il quarantacinquesimo (dato che comprende anche il tempo di recupero). Nel secondo tempo il 19.2% dei gol è stato realizzato tra il quarantaseiesimo e il sessantesimo, il 16.1% tra il sessantunesimo e il settantacinquesimo e il 24.6% tra il settantaseiesimo e il novantesimo (anche questo dato comprende il tempo di recupero). Un quarto dei gol all’interno della partita viene realizzato nell’ultimo quarto d’ora di gara e anche questo sembra corrispondere a un cambio di mentalità nel modo di affrontare le partite da parte degli allenatori.

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