Scacciate i cattivi pensieri: nulla è cambiato

La storia del calcio è piena zeppa di episodi ben più clamorosi di quello che si è quasi verificato ieri sera a San Siro

Complimenti tanto al Pordenone Calcio quanto ai suoi geniali e fantastici tifosi. Grande partita: non solo la squadra friulana ha sfiorato il colpaccio ma tutto sommato ci sarebbe stato ben poco da dire se lo avesse fatto.

Il fenomeno va però riportato nel giusto contesto, che ogni persona che si interessa seriamente di calcio dovrebbe conoscere.

Per quanto possa sembrare strano, quanto successo ieri sera a San Siro non entra nemmeno lontanamente nella classifica dei ‘miracoli’ verificatisi in questo sport. Anche se Nagatomo avesse sbagliato il rigore.

Una squadra di prima divisione, imbottita di riserve, che incontra una squadra di terza, praticamente in formazione tipo, è un evento non raro nel calcio europeo.

Le percentuali, estrapolate dalle quote dei bookmaker, erano le seguenti: 85% vittoria Inter nei 90′ regolamentari, 15% esito determinato ai supplementari o rigori. Quindi un esito come la non vittoria interista si verifica circa una volta su sei.

Nulla di sconvolgente no?

Se avessi il tempo necessario per raccontarvi nel dettaglio di tutti gli upset (sconfitte a sorpresa) che si sono verificati nel calcio inglese lo farei volentieri, e magari prossimamente lo farò o chiederò a qualcuno di farlo. Mi limiterò a qualche esempio.

La formula della nostra coppa nazionale favorisce molto i grandi club di Serie A, ecco perché non siamo molto abituati a situazioni come quella di ieri. Basterebbe cambiare il regolamento per vederne di tutti i colori.

Nonostante Infobetting sia stato fondato nel 1999, il blog è stato introdotto solo di recente. Ma c’eravamo già quando il Lincoln City, squadra di quinta divisione, ha eliminato una squadra di Premier League, vincendo in trasferta, qualificandosi ai quarti di finale di FA Cup. Certo il Burnely non è paragonabile all’Inter, ma la quinta divisione della piramide del calcio italiano è il campionato di Eccellenza. Qualcosa come Udinese-Gemonese 0-1, per inventare una partita comparabile.

Eccone una ancora più incredibile: 24 gennaio 2015, quarto turno di FA Cup. Il Chelsea ospita a Stamford Bridge il Bradford, formazione di League 1 (la loro Serie C).

In campo Cech, Azpilicueta, Salah, Drogba, Oscar … e in panchina Mourinho, che nel finale si gioca anche Fabregas, Hazard e Willian.

Sembra tutto facile dopo il gol di Ramires al 37′ che determina il 2-0. Match virtualmente chiuso. Del resto la vittoria dei Blues era data a 1.14. Sapete come è finita no? 2-4!

Ma ce ne sono tantissime, come il Wrexham (quarta divisione) che eliminò i campioni d’Inghilterra in carica nel gennaio del 1992.

Qualche caso anche in Italia. Nell’agosto del 1995, il Forlì (C2, ossia quarta divisione) riuscì ad eliminare il Piacenza (neopromossa in A) ai calci di rigore prima di cedere al Milan.

Per l’Inter non deve cambiare nulla dopo la sofferta qualificazione ai quarti di coppa. E’ importante che ne siano consapevoli Spalletti (e certamente lo sarà, anzi ne trarrà preziose indicazioni) e i giocatori.

Sappiamo tutti che la rosa è ristretta, e che i cambi all’altezza non sono molti. E’ possibile, forse probabile, per i gufi auspicabile, che prima arrivi qualche risultato negativo. Fa parte del gioco.

Ma l’andamento di Inter-Pordenone non deve lasciare scorie. Sarebbe stupido, oltreché dannoso. La partita contro l’Udinese è troppo importante.

Sabatini e Ausilio, così si legge, stanno lavorando per giocarsi al meglio la carta Joao Mario. Da noi non trova spazio ma potrebbe consentire scambi interessanti, utili a superare certi limiti strutturali del gruppo di Spalletti. Mkhitaryan, ad esempio, non mi dispiace.