Serie A, tutti i dettagli per la ripartenza

Domande e risposte sulla ripartenza della serie A che dovrebbe ricominciare a giugno a porte chiuse

Una decisione definitiva verrà presa il 28 maggio nell’incontro tra ministro dello sport, Figc e Lega ma la serie A sta andando verso la ripartenza a giugno e dopo la ripresa degli allenamenti collettivi e la Germania a trainare la ripresa, con diversi campionati in Europa che stanno riprendendo o riprenderanno nelle prossime settimane, è plausibile credere che si tornerà a giocare anche in Italia. Questi sono tutti i dettagli che permettono di capire come sarà la ripartenza del nostro campionato.

Data della ripartenza

Ci sono al momento due ipotesi, la prima prevede che si possa tornare in campo sabato 13 giugno e aggirare il decreto che vieta gli eventi sportivi fino al 14, la seconda colloca la ripartenza al 20 giugno ed è l’opzione preferita dal ministro dello sport Spadafora. Anche in base alla curva dei contagi una decisione verrà presa il 28 maggio.

Calendario

L’obiettivo è concludere il campionato entro il 2 agosto anche se l’Uefa ha indicato che i campionati nazionali possono dilungarsi fino al 20. Per riuscirci, si giocherà ogni tre giorni per completare dodici giornate e quattro recuperi, più le tre partite che mancano per concludere la coppa Italia e che potrebbero essere le prime a essere giocate se si tornasse in campo il 13 giugno, insieme alle quattro gare della 25° giornata che devono essere recuperate. In totale la serie A punta a ripartire e concludersi in otto settimane.

Partite

Gli orari indicati per lo svolgimento delle partite sono spalmati su tre fasce, le 16:30, le 18:45 e le 21 per giocare nei momenti meno caldi della giornata. Gare a porte chiuse con un tetto di 300 persone ammesse allo stadio tra squadre, area tecnica, spalti e operatori televisivi. E’ allo studio l’ipotesi di giocare in campo neutro per evitare le zone rosse o per evitare di giocare in luoghi dove il contagio dovesse accelerare.

Accesso alle strutture

Ogni squadra avrà un accesso personalizzato allo stadio e questo vale anche per gli arbitri. Si arriverà con la mascherina e non sarà permesso entrare nelle strutture nello stesso orario ma a distanza di dieci minuti tra squadra di casa, squadra ospite e arbitri. Negli spogliatoi, dove sarà possibile, verranno create aree separate per titoli, riserve e portieri. In tribuna saranno ammessi solo dieci giornalisti e le interviste saranno svolte a distanza con un microfono direzionale, le domande delle conferenze stampa potranno essere raccolte in una chat di Whatsapp.

Cosa succede in caso di nuova interruzione

Il famoso piano B auspicato dalle istituzioni di governo e dal Coni. Se il campionato riparte ma viene interrotto, l’ipotesi a cui lavorano Figc e Lega è quella dei playoff per assegnare le scudetto. Saranno ammesse le prime sei squadre della classifica con la prima e la seconda che accedono automaticamente alle semifinale e le altre quattro che si giocano gli altri due posti. Tabellone stilato partendo dal ranking della classifica, la terza affronta la sesta e la quarta la quinta, poi la prima affronta la vincente tra quarta e quinta in semifinale e la seconda affronta la vincente tra terza e sesta. Per le retrocessioni si giocheranno i playout con le ultime sei della classifica che si sfidano con la stessa formula. Si ipotizza che per le posizioni centrali della classifica possa svolgersi un torneo a eliminazione diretta per stabilire dalla settima classificata (che potrebbe avere accesso ai preliminari di Europa League sulla base di come finirà la coppa Italia) in giù.

Cosa succede se il campionato non riparte

Come ha fatto capire il presidente della Figc, nel caso in cui il campionato non potesse ricominciare verrà stilata una classifica stabilita da un algoritmo che calcolerà la media punti della squadre con diversi parametri, tra i quali c’è il valore delle squadra affrontate per correggere le anomalie di un calendario nel quale non tutti gli scontri diretti sono stati giocati. Questo servirebbe per stabilire i posti nelle coppe europee e le retrocessioni ma è difficile che lo scudetto possa essere assegnato.

Regolamento

I giocatori non potranno avvicinarsi all’arbitro dal quale dovranno sempre rimanere distanti almeno un metro e mezzo e i direttori di gara verranno incoraggiati a sanzionare in maniera rigida le proteste. Come già nei campionati che sono ripartiti, sarà possibile ricorrere a cinque sostituzioni anziché alle tradizionali tre, ma gli allenatori potranno usufruire del numero aggiuntivo soltanto in tre distinti momenti della partita.